Crediti superbonus incagliati: per la
piattaforma ENEL X bisognerà aspettare
settembre
di Francesco Rodorigo – FISCO
Ancora nessuno sblocco per i crediti superbonus incagliati. La
piattaforma di Enel X sarà operativa entro il prossimo settembre. Tutto
pronto invece per la prima fase del nuovo reddito alimentare, in favore
delle persone in povertà assoluta. Nell’ultima settimana anche
chiarimenti INPS sul welfare aziendale e il nuovo modello di domanda
per il credito d’imposta del bonus Sud e di ZES e ZLS
Ancora in alto mare la situazione dei crediti incagliati, il cui sblocco appare
ancora lontano.
La piattaforma ENEL X, sviluppata per favorire l’incontro di domanda e offerta
dei crediti fiscali, sarà operativa entro il mese di settembre.
Tutto pronto, invece, per l’attuazione di una delle misure previste dalla Legge
di Bilancio 2023. Si tratta del nuovo reddito alimentare, un sostegno in favore
delle persone che si trovano in condizioni di povertà assoluta e per
contrastare lo spreco di cibo.
A ridosso della fine della settimana scorsa, caratterizzata dalla festa della
Repubblica, sono arrivati nuovi chiarimenti INPS in relazione al welfare
aziendale con i cosiddetti bonus dipendenti, cioè i fringe benefit, e i premi di
produzione.
Infine, una nota di carattere operativo, con le domande per il credito d’imposta
del bonus sud e per gli investimenti nelle Zone economiche speciali (ZES) e
delle Zone logistiche semplificate (ZLS) che si potranno inviare dall’8 giugno.
Crediti incagliati superbonus: per la piattaforma ENEL X bisognerà
aspettare settembre
Siamo ancora lontani dalla possibilità di sblocco dei crediti del superbonus
incagliati.
Come chiarito dalla sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle
Finanze, Sandra Savino, durante le interrogazioni a risposta immediata del 31
maggio, la piattaforma ENEL X sarà operativa entro settembre.
Si tratta dello strumento individuato dal Governo per acquistare le somme
bloccate nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese e per fare da tramite nei
confronti di soggetti terzi.
La piattaforma è stata scelta come alternativa a un intervento normativo dopo
che il decreto blocca cessioni (DL n. 11/2023) non ha previsto l’adozione della
proposta ABI-ANCE, cioè di permettere alle banche la compensazione
esterna dei crediti con modello F24 con parte dei debiti dei propri correntisti.
L’onorevole Emiliano Fenu, VI Commissione Finanze Camera dei Deputati, ai
microfoni di Informazione Fiscale ha sottolineato la necessità della proroga
delle scadenze di fine anno del superbonus e la mancanza di un intervento
del Governo per risolvere la questione.
Al momento solo tre banche risultano pienamente operative nell’acquisto dei
crediti. Pertanto, si dovrà attendere ancora per una risposta adeguata alla
grandezza del problema.
Reddito alimentare: tutto pronto per la nuova misura contro la povertà
Una delle novità della settimana riguarda l’avvio della prima fase,
sperimentale, del nuovo reddito alimentare.
Si tratta della misura di sostegno introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 in
favore delle persone in condizione di povertà assoluta e per combattere gli
sprechi di cibo.
Sarà pubblicato a breve in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo della misura,
firmato dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone, per assicurare in forma
gratuita a chi ne ha bisogno la distribuzione di pacchi alimentari realizzati con i
prodotti invenduti dai supermercati e dai negozi di distribuzione alimentare.
Il decreto definisce le prime modalità di attuazione della misura e le varie
forme di partecipazione degli Enti del terzo settore, che saranno coinvolti nella
distribuzione dei pacchi alimentari.
La fase di sperimentazione durerà 3 anni e sarà avviata in alcune città
metropolitane, da individuare tramite un apposito accordo in Conferenza
unificata.
I pacchi alimentari saranno prenotabili tramite un’apposita applicazione, la
quale permetterà anche agli esercenti che donano i prodotti invenduti di
accedere ai benefici, come ad esempio la riduzione della TARI.
Welfare aziendale: i chiarimenti INPS su bonus dipendenti e premi
occupazionali
In tema di lavoro, le novità principali sono arrivate all’INPS tramite la circolare
n. 49 del 31 maggio, con la quale l’Istituto fornisce una panoramica delle varie
modifiche relative al welfare aziendale, come il bonus per i dipendenti, così
da fornire una visione organica della disciplina.
L’Istituto fornisce chiarimenti e istruzioni aggiornate per quanto riguarda i
fringe benefit e i premi di risultato, con la relativa sostituzione con welfare
aziendale.
Nel corso degli anni, infatti, sono stati diversi gli interventi in materia, molti dei
quali hanno apportato modifiche al comma 2 dell’articolo 51 del TUIR, il testo
unico delle imposte sui redditi.
L’ultima misura è stata introdotta dal decreto lavoro 2023 e riguarda
l’innalzamento della soglia dei fringe benefit a 3.000 euro per i dipendenti con
figli.
Per quanto riguarda i premi di produttività l’Istituto ricorda che si applica
l’imposta sostitutiva. Chi invece li sostituisce con benefit aziendali beneficia di
un’esenzione sia dal punto di vista fiscale che contributivo.
Credito d’imposta per investimenti al Sud e nelle ZES/ZLS: domanda
dall’8 giugno
La settimana del Fisco si chiude con la notizia diffusa dall’Agenzia delle
Entrate e relativa al termine di apertura delle domande per richiedere il
credito d’imposta del Bonus Sud, ZES e ZLS.
Si tratta dell’agevolazione riconosciuta per gli investimenti in beni strumentali
nuovi da destinare a strutture produttive del Sud Italia, delle Zone economiche
speciali (ZES) e delle Zone logistiche semplificate (ZLS).
Con il provvedimento del 1° giugno, l’Agenzia ha approvato il nuovo modello
di comunicazione e le relative istruzioni per la compilazione. L’aggiornamento
arriva in seguito alle novità introdotte dall’ultima Legge di Bilancio, cioè la
proroga della fruizione dell’agevolazione a tutto l’anno in corso.
La domanda per beneficiare del credito d’imposta per le spese sostenute nel
2023, si potrà inviare a partire dall’8 giugno e fino alla scadenza del 31
dicembre 2024.
I beneficiari o i soggetti da loro incaricati possono inviare il modello attraverso
l’apposito software “CIM23”, che sarà disponibile sul sito istituzionale.
Per beneficiare dei crediti d’imposta relativi alle spese effettuate entro il 31
dicembre 2022 sarà necessario utilizzare il vecchio modello, da inviare entro
la scadenza del 31 dicembre 2023.