FINANZIAMENTI PER LE IMPRESE CHE INVESTONO – Nuova Sabatini 2022 in un’unica soluzione fino a 200.000 euro: novità in Legge di Bilancio

High angle view of cars on production line in factory. Many robottic arms doing welding on car metal body in manufacturing plant. Image in 3D render.

Nuova Sabatini 2022 in un’unica soluzione
fino a 200.000 euro: novità in Legge di
Bilancio

di Anna Maria D’Andrea –

INCENTIVI ALLE IMPRESE

Nuova Sabatini, torna il limite di 200.000 euro per l’erogazione in
un’unica soluzione. La novità è contenuta nel testo del disegno di
Legge di Bilancio 2022. Un passo indietro rispetto a quanto
previsto dalla precedente Manovra.
Per la Nuova Sabatini si torna indietro.
Il testo del disegno di Legge di Bilancio 2022 ripristina il limite di 200.000 euro
per il pagamento in un’unica soluzione.
La novità è parte dei ritocchi alla prima bozza, diffusa dopo il via libera in
Consiglio dei Ministri avvenuto lo scorso 28 ottobre 2021. Il testo è ora atteso
in Senato per l’avvio della fase di discussione ed approvazione definitiva.
Sugli investimenti in beni strumentali sarà nuovamente ritoccato il set di
incentivi riconosciuti alle imprese, e accanto alle modifiche relative al credito
d’imposta per i beni 4.0 e all’addio all’ex super ammortamento, viene
ripristinato il riconoscimento in più quote del contributo MISE calcolato in base
al valore degli interessi sui finanziamenti concessi.
Nuova Sabatini 2022 in un’unica soluzione fino a 200.000 euro:
novità in Legge di Bilancio
Prima fissato a 100.000 euro, poi raddoppiato e successivamente eliminato
dalla Legge di Bilancio 2021, il limite massimo previsto per il pagamento in
un’unica soluzione tornerà ad applicarsi a partire dal 1° gennaio 2022.
Salvo ulteriori modifiche al testo della Legge di Bilancio 2022, disponibile
ancora soltanto in bozza, per la Nuova Sabatini si tornerà alle regole del
passato.
La quota dell’agevolazione relativa al contributo statale concesso per i
finanziamenti relativi ad investimenti in beni strumentali, quali ad esempio
macchinari, impianti, attrezzature nuove di fabbrica, hardware e software,
tornerà ad essere suddivisa in più tranche .
È nello specifico l’articolo 11 del testo in bozza datato 10 novembre 2021 a
prevedere da un lato il rifinanziamento della Nuova Sabatini, e in parallelo
una nuova modifica a quanto previsto dall’articolo 2, comma 4 del decreto
legge n. 69 del 21 giugno 2013 disponendo quanto segue:
le parole: “in un’unica soluzione, secondo le modalità determinate con il
medesimo decreto” sono sostituite dalle seguenti “in più quote determinate
con il medesimo decreto. In caso di finanziamento di importo non superiore a
200.000 euro, il contributo può essere erogato in un’unica soluzione nei limiti
delle risorse disponibili”.
Alle nuove modalità per il riconoscimento dell’agevolazione si affianca il
rifinanziamento e, al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli
investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, dal 2022 al 2023
vengono stanziati ulteriori 240 milioni di euro annui, che passano a 120 milioni
dal 2024 al 2026 e si riducono a 60 milioni per il 2027.
Nuova Sabatini, erogazione in più quote superati i 200.000 euro
Per l’erogazione del contributo statale relativo alla Nuova Sabatini si va quindi
verso il ripristino del limite massimo di 200.000 euro, soglia che nell’attuale
versione del DdL di Bilancio 2022 diventa il tetto massimo per il
riconoscimento in un’unica soluzione.
Si tratta del limite già stato fissato dal decreto Semplificazioni n. 76/2020 dal
17 luglio 2020 che, al fine di “snellire” la procedura per il riconoscimento
dell’agevolazione, aveva raddoppiato il limite fissato in precedenza a 100.000
euro.
Una modifica alla quale si è affiancato il successivo intervento previsto dalla
Legge di Bilancio dello scorso anno, che aveva cancellato il riferimento
all’importo massimo erogabile in una quota unica, rendendo di fatto di gran
lunga più conveniente per le imprese la misura della Nuova Sabatini dal 1°
gennaio 2021.
La Manovra 2022, attesa martedì 16 novembre in Senato, compie quindi dei
passi indietro e ripristina l’erogazione per quote del contributo MISE in caso di
rimborsi superiori alla soglia dei 200.000 euro. Il tutto dalla data di entrata in
vigore della Legge di Bilancio e, sostanzialmente, a partire dal 1° gennaio
2022.

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