Decreto bollette 2023 convertito in legge: tutte
le novità e Testo

Decreto bollette 2023 convertito in legge: tutte
le novità e Testo


Cosa prevede il Decreto bollette 2023 convertito in Legge dopo
l’approvazione in Parlamento, ecco la spiegazione chiara e dettagliata delle
novità introdotte
Arriva in Gazzetta Ufficiale il Decreto bollette 2023 convertito in Legge,
ossia il provvedimento che prevede sconti, agevolazioni e importanti novità
per famiglie e imprese.
Il Decreto, che stanzia circa 4,9 miliardi di euro, è intervenuto rafforzando il
bonus sociale elettrico e gas, riducendo l’IVA per determinati settori e con
nuove disposizioni in materia di sanità, PMI e fisco.
In questo articolo dettagliato vi spieghiamo quali sono le novità introdotte
dal Decreto bollette 2023 convertito in Legge, presentiamo tutte le misure
confermate e mettiamo a disposizione il testo da consultare e scaricare.
COSA PREVEDE IL DECRETO BOLLETTE 2023 CONVERTITO IN LEGGE
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.124 del 29-05-2023, il
Decreto bollette 2023 convertito in Legge. Parliamo, cioè del Decreto
Legge 30 marzo 2023 n.34 convertito nella Legge 26 maggio 2023, n. 56.
In questo approfondimento, vi avevamo spiegato le misure del Decreto
contro il caro Bollette 2023 approvato dal Governo. Poi, il Parlamento aveva
introdotto una serie di modifiche con emendamenti su garanzie per le PMI,
sconti in bolletta, aiuti per lo sport e per le start up. Nel corso dell’esame è
saltata la stabilizzazione dei ricercatori sanitari di IRCSS pubblici e IZS
inizialmente inserita in un emendamento.
Il testo è in vigore dal 30 maggio 2023. Vediamo quali sono tutte le misure
presenti nel Decreto bollette 2023 convertito in Legge, tra novità e conferme.
1) VIA AL BONUS START UP GREEN
L’articolo 7-quater del Decreto bollette 2023 convertito in Legge riconosce il
bonus Start Up green. Si tratta di un credito d’imposta alle Start Up
operanti nei settori dell’ambiente, delle energie rinnovabili e della sanità. Vale
per le spese sostenute in attività di ricerca volte a garantire la sostenibilità
ambientale e la riduzione dei consumi energetici. Per approfondire vi
rimandiamo alla nostra guida dettagliata.
2) STABILIZZAZIONE PERSONALE TECNICO SANITÀ
Il testo estende al personale tecnico e professionale reclutato dagli Enti del
Servizio sanitario nazionale (SSN), una disciplina transitoria in tema di
stabilizzazione. È la stessa prevista dal Decreto Milleproroghe convertito
in Legge 2023 per il personale dirigenziale e non dirigenziale sanitario,
socio-sanitario e amministrativo reclutato dagli enti del Servizio sanitario
nazionale. La stabilizzazione si attua:
● previo espletamento di apposita procedura selettiva;
● in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale.
3) NUOVE REGOLE CONCORSI ODONTOIATRIA
Il Decreto bollette 2023 convertito in Legge cambia l’accesso ai concorsi per
alcune categorie sanitarie. Ossia, abolisce, per i laureati in odontoiatria e
protesi dentaria o per i laureati in medicina e chirurgia abilitati
all’esercizio della professione di odontoiatra, il requisito della
specializzazione per:
● la partecipazione ai concorsi pubblici per dirigente medico
odontoiatra;
● l’accesso alle funzioni di specialista odontoiatra ambulatoriale del
Servizio sanitario nazionale.
La norma, inoltre:
● consente agli odontoiatri di esercitare alcune specifiche attività di
medicina estetica non invasiva o mininvasiva;
● abroga la disposizione che attualmente preclude, salvo alcune
eccezioni, la contemporanea iscrizione all’Albo di odontoiatra e ad
altro Albo professionale.
4) RINCARO ENERGIA, OK BONUS IMPIANTI SPORTIVI
L’articolo 4-bis del Decreto bollette 2023 convertito in Legge incrementa di 10
milioni di euro, per il 2023, il “Fondo unico a sostegno del potenziamento
del movimento sportivo italiano”. I fondi extra serviranno all’erogazione di
contributi a fondo perduto per le associazioni e società sportive
dilettantistiche, che gestiscono impianti sportivi e piscine, nonché per ulteriori
Enti. L’aiuto arriva per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia termica ed
elettrica, portando le risorse a ciò dedicate, per il corrente anno, da 25 a 35
milioni di euro.
5) PRESIDIO DI POLIZIA IN OSPEDALE
Il comma 1-bis dell’articolo 16 del Decreto bollette 2023 convertito in Legge
prevede la possibilità di istituire presidi fissi della Polizia di Stato presso le
strutture ospedaliere pubbliche e convenzionate dotate di un servizio di
emergenza-urgenza. SI tratta di una misura a tutela dell’ordine e sicurezza
pubblica, nonché atta a garantire l’incolumità del personale lì operante.
6) FOTOVOLTAICO SEMPLIFICATO
Il Decreto bollette 2023 convertito in Legge prevede che, fino al 30 giugno
2024, siano realizzabili (previa dichiarazione di inizio lavori asseverata) nelle
strutture turistiche o termali anche gli impianti fotovoltaici con moduli
collocati su coperture piane o falde, di potenza fino a 1 MW per
l’autoconsumo.
Nei centri storici o in aree a tutela paesaggistica, si richiede l’attestazione che
non siano visibili dagli spazi esterni e che i manti delle coperture non siano
realizzati con prodotti che hanno l’aspetto dei materiali della tradizione locale.
7) ROTTAMAZIONE QUATER PER REGIONI
Il Decreto convertito introduce una specifica disciplina che consente agli Enti
territoriali, ove si avvalgano della riscossione diretta delle proprie entrate o
affidino tale servizio a soggetti privati, di applicare le misure della tregua
fiscale 2023. Parliamo di quelli introdotti dalla Legge di Bilancio 2023, cioè:
● lo stralcio dei debiti fino a 1.000 euro, che vi spieghiamo in questo
focus;
● la definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della Riscossione
(la cosiddetta rottamazione quater).
8) GARANZIE SU CREDITI A PMI PESCA E AGRICOLTURA
Il testo emendato del Decreto bollette 2023 convertito in Legge prevede che i
nuovi finanziamenti concessi a PMI agricole e della pesca (a titolo gratuito
e con copertura fino al 100 per cento nel limite di euro 250.000), destinati alla
realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile siano
ammissibili alla garanzia diretta rilasciata dall’Istituto di servizi per il mercato
agricolo alimentare (ISMEA). La garanzia vale solo, nel rispetto di specifiche
condizioni, tra le quali la previa autorizzazione della Commissione europea.
9) SI AMPLIA L’ELENCO SPECIALE OPERATORI DI INTERESSE
SANITARIO
Il Decreto definitivo fa fronte alla grave carenza di operatori di interesse
sanitario in tutto il territorio nazionale, sia in ambito pubblico sia in ambito
privato, con particolare riferimento al settore della medicina sportiva. Viene
prevista, perciò, una nuova possibilità di inserimento nell’elenco speciale ad
esaurimento dei massofisioterapisti. L’iscrizione è riservata a quanti abbiano
conseguito il titolo di massofisioterapista sulla base di corsi triennali attivati
entro il 31 dicembre 2018.
10) NUOVI AIUTI AI COMUNI IN PRE DISSESTO
L’articolo 2, comma 5-bis del Decreto bollette 2023 convertito in Legge,
inserito nel corso dell’esame parlamentare, stanzia 1,5 milioni di euro per
l’anno 2023 a favore dei Comuni con popolazione da 25.000 a 35.000
abitanti. L’aiuto vale per gli Enti che hanno avviato la procedura di riequilibrio
finanziario, con il relativo piano approvato dalla Corte dei conti nel 2015 per
l’anno di inizio 2014 e con durata fino all’anno 2023, a copertura dei maggiori
oneri derivanti dall’incremento della spesa per energia elettrica e gas.
11) CONTRIBUTO AL TECNOPOLO MEDITERRANEO
Al fine di assicurare l’operatività della fondazione “Istituto di Ricerche
Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile”, è concesso un
contributo pari a 3 milioni di euro per l’anno 2023 in favore del medesimo
Istituto.
TUTTE LE ALTRE MISURE CONFERMATE
Di seguito presentiamo le misure già previste nel decreto contro il caro
bollette approvato dal Governo e che non sono state cancellate in fase di
conversione e, quindi, restano valide. Tuttavia, alcune misure sono state
modificate, ecco quindi tutte quelle che restano in vigore con le novità
introdotte.
12) AGGIORNAMENTO TRIMESTRALE DEI BONUS
Arriva una novità inerente l’organizzazione generale dei bonus energia. Il
testo stabilisce che le misure a sostegno di famiglie e imprese contro il caro
energia siano decise su base trimestrale tenendo conto sia dell’andamento
dei prezzi dell’energia, sia dell’obiettivo di favorire il risparmio energetico.
13) IVA AL 5% PER IL GAS E ZERO ONERI
Per il gas, il Decreto prevede la conferma nel prossimo trimestre (ovvero dal
1° aprile e fino al 30 giugno 2023) della riduzione dell’IVA al 5% e
l’azzeramento degli oneri di sistema. Come vi spieghiamo in questa guida,
la misura sarebbe scaduta il 31 marzo 2023.
Prorogata anche l’aliquota IVA ridotta al 5% per il teleriscaldamento
(ricordiamo a tal proposito il bonus teleriscaldamento) e per l’energia
prodotta con il gas metano. In considerazione della riduzione dei prezzi del
gas naturale all’ingrosso, il contributo introdotto a favore dei consumatori
fino a 5.000 metri cubi è stato confermato solo per il mese di aprile (fino al
30 aprile) e sarà riconosciuta in misura ridotta (pari al 35% del valore
applicato nel trimestre precedente).
14) PROROGA BONUS SOCIALE ESTESO LUCE E GAS
A sostegno delle famiglie è stato prorogato fino al 30 giugno 2023 il bonus
sociale bollette. Parliamo cioè dello sconto sulle bollette di luce e gas per le
famiglie con ISEE fino a 15.000 euro, esteso dalla Legge di Bilancio 2023
che aveva innalzato la soglia ISEE da 12 a 15.000 euro fino al 31 marzo
2023, come vi spieghiamo in questo focus. Il Governo ha quindi previsto la
proroga del bonus potenziato per altri 3 mesi, sino fine giugno 2023. Il
comma 2 prevede che, dal secondo trimestre 2023 e fino al 31 dicembre
2023, le agevolazioni relative alle tariffe per i nuclei familiari con almeno 4 figli
a carico vengano rideterminate sulla base dell’ISEE pari a 30.000 euro valido
per il 2023 (non più quindi sulla base di un ISEE non superiore a 20.000 euro)
e nel limite di 5 milioni di euro.
15) NUOVO BONUS FAMIGLIE CONTRO IL CARO GAS
Una delle novità più significative introdotte dal Decreto è il nuovo bonus
famiglie energia. Si tratta di un nuovo meccanismo per incentivare il
risparmio energetico per tutti i cittadini virtuosi, senza limiti di reddito, che a
partire dal prossimo 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023 avranno un
contributo a compensazione delle spese di riscaldamento a seconda di
quanto risparmieranno in consumi. I criteri per l’assegnazione verranno definiti
con Decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di
concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, su cui vi aggiorneremo.
Inoltre, l’ARERA determinerà le modalità applicative e la misura del contributo
che verrà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche.
Per maggiori informazioni, vi consigliamo di leggere la guida sul bonus gas
famiglie 2023.
16) RIDOTTI I BONUS ENERGIA IMPRESE 2023
Le imprese potranno continuare a beneficiare fino al 30 giugno 2023 (la
scadenza prima era stata fissata al 31 marzo) dei crediti d’imposta ma in
misura ridotta rispetto al 40% e al 45% del primo trimestre, come vi
spieghiamo in questo focus. La proroga con la riduzione vale se nel primo
trimestre del 2023 le imprese hanno registrato un incremento del prezzo delle
bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019. In
particolare, il Decreto prevede che:
● alle imprese a forte consumo di energia elettrica, il bonus è
riconosciuto come credito di imposta in percentuale pari al 20% (al
posto del 45%) delle spese sostenute per la componente energetica nel
secondo trimestre 2023 (anche nel caso di energia elettrica prodotta e
autoconsumata);
● alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza
disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle imprese a forte
consumo di energia elettrica, il bonus è riconosciuto al 10% (al posto
del 35%) della spesa sostenuta per l’acquisto della componente
energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimetre 2023;
● alle imprese a forte consumo di gas naturale è riconosciuto un
credito di imposta del 20% (al posto del 45%), qualora il prezzo di
riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo
trimestre dell’anno 2023, dei prezzi di riferimento del mercato
infra-giornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore dei mercati energetici,
abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente
prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Il tax credit
si calcola in percentuale della spesa sostenuta per l’acquisto del gas
consumato nel secondo trimestre dell’anno 2023, per usi energetici
diversi dagli usi termoelettrici;
● alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale il
bonus è riconosciuto al 20% (al posto del 45%) della spesa sostenuta
per l’acquisto del gas, per usi diversi da quelli termoelettrici.
17) AGEVOLAZIONE IMPRESE AGRICOLE
Per l’anno di imposta 2022 agli imprenditori agricoli che producono e cedono
energia fotovoltaica è garantito, per la componente riconducibile all’energia
ceduta, un regime di tassazione più favorevole. Tale regime – come chiarito
nel Decreto bollette 2023 – è basato sul minor valore tra il prezzo medio di
cessione dell’energia elettrica, determinato dall’ARERA e il valore di 120
euro/MWh.
18) AIUTI PER LIMITARE IMPATTO PAYBACK
Nel Decreto bollette 2023, il Governo è anche intervenuto in materia
sanitaria, stanziando circa 1,1 miliardi di euro in favore di Regioni e Province
autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle
aziende del settore. A tal fine è stato istituito un fondo presso il Ministero della
Salute per l’assegnazione di una quota da assegnare a ciascuna Regione e
Provincia autonoma, determinata in proporzione agli importi
complessivamente ad esse spettanti per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, da
utilizzare per gli equilibri dei servizi sanitari regionali dell’anno 2022.
Fermo restando l’obbligo del versamento della quota integrale per il ripiano
del superamento del tetto di spesa a favore delle Regioni e delle Province a
carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici che non rinunciano al
contenzioso attivato, si prevede che le aziende che non abbiano attivato
alcun contenzioso o abbiano rinunciato al contenzioso attivato, possano
versare, entro il 30 giugno 2023, la restante quota nella misura pari ad una
percentuale inferiore a quella prevista dalla legislazione vigente dell’importo
indicato nei provvedimenti regionali e provinciali.
L’IVA indicata nei versamenti effettuati dalle aziende fornitrici di dispositivi
medici ai fini del contenimento della spesa dei dispositivi medesimi a carico
del Servizio sanitario può essere portata in detrazione scorporando la
medesima dall’ammontare dei versamenti effettuati.
19) AIUTI PER IL SETTORE SANITÀ
Per sopperire alla carenza di organico, le aziende e gli Enti del Servizio
Sanitario Nazionale possono affidare a terzi i servizi medici e
infermieristici esclusivamente per l’emergenza-urgenza ospedalieri, per un
massimo di 12 mesi e senza possibilità di proroga. Inoltre, non può
richiedere la ricostituzione del rapporto di lavoro con il Servizio sanitario
nazionale il personale sanitario che interrompa volontariamente il rapporto di
lavoro dipendente con una struttura pubblica per prestare la propria attività
presso un operatore economico privato che fornisce i servizi medici ed
infermieristici alle aziende e gli enti dell’SSN.
20) INDENNITÀ EXTRA PER IL PERSONALE SANITARIO
Le aziende e gli Enti del SSN, per l’anno 2023, possono ricorrere alle
cosiddette “prestazioni aggiuntive” (tipologie di attività libero professionale
intramuraria) per le quali la tariffa oraria fissata dal CCNL di settore (pari a 60
euro), può essere aumentata sino a 100 euro lordi, nei limiti delle risorse
disponibili, di cui si prevede tuttavia un incremento per ciascuna regione.
21) NUOVE REGOLE DI ACCESSO PER MEDICINA D’URGENZA
Sino al 31 dicembre 2025, si prevede una specifica procedura per l’accesso
alla dirigenza medica del SSN nella disciplina di Medicina e Chirurgia
d’accettazione e d’urgenza per il personale medico che, nel periodo tra il 1°
gennaio 2013 e il 30 giugno 2023, abbia maturato, presso i servizi di
emergenza-urgenza del SSN, almeno 3 anni di servizio, anche non
continuativo, o abbia svolto un determinato numero di ore di attività (pari ad
almeno tre anni di servizio).
Inoltre, si prevede la possibilità per i medici in formazione specialistica di
assumere, su base volontaria e al di fuori dall’orario dedicato alla formazione,
incarichi libero-professionali presso i servizi di emergenza-urgenza ospedalieri
del SSN, per un massimo di 8 ore settimanali.
Per il personale, dipendente e convenzionato, operante nei servizi di
emergenza-urgenza e in possesso dei requisiti per il pensionamento
anticipato si prevede la possibilità di chiedere la trasformazione del rapporto
di lavoro da orario pieno a orario ridotto o parziale, in deroga ai contingenti
previsti dalle disposizioni vigenti, fino al raggiungimento del limite di età
pensionabile.
Infine, si modifica il codice penale inasprendo la sanzione per le lesioni
personali quando la persona offesa è esercente una professione sanitaria o
sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio.
22) PROROGHE IN MATERIA FISCALE
In materia fiscale, riguardo alle scadenze introdotte con la Legge di Bilancio
2023 che vi spieghiamo in questa guida, sono stati ricalendarizzati i termini
per l’accesso ad alcune delle misure definitorie previste. In particolare:
● viene rinviato al 31 ottobre 2023, invece del 31 marzo 2023, il termine
di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle
violazioni di natura formale;
● vengono modificati i termini per l’accesso al cosiddetto “ravvedimento
speciale”;
● sempre in relazione al ravvedimento speciale, si prevede che la
regolarizzazione debba essere perfezionata, invece del 31 marzo 2023,
entro la data del 30 settembre 2023.
23) NUOVE REGOLE SUL FISCO
Sempre in materia fiscale, il Decreto, all’articolo 17:
● consente di definire con modalità agevolate gli avvisi di
accertamento, gli avvisi di rettifica e di liquidazione e gli atti di recupero
non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, ma divenuti
definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2
gennaio e il 15 febbraio 2023, con riduzione delle sanzioni a 1/18 di
quelle irrogate, con il versamento del quantum così rideterminato entro
il 30 aprile 2023 (30 giorni dalla data di entrata in vigore della norma);
● per gli avvisi di accertamento, rettifica e liquidazione definiti in
acquiescenza nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 15 febbraio
2023, ove sia in corso il pagamento rateale, consente di rideterminare il
quantum dovuto a titolo di sanzione a 1/18 di quelle irrogate (comma
180 della Legge di Bilancio 2023) e con la loro rateizzazione in venti
rate
trimestrali di pari importo (ai sensi del successivo comma 182);
● consente di estendere l’ambito applicativo della conciliazione
agevolata delle controversie con riferimento alle liti pendenti al 1°
gennaio 2023, anche alle controversie pendenti al 15 febbraio 2023. La
conciliazione riguarda le liti pendenti innanzi alle corti di giustizia
tributaria di primo e di 2° grado aventi ad oggetto atti impositivi e in cui è
parte l’Agenzia delle Entrate.
24) ARRIVA IL CONDONO PER I REATI TRIBUTARI
Il Decreto bollette contempla anche cause speciali di non punibilità di
alcuni reati tributari, in particolare, quando le relative violazioni sono
correttamente definite e le somme dovute sono versate integralmente dal
contribuente secondo le modalità previste. I reati che rientrano in questo
“condono” sono:
● l’omesso versamento di ritenute dovute o certificate per importo
superiore a 150.000 euro per annualità;
● l’omesso versamento di IVA di importo superiore a 250.000 euro per
annualità;
● l’indebita compensazione di crediti non spettanti superiore a 50.000
euro.
25) INCREMENTI AL FONDO PROCESSI DI PACE E STABILIZZAZIONE
Il Decreto integra la dotazione del Fondo destinato alle politiche di
cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di
stabilizzazione, istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze, per
l’anno 2023. L’integrazione è di 44 milioni di euro.
26) ISTITUITO IL FONDO PER LE VITTIME DELL’AMIANTO
L’articolo 24, comma 2, istituisce per il 2023, nello stato di previsione del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Fondo per le vittime
dell’amianto in favore dei lavoratori di società a partecipazione pubblica che
hanno contratto patologie asbesto correlate durante l’attività lavorativa
prestata presso cantieri navali. Tale Fondo, che ha una dotazione di 20
milioni di euro, opera a favore degli eredi in caso di decesso dei suddetti
lavoratori.
IL TESTO DEL DECRETO BOLLETTE 2023 CONVERTITO IN LEGGE
Mettiamo a vostra disposizione il testo definitivo del Decreto Legge 30 marzo
2023 n.34 convertito nella Legge 26 maggio 2023, n. 56 (Pdf 96 Kb),
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.124 del 29-05-2023.
Potete anche leggere il testo coordinato (Pdf 183 Kb) del Decreto bollette
2023 convertito in Legge. Il provvedimento è entrato in vigore il 30 maggio
2023.
Per completezza informativa mettiamo a vostra disposizione anche il testo
(Pdf 161 Kb) del Decreto contro il caro bollette (D. L 30 marzo 2023 n.34)
approvato dal Governo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie generale
n.76 del 30 marzo 2023. Questo testo ovviamente è stato modificato con la
conversione in legge.

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