La classifica dei 25 lavori più richiesti nel
2022 secondo LinkedIn
di Massimiliano Carrà
L’incertezza della ripresa economica post-pandemia non mina il sentiment
ottimista degli italiani nel mondo del lavoro. Che, nonostante le ovvie difficoltà
emerse negli ultimi mesi, guardano con rinnovata sicurezza a nuovi scenari
lavorativi. In questo scenario la tecnologia, come evidenzia l’ultima ricerca
LinkedIn, oltre ad aver aiutato i lavoratori italiani ad adattarsi a una nuova
routine, li ha trasformati in persone più più sicure delle proprie capacità. Una
condizione che li ha portati a riflettere su quali fossero veramente i loro
bisogni lavorativi.
I motivi che spingono i lavoratori italiani al cambiamento
Secondo la ricerca LinkedIn, questa maggiore fiducia in se stessi e nelle
proprie capacità sta spingendo il desiderio degli italiani di cambiare lavoro. Più
della metà (54%) degli intervistati sta considerando un cambiamento già
nell’anno in corso.
Il 59% dei rispondenti ha dichiarato che la maggiore flessibilità e l’opportunità
di avere modelli di lavoro ibridi da parte di molte aziende sono fattori
determinanti nel considerare nuove opportunità di lavoro, in aggiunta a questa
percentuale vi è un ulteriore 21% che ha affermato di trovarsi fortemente
d’accordo con questa affermazione. In particolare, quasi 3 lavoratori
intervistati su 10 (28%) hanno affermato che la maggiore diffusione del lavoro
flessibile li ha resi più fiduciosi nel pensare di provare un nuovo ruolo e in
simile percentuale (30%) hanno dichiarato che grazie a questi nuovi modelli
sono persino spinti a provare una nuova carriera.
Il 90% degli intervistati si sente sicuro del suo attuale ruolo lavorativo, tanto
che il 63% ha maturato abbastanza sicurezza da essere spinto a chiedere una
promozione o a candidarsi per un ruolo più alto rispetto a quello in cui si trova
attualmente.
L’equilibrio tra vita personale e lavorativa
E se la pandemia ha offerto a molti l’occasione di poter ripensare ai propri
desideri e alle proprie capacità, contemporaneamente, ha anche modificato le
priorità. E, soprattutto, la percezione dei lavoratori di cosa debba intendersi
per “buon lavoro”. Quasi la metà (48%) ha dichiarato che prenderebbe in
considerazione l’idea di cambiare la sua posizione lavorativa attuale per una
con un salario maggiore. Ma, di poco sotto, il 38% ha dichiarato che lo
farebbe per un migliore equilibrio tra la vita personale e quella lavorativa.
“Nonostante l’emergenza pandemica globale stia generando non poche
incertezze e difficoltà nel mondo del lavoro, i dati a nostro supporto ci
mostrano, da un lato, dipendenti sempre più ambiziosi e disposti ad
abbandonare un incarico stabile per affrontare nuove sfide e dall’altro le
aziende che per adattarsi alla nuova normalità, si focalizzano sempre più su
flessibilità del posto di lavoro, attenzione al benessere dei dipendenti e cultura
come fattori principali per attrarre i migliori talenti”, dice Marcello Albergoni,
country manager di LinkedIn Italia. “I nuovi trend, come la veloce crescita del
settore tecnologico e la nascita di nuove professionalità, sono la risposta alle
attuali esigenze del mercato e alla ‘digital transformation’.”
Lavoro in Italia: la top 25 delle professioni in ascesa
LinkedIn Notizie ha inoltre pubblicato l’annuale lista dei Lavori in Crescita che
mostra le posizioni lavorative emergenti e aiuta i professionisti a connettersi e
a capire dove trovare le opportunità. Si tratta, in sintesi, di un’esatta fotografia
delle nuove esigenze del mercato, accelerate dalla pandemia, che seguono la
veloce crescita del settore tecnologico.