IRPEF 2022, aliquote e scaglioni: guida al calcolo e le novità in arrivo

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IRPEF 2022, aliquote e scaglioni: guida al
calcolo e le novità in arrivo

di Rosaria Imparato

IRPEF 2022, guida al calcolo dell’imposta sul reddito delle persone
fisiche. Vediamo inoltre le ultime novità su aliquote e scaglioni con la
Legge di Bilancio e la riforma fiscale.
IRPEF 2022, quali sono le principali novità su aliquote e scaglioni? E come si
calcola l’imposta sul reddito delle persone fisiche? Nella guida di seguito
risponderemo a queste domande, tenendo in considerazione aliquote e
scaglioni attuali, e come potrebbero cambiare in base a quanto contenuto
nella legge delega sulla riforma fiscale e nell’ultima versione della Legge di
Bilancio 2022.
Sia la legge delega che la manovra finanziaria hanno come obiettivo quello di
alleggerire la pressione fiscale, in particolare sul ceto medio, per questo una
delle ipotesi è di intervenire tra il secondo e terzo scaglione, tra i quali ci sono
ben 11 punti percentuali.
Per avere ben chiaro cosa comporterebbe un intervento del genere, però,
bisogna sapere innanzitutto cos’è e come funziona l’imposta sul reddito delle
persone fisiche, come si calcola, chi la paga e chi invece è esonerato. In
questo modo, conoscendo il funzionamento dell’IRPEF, si può capire
innanzitutto perché è necessario un intervento, e in secondo luogo la portata,
le conseguenze delle ipotesi messe in campo e che dovrebbero entrare in
vigore già a partire dal prossimo anno.
Cos’è l’IRPEF e come funziona?
IRPEF è l’acronimo di imposta sul reddito delle persone fisiche, ed è per
l’appunto un’imposta che viene pagata dai contribuenti e in alcuni casi anche
dalle società, con i soci che effettuano i versamenti. È stata introdotta con la
riforma tributaria del 1974, e si applica ai cittadini residenti che producono
redditi sia in Italia che all’estero, e anche ai non residente che producono
redditi nei confini italiani.
L’imposta si basa su un sistema di 5 scaglioni e altrettante aliquote, che vanno
da un minimo del 23% a un massimo del 43%. Il sistema a scaglioni, insieme
alla no tax area e alle detrazioni e deduzioni, garantisce la progressività
dell’imposta.
Che significa? Vuol dire che i redditi prodotti vengono tassati tramite aliquote
che dipendono dagli scaglioni di reddito.
Chi paga l’IRPEF?
Chi paga l’IRPEF? In pratica, tutti quelli che hanno un reddito, quindi sia i
lavoratori dipendenti che gli autonomi. L’elemento che rende necessario il
pagamento dell’imposta è essere residenti in Italia o aver prodotto redditi in
Italia.
Quindi, come anticipato, paga:
● chi è residente in Italia e lavora in Italia;
● chi è residente in Italia e lavora all’estero;
● chi non risiede in Italia, ma lavora qui.
In generale, sono circa 41 milioni i contribuente obbligati a pagare l’IRPEF, per
un totale di circa 182 miliardi di euro complessivi nelle casse dello Stato (più o
meno il 40% delle entrate erariali).
IRPEF 2022: aliquote e scaglioni
Attualmente, l’IRPEF prevede 5 scaglioni di reddito, e a ognuno viene
applicata un’aliquota di tassazione che aumenta all’incrementarsi del reddito,
come vediamo nella tabella di seguito:
SCAGLIONI IRPEF
2021
REDDITO ALIQUOTE IRPEF
2021
1° scaglione 0-15 mila euro 23%
2° scaglione 15.001 euro-28 mila
euro
27%
3° scaglione 28.001 euro-55 mila
euro
38%
4° scaglione 55.001 euro-75 mila
euro
41%
5° scaglione oltre 75 mila euro 43%
Il primo scaglione di reddito va da 0 a 15.000 euro, con aliquota al 23%. Il
secondo scaglione di reddito va da 15.001 a 28.000 euro, con l’aliquota che
sale al 27%: l’aliquota si applica sulla quota eccedente lo scaglione
precedente.
Il terzo scaglione comprende i redditi da 28.001 a 55.000 euro e prevede
un’aliquota del 38%, e anche in questo caso (come per tutti gli scaglioni)
l’aliquota si applica sulla parte eccedente rispetto al secondo scaglione.
Il quarto scaglione di reddito è compreso tra 55.001 e 75.000 euro, con
aliquota al 41%. Il quinto e ultimo scaglione IRPEF comprende le persone
fisiche con reddito superiore a 75.000 euro, tassati con aliquota al 43%.
Come si calcola l’IRPEF da pagare?
Abbiamo visto che in pratica chiunque generi reddito deve pagare l’IRPEF, ma
come si calcola l’importo dell’imposta da pagare?
La base imponibile dell’IRPEF comprende tutti i redditi che si sono conseguiti
durante l’anno. Quindi, se si percepisce un solo reddito il calcolo sarà molto
più semplice, altrimenti bisogna saper distinguere tra calcolo per cassa o
competenza.
Per esempio, il lavoratore dipendente riceve lo stipendio, e il criterio di calcolo
è per competenza, a differenza del lavoratore autonomo, che invece fa il
calcolo col principio di cassa.
Detto ciò, la procedura per calcolare l’IRPEF è quella che segue:
● Reddito complessivo – Oneri deducibili = Reddito Imponibile
● Reddito imponibile x Aliquota IRPEF 2021 = IRPEF lorda
● IRPEF lorda – detrazioni d’imposta = IRPEF netta
I lavoratori dipendenti si vedono detratta l’IRPEF direttamente in busta paga,
mentre i lavoratori autonomi la pagano (previo consulto col commercialista)
tramite un sistema di saldo e acconto.
Chi non paga l’IRPEF?
A essere esonerati dal pagamento dell’IRPEF sono i contribuenti che fanno
parte della no tax area, cioè si trovano in quella fascia di reddito in cui la
persona è esente da imposizione fiscale. Non si tratta di un’esenzione fissata
dalla legge, ma è il risultato dell’applicazione delle diverse detrazioni per
lavoro dipendente o pensione o da lavoro autonomo, che in garanzia della
progressività dell’imposizione fiscale, sono decrescenti al crescere del reddito.
Non si deve pagare l’IRPEF nei seguenti casi:
● per i redditi da pensione che non superano i 7.500 euro annui. Se il
pensionato è over 75, il limite per l’esenzione sale a 8.000 euro annui
(ma solo se non si hanno altri redditi al di fuori della pensione);
● per i redditi da fabbricati che fruttano fino a 500 euro annui;
● per i redditi da terreni che fruttano fino a185,92 euro;
● per i redditi da lavoro dipendente, se non superano gli 8.000 euro annui;
● per i redditi da lavoro autonomo, se non superano i 4.800 euro annui.
IRPEF 2022: le novità in arrivo
Tra le principali novità del 2022, una delle ipotesi in campo per la Legge di
Bilancio è quella di intervenire tra il secondo e terzo scaglione, distanti tra
loro per ben 11 punti percentuali.
Riducendo la distanza tra queste due aliquote si alleggerirebbe la tassazione
per i contribuenti con redditi compresi tra i 28.000 e i 55.000 euro (circa 7
milioni di italiani, per lo più lavoratori dipendenti e pensionati).
Come verrà strutturato l’intervento? Nella bozza di Legge di Bilancio
disponibile si legge che verrà ridotta “una o più aliquote” IRPEF, con una
revisione organica delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del
trattamento integrativo (il cosiddetto bonus Renzi). Prevista anche una
riduzione dell’aliquota IRAP.

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