INCENTIVI – Le novità collegate al bonus mobili ed elettrodomestici

Le novità collegate al bonus mobili ed
elettrodomestici


di Laura Mazzola
Per l’anno 2023 la detrazione “bonus mobili ed elettrodomestici” deve
essere calcolata su un importo massimo di 8.000 euro.
Infatti, il comma 277, dell’articolo unico della Legge di bilancio per il 2023
(L. 197/2022), ha modificato l’articolo 16, comma 2, secondo periodo, D.L.
63/2013, convertito con modificazioni, dalla L. 90/2013, in materia di
detrazioni fiscali collegate agli interventi di ristrutturazione edilizia.
In particolare, tale disposizione ha confermato la misura fino all’anno 2024 e
ha innalzato il tetto massimo di spesa, per il 2023, da 5.000 euro a 8.000
euro.
Va da sé che il contribuente può detrarre l’importo massimo, per l’anno in
corso, di 400 euro l’anno, alla luce della suddivisione della detrazione in
10 rate di pari importo.
Dal canto suo l’Agenzia delle entrate ha pubblicato, il mese scorso,
l’aggiornamento alla guida “Bonus mobili ed elettrodomestici”.
In tale guida, all’interno del capitolo 7 dedicato ai quesiti più frequenti,
l’Amministrazione finanziaria ha evidenziato, oltre all’innalzamento
dell’importo massimo di spesa, che può richiedere il bonus mobili anche il
contribuente che ha pagato solo gli oneri di urbanizzazione relativi agli
interventi di recupero del patrimonio edilizio, o anche solo una parte
delle spese dei lavori o solo il compenso del professionista.
Inoltre, successivamente, la guida elenca i “grandi elettrodomestici”, per
l’acquisto dei quali è possibile richiedere l’agevolazione, ossia:
● i grandi apparecchi di refrigerazione;
● i frigoriferi;
● i congelatori;
● gli altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la
conservazione e il deposito degli alimenti;
● le lavatrici;
● le lavasciuga e le asciugatrici;
● le lavastoviglie;
● gli apparecchi per la cottura;
● le stufe elettriche;
● le piastre riscaldanti elettriche;
● i forni e i forni a microonde;
● gli altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore
trasformazione degli alimenti;
● gli apparecchi elettrici di riscaldamento;
● i radiatori elettrici;
● gli altri grandi elettrodomestici utilizzati per la cottura e l’ulteriore
trasformazione degli alimenti;
● gli apparecchi elettrici di riscaldamento;
● i radiatori elettrici;
● gli altri grandi elettrodomestici utilizzati per riscaldare stanze, letti e
mobili per sedersi;
● i ventilatori elettrici;
● gli apparecchi per il condizionamento;
● le altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il
condizionamento.
Si ricorda che, per poter fruire dell’agevolazione, è indispensabile realizzare
un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità
immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici sempre residenziali.
I pagamenti devono essere effettuati con bonifico o carta di debito o di
credito.
Diversamente, non sono consentiti i pagamenti con assegni bancari, contanti
o altri mezzi di pagamento.
Si evidenzia che i documenti da verificare e da conservare sono:
● le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la
quantità dei beni o dei servizi accessori;
● le ricevute dei bonifici;
● le ricevute, per i pagamenti con carta di credito o di debito, di
avvenuta transazione;
● la documentazione di addebito sul conto corrente;
● la comunicazione all’Enea (si veda la risoluzione 46/E/2019 e
l’ordinanza della suprema Corte 34151/2022).
Sul punto, l’Agenzia delle entrate, nel corso di Telefisco 2023, ha chiarito che
si ha diritto al bonus anche quando il frigorifero è acquistato su internet
senza fattura.
In tal caso, però, occorre prendere in considerazione le caratteristiche
dell’elettrodomestico (classe energetica), nonché i dati riportati all’interno
della ricevuta di acquisto.
fonte: EC EUROCONFERENCE NEWS

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