Aiuti di Stato Covid per imprese italiane: via
libera UE a sovvenzioni e bonus
Via libera UE agli aiuti di Stato per le imprese italiane colpite dagli effetti
della pandemia Covid-19: guida agli incentivi approvati.
In ottica Covid, la Commissione Europea ha dato il proprio benestare per il
regime italiano di aiuti di Stato a vari settori colpiti direttamente e
indirettamente dall’emergenza sanitaria, di norma vietati dal Trattato sul
funzionamento dell’Unione Europea (artt.107 e 108) per evitare di
avvantaggiare alcune imprese o settori rispetto agli altri e a falsare la
concorrenza. La pandemia da Coronavirus sta avendo infatti avendo ancora
conseguenze gravi per le attività produttive, tali da spingere la UE ad adottare
norme più flessibili e approvare un Quadro temporaneo per le misure di aiuto
di Stato.
Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato
La Commissione Europea può dichiarare compatibili con il mercato interno gli
aiuti destinati “a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno
Stato Membro” ai sensi dell’art.107 paragrafo 3, lettera c) dello stesso Trattato
di funzionamento dell’UE. La decisione della Commissione si pone l’obiettivo
di sostenere l’economia degli Stati Membri messa a dura prova dal Covid-19 e
dalle misure volte a contenere il rischio di contagio.
La compatibilità degli aiuti con il mercato interno durerà per un periodo di
tempo limitato, necessario (e sufficiente) per compensare la carenza di
liquidità delle imprese e gli effetti dell’epidemia Covid-19 sulla redditività,
soprattutto delle PMI. In particolare, gli aiuti di Stato alle imprese (come ad
esempio i vari ristori e contributi a fondo perduto) potranno essere concessi
fino al 31 dicembre 2021. Per garantire la certezza del diritto, la Commissione
valuterà se il quadro debba essere poi prorogato. Sono stati inoltre aumentati i
massimali degli aiuti di importo limitato e dei costi fissi non coperti, ed è
stata consentita la conversione degli strumenti rimborsabili in forme di aiuto
quali le sovvenzioni dirette. Inoltre, sono stati adottati nuovi orientamenti
concernenti gli aiuti a finalità regionale per il periodo 2022 – 2027.
Aiuti di Stato approvati
● Imprese attive nei centri storici in cui sono presenti santuari religiosi (10
milioni di euro). Il sostegno vede coinvolte le imprese di tutte le
dimensioni attive in qualsiasi settore, ad eccezione di quello finanziario,
che abbiano registrato nel giugno 2020 un fatturato inferiore ai due terzi
di quello registrato nel giugno 2019. Nell’ambito del regime, l’aiuto
assumerà la forma di sovvenzioni dirette che andranno da un minimo di
1.000 € per le persone fisiche e 2.000 € per le persone giuridiche, fino a
un massimo di 150.000 €.
● Imprese del settore teatrale e spettacolo dal vivo (10 milioni di euro).
L’aiuto, concesso alle imprese che abbiano registrato nel giugno 2020
un fatturato inferiore ai due terzi di quello registrato nel giugno 2019,
assumerà la forma di un credito d’imposta.
● Imprese del settore sportivo (43 milioni di euro). Il regime, che sarà
gestito dall’Istituto per il Credito Sportivo, sarà aperto alle associazioni e
società sportive dilettantistiche, nonché alle associazioni sportive
professionistiche impegnate in campionati nazionali a squadre di
discipline olimpiche e paralimpiche registrate in Italia. Il sostegno
pubblico assumerà la forma di:
● garanzie statali gratuite a copertura del 90% dei prestiti per un importo
nominale fino a 30 000 €;
● garanzie statali fino a 5 milioni di € a copertura dell’80% degli importi
dei prestiti sottostanti;
● tassi agevolati;
● sovvenzione per esentare le imprese che beneficiano delle garanzie sui
prestiti dal pagamento di premi.
● Grandi imprese (450 milioni di euro). Il sostegno, che assumerà la
forma di prestiti agevolati, sarà aperto alle imprese attive in tutti i settori,
ad eccezione dei settori finanziario e assicurativo. Il regime sarà gestito
dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo
d’impresa SpA (Invitalia), che concederà l’aiuto sulla base di piani
realistici e credibili che i beneficiari dovranno presentare specificando in
che modo sarà ripristinata la redditività.
● Imprese del settore sciistico (450 milioni di euro) per risarcire gli
operatori di impianti sciistici per i danni subiti a causa delle misure
restrittive che ha introdotto il Governo italiano per limitare la diffusione
del Coronavirus, vietando l’accesso del pubblico agli impianti tra il 4
dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. Il risarcimento sotto forma di
sovvenzioni dirette per parte dei danni subiti durante questo periodo
sarà commisurato, su verifica delle Autorità italiane, alle perdite nette
causate dalla pandemia.
● Datori di lavoro settori turismo, commercio, terme, tempo libero (868
milioni di euro) per ridurre il costo del lavoro e preservare i livelli di
occupazione nei settori più colpiti dalla pandemia di Coronavirus. Gli
aiuti consisteranno in una esenzione dal pagamento dei contributi
sociali a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo dal 25 maggio al
31 dicembre 2021. L’importo massimo di aiuti che può essere concesso
è pari al doppio del contributo non versato da parte del datore di lavoro
in relazione alle ore di utilizzo della cassa integrazione nei mesi di
gennaio, febbraio e marzo 2021. I beneficiari ammissibili non potranno
licenziare dipendenti fino al 31 dicembre 2021.
Risorse e approfondimenti
Maggiori informazioni sul quadro temporaneo e sulle misure prese dalla
Commissione per fronteggiare l’impatto economico della pandemia di
Coronavirus è possibile consultare il seguente link. mentre per il dettaglio
degli aiuti statali appoivati dalla UE si può consultare questo link. Infine, per i
criteri di dettaglio ai fini della compatibilità degli aiuti, si può visitare questa