Superbonus, piattaforma Enel X rimandata
a settembre: quali banche comprano i
crediti?

Superbonus, piattaforma Enel X rimandata
a settembre: quali banche comprano i
crediti?


di Tommaso Gavi – IRPEF
Sempre più complessa la situazione dei crediti del superbonus bloccati.
La piattaforma di Enel X sarà operativa entro il prossimo settembre.
Sono solo tre le banche che hanno riaperto a nuove pratiche per
l’acquisto dei crediti. Ai microfoni di Informazione Fiscale l’onorevole
Fenu, che sposa la richiesta di proroga delle scadenze di fine anno
La situazione delle somme bloccate nei cassetti fiscali di imprese e
contribuenti è tutt’altro che risolta. La piattaforma di Enel X, per favorire
l’incontro di domanda e offerta dei crediti fiscali, sarà operativa entro il
prossimo mese di settembre.
A chiarirlo è la sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze,
Sandra Savino, nel corso dell’appuntamento con le domande a risposta
immediata, che si è tenuto presso la Commissione Finanze della Camera il 31
maggio 2023.
Intanto sono soltanto tre le banche che hanno ripreso l’acquisto dei crediti.
L’ammontare di 30 miliardi aumenterà in mancanza di interventi.
Intervistato, il deputato Emiliano Fenu sposa la richiesta di ANCE in merito
alla proroga delle scadenze di fine anno, resa necessaria dal blocco dei crediti
che ha creato problemi per la liquidità delle imprese.
Superbonus, piattaforma Enel X rimandata a settembre
La questione dei crediti incagliati è tutt’altro che risolta.
A complicarla ci sono i ritardi nell’operatività della piattaforma Enel X, il veicolo
individuato dal Governo per fare da acquirente delle somme bloccate nei
cassetti fiscali di contribuenti e imprese e da ponte nei confronti di soggetti
terzi.
La via era stata individuata come alternativa a un intervento normativo, dopo
che nell’iter parlamentare di conversione del decreto Blocca Cessioni (DL n.
11/2023) era tramontata l’ipotesi di adozione della proposta ABI-ANCE, di
permettere alle banche la compensazione esterna dei crediti con modello F24
con parte dei debiti dei propri correntisti.
La piattaforma Enel X sarà pronta entro il mese di settembre, come emerge
nell’interrogazione a risposta immediata che si è svolta ieri, 31 maggio 2023,
presso la Commissione Finanze della Camera.
In risposta al quesito dell’onorevole Fenu sull’operatività di tale piattaforma, la
sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze Sandra Savino ha
spiegato quanto di seguito riportato:
“Con riferimento alla “realizzazione di un apposito veicolo finanziario” deputato
all’acquisto dei crediti, questo Ministero ribadisce, in linea con la normativa
vigente e con le regole che presiedono la contabilità di Stato, che nessuna
iniziativa è stata intrapresa in questo senso direttamente dall’amministrazione
pubblica.
Risulta tuttavia, in esito alle informazioni acquisite, che la società EnelX, di
concerto con alcuni istituti bancari, stia lavorando alla realizzazione di una
piattaforma che, nel rispetto delle vigenti disposizioni, procederà a sostenere
l’acquisto di crediti da operatori privati ed industriali.
A quanto è dato sapere l’operatività completa della piattaforma è prevista
entro il mese di settembre p.v., in linea con le tempistiche previste e le
autorizzazioni necessarie allo scopo.”
Una risposta che non soddisfa l’interrogante. L’onorevole Fenu, ai microfoni di
Informazione Fiscale a margine dell’evento “Riforma fiscale e tutela dei diritti
dei contribuenti. Il ruolo del commercialista” del 31 maggio scorso, ha
sottolineato la necessità della proroga e la mancanza di un intervento del
Governo per la risolvere la questione.
Non è sufficiente alla sbloccare la questione dei crediti incagliati neppure la
presenza di altre piattaforme private che già permettono, e permettevano da
tempo, l’incontro tra domanda e offerta di crediti.
Al momento sono attive, come evidenziato nella risposta della sottosegretaria
Sandra Savino: Finanza.Tech, SiBonus, Giroconto e Innova Credit.
Le banche stanno ricominciando ad acquistare crediti ma, anche in questo
caso, le nuove aperture non sono sufficienti a “smaltire” una mole di crediti in
aumento.
Superbonus: quali banche comprano i crediti?
Oltre al ritardo rispetto alle aspettative della messa a disposizione della
“piattaforma veicolo” per sbloccare i crediti incagliati, la situazione non
migliora prendendo in considerazione le banche che hanno ripreso ad
acquistare nuove somme.
Anche in questo caso a fornire il quadro della situazione è la risposta
all’interrogazione immediata di ieri:
“Alla luce delle nuove disposizioni dettate dal decreto Cessioni, diverse
banche hanno deciso di riaprire le piattaforme per la cessione del credito per i
bonus edilizi.
Ad oggi, alla luce delle informazioni in possesso di questo Ministero, solo
EnelX, Intesa San Paolo e Sparkasse già riacquistano, mentre Credit
Agricole, Unicredit e Poste Italiane stanno ultimando le procedure per dare
avvio al procedimento in linea con la normativa vigente.
Tra le banche che hanno dichiarato la propria disponibilità a riattivare la
cessione del credito vi è anche Banco Bpm.”
Al momento, quindi, solo tre banche risultano pienamente operative.
Nonostante gli annunci degli scorsi mesi, com’era prevedibile, si dovrà
attendere ancora per una risposta all’altezza della mole del problema.
Il numero complessivo degli intermediari finanziari che attualmente
permettono l’avvio di nuove pratiche è decisamente ridotto rispetto al totale
delle banche attualmente attive.
Superbonus: necessità di una proroga delle scadenze di fine anno
Come ormai noto da molti mesi, il blocco del funzionamento della cessione del
credito, l’opzione indiretta di fruizione delle agevolazioni edilizie prevista dal
decreto 121 del decreto Rilancio e cancellata a partire dallo scorso 17
febbraio per i nuovi interventi, ha creato notevoli problemi di liquidità
soprattutto per le imprese del comparto edilizia.
Difficoltà che si ripercuote sulla possibilità di “mandare avanti i cantieri” e poter
così terminare i lavori in programma, oltre al rischio di fallimento per parte
delle stesse imprese.
La situazione ha portato l’ANCE a chiedere, nel corso dell’audizione presso la
Commissione Ambiente VIII della Camera, una proroga delle scadenze di fine
anno del superbonus.
A conclusione del suo intervento il vicepresidente dell’ANCE, Stefano Betti, ha
messo in evidenza la necessità di un intervento pubblico, oltre allo
spostamento in avanti dei termini:
“Il sistema è già rallentato, quindi la seconda necessità che diventa
immediatamente urgente è quella di una proroga perché al 31/12/2023 le
imprese avevano programmato di finire i lavori del 110 ma non avendo
liquidità non sono più in grado di finire.”
La richiesta di proroga è stata sposata anche dall’onorevole Fenu, che ha
fatto sapere che porterà l’istanza nel prossimo provvedimento.

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