Superbonus, arriva la rateizzazione lunga:
crediti in 10 anni a partire dal 2 maggio

Superbonus, arriva la rateizzazione lunga:
crediti in 10 anni a partire dal 2 maggio


Superbonus, parte la cessione dei crediti in dieci anni: le rate dovranno
essere di medesimo importo. Le regole a partire dal 2 maggio
Dal prossimo 2 maggio scatta la possibilità di ripartire i crediti fiscali relativi a
superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche in dieci anni. Le rate
dovranno essere di medesimo importo e questa possibilità si applica ai
cosiddetti crediti spalmabili. Un vantaggio per imprese edili, banche e
cessionari titolari che è stato sancito da un nuovo provvedimento dell’Agenzia
delle entrate.
Superbonus, le regole per la rateizzazione in 10 anni
Dal 2 maggio le imprese edilizie, le banche o altri cessionari titolari di credito
da superbonus, sismabonus e bonus barriere architettoniche potranno
ripartire in 10 anni i crediti non ancora utilizzati per i quali è stata comunicata
la prima opzione entro il 31 marzo.
Per farlo basterà utilizzare una nuova funzionalità disponibile dal mese
prossimo nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. Lo comunica la
stessa Agenzia con il provvedimento 2023/132123 firmato dal direttore
Ernesto Maria Ruffini, in attuazione delle ultime norme della legge sui crediti
dei bonus edilizi.
Superbonus, quali crediti possono essere rateizzati
I crediti non ancora utilizzati del superbonus, sismabonus e del bonus barriere
architettoniche possono essere ripartiti in 10 anni.
Il provvedimento del 18 aprile specifica che può essere ripartita in 10 rate
annuali di pari importo la quota residua di ciascuna rata annuale dei crediti
d’imposta, anche acquisita a seguito di cessioni successive alla prima
opzione, e non utilizzata in compensazione. Se si fossero già ricevute due
rate, il restante verrebbe ripartito nuovamente in 10 rate, per un totale di 12
rate. Non sarà poi possibile rispalmarle di nuovo, in caso di non capienza, e
l’ultima strada resterà quella dell’F24.
Il provvedimento sottolinea inoltre che la ripartizione può essere effettuata sui
crediti relativi:

  1. all’anno 2022 e agli anni seguenti per i crediti derivanti dalla prima
    cessione del credito superbonus o dallo sconto in fattura e comunicate
    all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022;
  2. all’anno 2023 e agli anni seguenti per i crediti superbonus comunicati
    all’Agenzia delle entrate nel periodo tra il primo novembre 2022 e il 31
    marzo 2023;
  3. all’anno 2023 e agli anni seguenti per i crediti derivanti da sismabonus e
    bonus barriere architettoniche comunicati all’Agenzia delle entrate entro
    il 31 marzo 2023.
    Le rate annuali potranno essere usate esclusivamente in compensazione e
    non potranno essere cedute.
    L’esempio di calcolo fornito dall’Agenzia delle Entrate
    L’Agenzia delle Entrate fa l’esempio di un soggetto che dispone della rata del
    2023 relativa a crediti di tipo sismabonus dell’importo di 100 euro e prevede di
    non avere sufficiente capacità per assorbirla in compensazione tramite
    modello F24 entro il 31 dicembre 2023. Tale soggetto potrà, alternativamente:
  4. stimare la quota della rata del 2023 che riuscirà a utilizzare in
    compensazione entro la fine dell’anno, per ipotesi pari a 60 euro e
    comunicare all’Agenzia delle Entrate la restante parte della rata che non
    prevede di utilizzare, pari a 40 euro. Tale importo residuo sarà ripartito
    in dieci rate annuali di 4 euro ciascuna, utilizzabili in compensazione dal
    1° gennaio al 31 dicembre degli anni dal 2024 al 2033 e non cedibili o
    ulteriormente rateizzabili. Se alla fine del 2023 avrà altri crediti residui
    non compensabili, potrà comunicare all’Agenzia di ripartirli nei
    successivi dieci anni;
  5. attendere la fine del 2023 per avere contezza dei crediti residui non
    compensabili e comunicare all’Agenzia di ripartirli nei successivi dieci
    anni.
    Come effettuare la comunicazione
    Fornitori e cessionari potranno comunicare all’Agenzia la volontà di optare per
    la rateizzazione lunga (al posto di quella originariamente prevista) accedendo
    all’area riservata del sito dell’Agenzia, nella nuova funzionalità che sarà
    disponibile dal 2 maggio all’interno della “Piattaforma cessione crediti”. Dal 3
    luglio 2023 il servizio sarà attivo anche per gli intermediari provvisti di delega
    alla consultazione del Cassetto fiscale dei titolari dei crediti.

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