ENERGIA – Come risparmiare sul riscaldamento: 10 regole ENEA taglia consumi

Come risparmiare sul riscaldamento:
10 regole ENEA taglia consumi


di Noemi Ricci
Come ridurre i consumi di gas e risparmiare sulle bollette per i
riscaldamenti: i 10 consigli ENEA per attuare le norme previste per
l’inverno 2022-2023
Countdown per l’accensione dei riscaldamenti: in alcune zone d’Italia si è
partiti dal 22 ottobre, fino ad arrivare all’8 dicembre per quelle più calde della
Penisola. Un appuntamento che quest’anno rischia di costare caro agli italiani:
per aiutarli l’ENEA ha riproposto la sua Guida taglia-consumi, già presa in
considerazione per la stesura delle nuove regole nazionali per questo
inverno.
Dieci consigli per risparmiare sui riscaldamenti riducendo il consumo di gas
dentro casa, già sintetizzate nel Decreto n. 383/2022 del Ministero della
Transizione Ecologica (MiTE).
Cosa dice il Decreto taglia consumi?
Il riferimento è al Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas, ovvero
alle nuove norme sul riscaldamento che prevedono che i caloriferi vengano
tenuti in funzione per meno ore e a una temperatura più bassa. Con il Decreto
n. 383/2022, il Ministero della Transizione Ecologica ha definito nuove misure
di risparmio energetico per la stagione invernale 2022-2023. In particolare:
● nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici (un’ora in
meno di accensione al giorno e stagione ridotta di 15 giorni);
● riduzione di un grado delle temperature.
Quando si possono accendere i riscaldamenti?
Il nuovo calendario di accensione previsto dal citato DM 383/22 prevede
come prima data di accensione il 22 ottobre per la fascia E ma ci sono città
dove un’ordinanza del sindaco può posticipare l’avvio (come ad esempio a
Milano, dove si parte il 29 ottobre). Ecco le altre date in calendario:
● l’8 novembre si parte nelle città della fascia D (es. Roma e
Firenze);
● il 22 novembre potranno accendere i caloriferi gli abitanti delle
zone di fascia C (come Napoli e Cagliari);
● l’8 dicembre sarà la volta delle zone più calde di fascia A e B (es.
Reggio Calabria, Messina e Lampedusa);
● chi abita nelle zone di fascia F (ad esempio Cuneo e Belluno) non
ha alcuna limitazione.
A chi si applicano le nuove regole di razionamento dei consumi?
Le nuove regole sul contenimento dei consumi di gas metano si applicano a
tutti i sistemi di riscaldamento alimentati a gas naturale, ad esclusione delle
utenze più sensibili come ospedali, case di cura per anziani, scuole, asili nido
e così via.
=> Come risparmiare sulle bollette luce e gas: i trucchi
indispensabili
Riscaldamenti: come tagliare i consumi?
I 10 consigli ENEA contenuti nel vademecum “Indicazioni essenziali per una
corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas” aiuta i cittadini
italiani a mettere in pratica le nuove misure per il contenimento dei consumi di
metano per il riscaldamento domestico. Il manuale redatto dall’ENEA si
compone di due parti:
● leggi da rispettare nella gestione degli impianti di riscaldamento
domestico;
● indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti nelle
abitazioni.
Vengono anche dati consigli utili e pratici sui corretti comportamenti
quotidiani, come i tempi e le modalità più indicate per cambiare l’aria negli
ambienti climatizzati e la regolazione dell’umidità nell’ambiente.
Esempi pratici?
Mantenere il giusto livello di umidità nell’ambiente installando un
termo-igrometro, impostandolo tra 40% e 70%.
Quali regole per i condomini?
Gli amministratori di condominio devono distribuire ai condòmini la guida che
contiene istruzioni operative su: accensione e spegnimento degli impianti a
inizio e fine stagione di riscaldamento; regolazione temperatura dell’acqua
calda sanitaria e di mandata degli impianti per settare la temperatura interna
delle abitazioni a un massimo di 19°C, salvo eccezioni.
Riscaldamenti: il decalogo ENEA
Ecco di seguito le 10 regole pratiche dell’ENEA per risparmiare sul
riscaldamento e salvaguardare l’ambiente:

  1. Manutenzione impianti (per chi non la effettua è prevista una
    multa da 500 euro): prima di riaccendere i riscaldamenti,
    eliminare l’aria nei tubi e pulire i radiatori per rimuovere depositi e
    incrostazioni di calcare.
  2. Temperatura ambienti (per ogni grado in meno si risparmia fino
    al 10% sui consumi): la temperatura sale di 1-2°C dopo che una
    persona permane 30 minuti in una stanza.
  3. Ore di accensione: quest’anno le norme prevedono un’ora in
    meno, con regole che cambiano a seconda della zona climatica.
  4. Pannelli riflettenti tra muro e termosifone: anche un semplice
    foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni.
  5. Schermatura finestre notturna con persiane e tapparelle o
    tende pesanti: consente di ridurre le dispersioni di calore
  6. Termosifoni: eliminare gli ostacoli come tende o mobili posti
    davanti ai caloriferi, fonte di sprechi.
  7. Cambio aria: mantenere aperte le finestre solo pochi minuti più
    volte al giorno, durante le ore calde e quando il riscaldamento è
    spento.
  8. Check-up casa: far valutare da un tecnico qualificato l’efficienza
    dell’impianto e l’isolamento di pareti e finestre (risparmi fino al
    40%).
  9. Valvole termostatiche (obbligatorie per legge nei condomini):
    possono ridurre i consumi fino al 20%.
  10. Soluzioni di ultima generazione: valutare l’utilizzo di impianti a
    condensazione, pompe di calore ad alta efficienza,
    cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici a
    distanza.

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