MADE IN ITALY – Promuovere e tutelare le produzioni italiane: le misure del nuovo disegno di legge per il Made in Italy

Promuovere e tutelare le produzioni italiane:
le misure del nuovo disegno di legge per il
Made in Italy


Come aveva anticipato recentemente il ministro Adolfo Urso, il Consiglio dei
Ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy, che reca
disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di
eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali come
fattori da preservare e trasmettere per la crescita dell’economia del Paese. Le
misure di promozione e incentivazione previste dovranno essere “coerenti con
il principio di sostenibilità ambientale della produzione, con la transizione dei
processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità
artigianali, con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e
giovanile e con il principio di non discriminazione tra le imprese”.
Il provvedimento, che avendo la forma del DDL è solo una proposta normativa
che sarà inviata alle Camere per l’approvazione, prevede una serie di misure
e iniziative volte a incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana
con l’obiettivo di dotare il Made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e
nuove tutele.
Il Governo ha reso noti i contenuti del disegno di legge, ma non il suo testo:
per conoscerlo occorrerà quindi attendere l’approdo alle Camere.
Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy
Una delle novità più importanti è la creazione del Fondo Strategico Nazionale
del Made in Italy, con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro per
l’attrazione di capitali e la realizzazione di investimenti governativi diretti e
indiretti.Il Fondo avrà l’obiettivo di stimolare la crescita e il consolidamento delle filiere
strategiche nazionali anche per la fase dell’approvvigionamento delle materie
prime critiche.
Come aveva spiegato Urso, il Fondo potrà partecipare, in una logica di
complementarità rispetto al mercato, al capitale di imprese ad alto potenziale
o rilevanti da un punto di vista sistemico. Il Governo conta poi sull’effetto
moltiplicatore di altri investitori, come le Casse previdenziali, i fondi pensioni,
le assicurazioni e possibili soggetti stranieri.
È inoltre previsto il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici tra
cui: il rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto
di servizi di consulenza per la brevettazione; misure di sostegno per
l’imprenditoria femminile; misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili
naturali, ceramica, nautica da diporto; disposizioni in materia di pubblico
approvvigionamento di forniture di qualità; informazione del consumatore sulle
fasi di produzione della pasta.
Il marchio “Made in Italy” e la tutela anticontraffazione
Il disegno di legge prevede anche azioni per la promozione e la tutela del
Made in Italy, come la creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana
delle merci con la dizione Made in Italy per la promozione della proprietà
intellettuale e commerciale dei beni, l’utilizzo della Blockchain per la
certificazione delle filiere e la creazione di un catalogo nazionale per il
censimento delle soluzioni conformi alla normativa in vigore per la tracciabilità
delle filiere e per sostenere e promuovere la ricerca applicata, lo sviluppo e
l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti (DLT) utile ai fini
informativi per i consumatori.
Inoltre, il disegno di legge prevede misure per la lotta alla contraffazione,
come l’introduzione di modifiche del sistema sanzionatorio e del codice di
procedura penale in materia, la riorganizzazione degli Uffici per favorire la
specializzazione in materia attraverso la concentrazione distrettuale della
competenza degli uffici requirenti e l’avvio di iniziative di formazione specifica,
e misure per la formazione specialistica dei magistrati per il contrasto ai reati
di contraffazione.
Per promuovere il Made in Italy sarà istituita un’”Esposizione nazionale
permanente del made in Italy” con l’obiettivo di rappresentare “l’eccellenza
produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia
del Made in Italy e dell’ingegno italiano”. Sarà inoltre attivata la registrazionedei luoghi della cultura e dei titoli di proprietà industriale e rafforzata della
tutela dei Domini internet registrati e azioni più efficaci per la loro
salvaguardia.
Si istituisce infine, il 15 aprile di ogni anno, giorno della ricorrenza della
nascita di Leonardo da Vinci, la “Giornata nazionale del Made in Italy”, al fine
di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana presso le istituzioni, le scuole di
ogni ordine e grado e i luoghi di produzione, di riconoscere agli stessi il ruolo
sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale della Nazione e del
suo patrimonio identitario, di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei
temi della promozione e della tutela del valore e delle qualità peculiari delle
opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.
La Formazione e le competenze
Il disegno di legge prevede anche l’istituzione del Liceo del Made in Italy, un
percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche,
linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla
valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle
specifiche vocazioni dei territori.
Inoltre, viene istituita una Fondazione denominata “Imprese e Competenze
per il Made in Italy” per promuovere il raccordo tra il nuovo Liceo del Made in
Italy e le imprese favorendo al contempo l’inserimento degli studenti nel
mondo del lavoro.
Previsto infine un “tutoraggio” con il quale i datori di lavoro privati, entro
parametri stabiliti, potranno stipulare con i lavoratori pensionati contratti di
durata massima di 24 mesi finalizzati a svolgere tutoraggio a favore dei
giovani neo-assunti (con esonero, a favore del datore di lavoro, dei contributi
nei confronti dei neo-assunti.

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