LEGGE DI BILANCIO 22 – Manovra, dagli asili nido ai congedi di paternità …. le misure per la famiglia

Manovra, dagli asili nido ai congedi di paternità
le misure per la famiglia

di Andrea Carli
Il congedo di paternità, sia obbligatorio che facoltativo, diventa strutturale dal
2022: è confermata la durata, pari, rispettivamente, a 10 giorni e ad un giorno.
Per le donne, è riconosciuta l’indennità di maternità per ulteriori tre mesi a
seguire dalla fine del periodo di maternità a determinate categorie di lavoratrici
e a determinate condizioni. Sempre a sostegno delle lavoratrici madri, arriva
per il 2022 l’esonero in via sperimentale del 50 per cento i contributi
previdenziali a carico delle dipendenti del settore privato. Aumenta la quota
del Fondo di solidarietà comunale destinato a potenziare il numero di posti
disponibili negli asili nido. Vengono stanziati 3,8 miliardi contro il caro bollette,
ai quali si aggiunge un ulteriore miliardo per consentire una rateizzazione dei
pagamenti. Via libera al rifinanziamento del bonus tv. Sono alcune delle
misure a sostegno della famiglia previste dalla legge di Bilancio 2022 da 36,5
miliardi, che ha ottenuto il via libera definitivo della Camera giovedì 30
dicembre. Ecco, in estrema sintesi, le soluzioni principali.
Asili nido
La manovra incrementa la quota del Fondo di solidarietà comunale (Fsc)
destinato a potenziare il numero di posti disponibili negli asili nido e determina
un livello minimo che ciascun comune o bacino territoriale è tenuto a
garantire. Il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia per i bambini
compresi nella fascia di età da 3 a 36 mesi deve raggiungere un livello minimo
garantito del 33 per cento su base locale entro il 2027, considerando anche il
servizio privato.
Sul piatto 3,8 miliardi contro il caro bollette
Per il primo trimestre del 2022 arrivano 3,8 miliardi per calmierare l’aumento
dei prezzi di luce e gas, cui si è aggiunta all’ultimo anche la possibilità per le
famiglie di pagare le bollette in 10 rate. Le persone che hanno almeno 70 anni
che hanno un assegno pensionistico sotto la soglia dei 20mila euro annui
potranno ricevere il decoder (che deve avere un costo massimo di 30 euro)
direttamente a casa, grazie a una convenzione tra il ministero dello Sviluppo
economico e Poste italiane coperta con 5 milioni.
Bonus tv rifinanziato
Nella manovra sono stati rifinanziati con 68 milioni nel 2022 gli incentivi
all’acquisto di televisori e decoder compatibili con il nuovo standard della tv
digitale terrestre Dvb-T2.
Congedo paternità strutturale dal 2022
La manovra rende strutturale, dal 2022, il congedo di paternità sia obbligatorio
che facoltativo, confermandone la durata, pari, rispettivamente, a 10 giorni e
ad un giorno.
Lavoratrici madri dipendenti, esonero contributivo del 50%
In via sperimentale, per il 2022, è riconosciuto nella misura del 50% l’esonero
per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle
lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto
di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un
periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro.
Ammortizzatori sociali estesi a tutti i lavoratori subordinati
Gli ammortizzatori sociali sono estesi a tutti i lavoratori subordinati, anche con
una minima anzianità di lavoro (30 giorni), compresi gli apprendisti e i
lavoratori a domicilio.
Accesso al Gol per gli autonomi
Vengono invece estese ai lavoratori autonomi che cessano in via definitiva la
propria attività professionale le misure di assistenza intensiva all’inserimento
occupazionale del programma “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (GOL).
Il taglio dell’Irpef
E poi c’è il restyling fiscale. La manovra ridisegna i lineamenti fondamentali
dell’Irpef, in primo luogo mediante interventi sulle aliquote (viene soppressa
l’aliquota del 41%, la seconda aliquota si abbassa dal 27% al 25%; la terza
passa dal 38 al 35% ricomprendendovi i redditi fino a 50.000 euro, mentre i
redditi sopra i 50.000 euro vengono tassati al 43%). Sono inoltre riorganizzate
e armonizzate le detrazioni per redditi da lavoro dipendente e assimilati, da
lavoro autonomo e da pensione. Il 36,6% dei 7 miliardi che il progetto di
governo e maggioranza dedica alla riduzione dell’Irpef andrà a tagliare
l’imposta di chi dichiara fino a 20mila euro di reddito lordo all’anno. Un altro
12,7%, cioè poco meno di 900 milioni, è destinato allo scalino appena
superiore, che ospita i redditi fra 20mila e 26mila euro. Salendo la piramide
dei redditi, poi, il peso finanziario degli sconti si riduce, fino alla fascia
40-50mila euro dove si concentra un altro 15,4% dei tagli. Poi ricomincia la
rapida discesa con i fondi destinati ai redditi sopra quella cifra.
Fondo per le politiche in favore della disabilità e non
autosufficienza
Per quanto riguarda le famiglie con una persona disabile, la manovra
attribuisce al Fondo per la disabilità e non autosufficienza la nuova
denominazione di “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da
disabilità”, e ne dispone il trasferimento presso lo stato di previsione del
Ministero dell’economia. La soluzione ha l’obiettivo di dare attuazione a
interventi legislativi in materia di disabilità diretti al riordino ed alla
sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità di competenza
dell’autorità politica delegata in materia. Il Fondo è incrementato di 50 milioni
di euro annui a decorrere dal 2022 fino al 2026. Tra le altre soluzioni
nell’ambito delle politiche sociali, quella che aumenta di 27 milioni di euro il
finanziamento per il 2022 del Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro
autistico, allo scopo di favorire iniziative e progetti di carattere
socio-assistenziale e riabilitativo per le persone beneficiarie.

FONTE – IL SOLE 24 ORE

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