CREDITO ED INCENTIVI – Resto al Sud 2023: requisiti, come funziona, domanda

Resto al Sud 2023: requisiti, come funziona,
domanda


Tutti i dettagli su Resto al Sud 2023, la misura che riconosce aiuti agli
imprenditori che intendono avviare o sviluppare la propria attività nel
Meridione
L’incentivo Resto al Sud nasce per favorire la nascita di nuove attività
imprenditoriali e lo sviluppo di quelle già esistenti nel Mezzogiorno e nel
Centro Italia, con la concessione di contributi economici e finanziamenti
fino a 200.000 euro.
La misura, inizialmente dedicata ai giovani, è stata estesa ai soggetti fino a
55 anni di età, ad altri comuni sul territorio nazionale, alle attività commerciali
e alle isole minori.
Ecco cosa sapere sui finanziamenti per Resto al Sud 2023 le imprese
meridionali, tutte le novità e quali sono i requisiti necessari e come
presentare domanda.
COS’È RESTO AL SUD 2023
Resto al Sud è un incentivo rivolto agli imprenditori del Mezzogiorno e
prevede una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di attività
imprenditoriali e libero professionali, con particolare attenzione all’iniziativa
giovanile. Fa affidamento ad una serie di contributi economici, in parte a
fondo perduto, e ad una dotazione finanziaria pari ad 1 miliardo e 250.000
di euro.
Introdotto dal Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, nell’ambito del piano di
interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno,
Resto al Sud è una misura strutturale affidata in gestione all’Agenzia
nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA
(Invitalia). Nel corso dei 5 anni di vita, tra l’altro, Resto al Sud ha subito una
progressiva espansione applicativa andando a toccare sempre più territori e
includendo sempre più beneficiari. Andiamo a vedere i dettagli.
ESTENSIONE DELLA MISURA
Come anticipato, attraverso diversi interventi normativi dal 2019 al 2021 la
misura è stata estesa a più soggetti beneficiari e a più territori. Vediamo in
dettaglio le novità introdotte:

  1. incremento dei beneficiari – la Legge di Bilancio 2021 ha allargato la
    platea dei beneficiari ai soggetti fino a 55 anni. La misura, inizialmente
    rivolta ai giovani tra 18 e 35 anni di età, poi estesa agli under 46 e ai
    liberi professionisti, è dunque aperta anche agli under 56;
  2. estensione ai territori del cratere sismico – il Decreto Legge 24
    ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla Legge 12
    dicembre 2019, n. 156, ha ha esteso i territori in cui è fruibile il
    beneficio, includendo i comuni del c.d. cratere sismico, ossia quelli
    colpiti dai terremoti del 2016 e 2017;
  3. estensione al commercio e alle isole minori – con il Decreto Legge
    10 settembre 2021, n. 121, convertito, con modificazioni, dalla Legge 9
    novembre 2021, n. 156, il Parlamento ha deciso di estendere la misura
    anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord.
    TERRITORI DI RIFERIMENTO
    L’iniziativa è attiva, dunque, per i residenti nei seguenti territori:
    – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e
    Sicilia;
    – comuni del cosiddetto cratere sismico situati in Lazio, Marche e Umbria;
    – isole minori marine, ovvero
    ● Campo nell’Elba;
    ● Capoliveri;
    ● Capraia;
    ● Giglio;
    ● Marciana;
    ● Marciana Marina;
    ● Ponza;
    ● Porto Azzurro;
    ● Portoferraio;
    ● Portovenere;
    ● Rio;
    ● Ventotene;
    – isole lagunari e lacustri, ovvero
    ● laguna veneta: Lido, Murano, Pellestrina, Burano, Sant’Erasmo,
    Mazzorbo, Vignole, Torcello, San Giorgio, San Michele, San Clemente,
    San Francesco del Deserto, Mazzorbetto, San Lazzaro degli Armeni;
    ● laguna di Grado: Isola di Grado, Isola di Santa Maria di Barbana, Isola
    di Morgo;
    ● isole del lago d’Iseo: Monte Isola;
    ● isole del lago di Garda;
    ● Comacina (lago di Como);
    ● isola d’Orta – San Giulio;
    ● isole del lago Trasimeno: Isola Maggiore e Isola Polvese;
    ● isole Borromee: Isola Superiore, Isola Bella, Isola Madre, Isola San
    Giovanni.
    I REQUISITI PER BENEFICIARE DI RESTO AL SUD 2023
    Possono richiedere i contributi economici Resto al Sud 2023 i soggetti che
    possiedono i seguenti requisiti:
    ● hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni;
    ● sono residenti nei territori sopraelencati o si trasferiscono entro 60
    giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento (entro
    120 giorni se risiedono all’estero);
    ● non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la
    durata del finanziamento;
    ● non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del
    21 giugno 2017;
    ● se liberi professionisti, non risultano titolari di partita IVA, nei 12 mesi
    antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di
    un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni;
    ● non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a
    favore dell’autoimprenditorialità;
    ● hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società,
    comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori
    destinatari della misura Resto al Sud. Per le società già costituite, la
    costituzione deve essere avvenuta successivamente alla data del 21
    giugno 2017. Per le società costituende la costituzione deve avvenire
    entro 60 giorni (120 giorni in caso di residenza all’estero) dall’esito
    positivo dell’istruttoria
    Possono, inoltre, chiedere i finanziamenti i liberi professionisti (in forma
    societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi
    antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività
    analoga a quella proposta (codice ATECO non identico fino alla terza cifra di
    classificazione delle attività economiche).
    È bene precisare che per le aree del cratere sismico, non ci sono limiti di
    età per i 24 Comuni nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato
    inagibile, di cui mettiamo a vostra disposizione l’ELENCO.
    ATTIVITÀ FINANZIABILI
    Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituirsi devono far
    riferimento a uno dei seguenti settori:
    a. attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei
    prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
    b. fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
    c. turismo;
    d. commercio;
    e. attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria).
    Sono escluse le attività agricole e qualsiasi attività commerciale sia al
    dettaglio che all’ingrosso, che sia fisico o online. Alcuni esempi di idee
    imprenditoriali finanziabili con Resto al Sud potrebbero essere: attività di
    bar e ristorazione, estetica, barbieri e parrucchieri, alberghi, lavanderie,
    rosticcerie.
    SPESE AMMISSIBILI
    Quali attività si possono aprire con Resto al Sud? Possono essere finanziate
    le seguenti spese:
    ● ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili
    (massimo 30% del programma di spesa);
    ● macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e
    servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
    ● spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni
    di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20%
    del programma di spesa.
    Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le
    consulenze e per il personale dipendente.
    A QUANTO AMMONTA IL CONTRIBUTO ECONOMICO
    Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo
    di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel
    caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in
    forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo
    è pari a 60.000 euro.
    A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a
    fondo perduto:
    ● 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in
    forma individuale;
    ● fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
    Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa,
    contestualmente al saldo dei contributi concessi. La rendicontazione avviene
    con la presentazione di due SAL (primo SAL e SAL a saldo) oppure di un SAL
    unico.
    COME FUNZIONA RESTO AL SUD 2023
    Le agevolazioni Resto al Sud sono così composte:
    ● 50% di contributo a fondo perduto;
    ● 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le
    PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
    Ma quando arrivano esattamente i soldi di Resto al Sud? I tempi di
    erogazione sono 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione,
    nel caso di primo finanziamento (primo SAL) e 60 giorni per il finanziamento a
    saldo (SAL a saldo). Quest’ultimo viene erogato dopo un esame della
    documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti
    realizzati e le spese sostenute.
    In generale, le imprese che hanno ottenuto il provvedimento di concessione e
    sono intestatarie di un contratto di finanziamento agevolato hanno 24 mesi
    per completare il programma di spesa a partire dalla data del provvedimento
    di concessione.
    COME FARE DOMANDA PER RESTO AL SUD
    Coloro che desiderano richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud
    possono inviare apposita domanda online, tramite il portale web di Invitalia
    (Home > Cosa facciamo > Creiamo nuove aziende > Resto al Sud > Presenta
    la domanda), previa registrazione, seguendo le indicazioni contenute
    nell’apposita GUIDA (Pdf 2,41 Mb). Vediamo come fare.
    1) LA PROCEDURA
    Per richiedere le agevolazioni è necessario:
    ● essere in possesso di una identità SPID per accedere alla piattaforma
    dedicata;
    ● accedere all’area riservata tramite l’identità SPID per compilare
    direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
    Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario
    disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata
    (PEC). Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio
    telematico della domanda con i relativi allegati, viene assegnato un
    protocollo elettronico. Dopo la presentazione della domanda, alla voce
    Gestione contatti, è possibile eventualmente modificare numeri di telefono,
    indirizzo mail e PEC.
    2) MODULI UTILI
    Per presentare la domanda Invitalia in questa pagina mette a disposizione la
    seguente modulistica:
    – per le imprese individuali o le società costituite – attività libero professionali
    individuali o società tra professionisti costituite:
    ● Format business plan;
    ● moduli Società-Imprese individuali costituite;
    ● modelli Attività libero professionali individuali o società tra
    professionisti costituite.
    – per le imprese individuali o società non costituite – attività libero
    professionali individuali o società tra professionisti non costituite vi sono i
    moduli:
    ● Format business plan;
    ● moduli società-Imprese individuali non costituite;
    ● modelli attività libero professionali individuali o società tra
    professionisti non costituite.
    Per le attività libero professionali, sia in forma individuale che in forma di
    società tra professionisti (STP) già avviate, sarà necessario aggiungere alla
    documentazione per la presentazione della domanda anche l’attestazione di
    iscrizione all’albo professionale o adesione all’associazione
    professionale.
    3) SCADENZA DOMANDA
    I finanziamenti Resto al Sud 2023 possono essere richiesti fino a
    esaurimento delle risorse disponibili. Non ci sono bandi, scadenze o
    graduatorie: le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di
    arrivo.
    ITER DI VALUTAZIONE
    Generalmente Invitalia valuta i progetti imprenditoriali entro 60 giorni dal
    ricevimento della domanda. L’iter di valutazione comprende anche un
    colloquio online con i proponenti.
    GUIDA AL COLLOQUIO ONLINE
    Una volta presentata la richiesta di finanziamento a Invitalia per gli incentivi
    Resto al Sud, potrete essere convocati con il vostro team a un colloquio con
    gli analyst per discutere nello specifico il piano di impresa. Per abbattere i
    tempi d’istruttoria e per rendere l’iter più agevole per i beneficiari il colloquio
    può avvenire online, attraverso la piattaforma Skype for business.
    I colloqui che si effettuano via Skype prevedono l’invio di un link generato in
    automatico dal sistema. Cliccando sul link si entra nell’aula virtuale per
    partecipare al colloquio. Per un corretto accesso nell’aula virtuale, dove si
    svolgerà il colloquio, vi consigliamo di leggere con attenzione la GUIDA AL
    COLLOQUIO (Pdf 747Kb).
    In caso di difficoltà nell’accesso all’aula virtuale, potete scrivere, a partire
    dall’orario previsto per lo svolgimento del colloquio istruttorio, alla casella di
    posta elettronica restoalsud.colloqui@invitalia.it.
    LE BANCHE FINANZIATRICI
    I finanziamenti bancari di Resto al Sud sono concessi solo da istituti di credito
    che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. Qui potete vedere l’elenco
    delle banche accreditate (in continuo aggiornamento)
    INFORMAZIONI, SERVIZIO ASSISTENZA E FAQ
    Se avete bisogno di aiuto per mettere a punto il vostro progetto
    imprenditoriale potete chiedere assistenza gratuita agli enti accreditati con
    Invitalia. Potete trovare quelli più vicini alla vostra zona visitando questa
    pagina.
    Sul sito Invitalia sono anche disponibili una sezione con le risposte alle
    domande e risposte frequenti (FAQ), un video informativo su Resto al Sud e
    la sezione in cui scaricare l’apposita APP Resto al Sud. Inoltre, per avere
    informazioni è possibile telefonare al numero 848.886.886, attivo dal lunedì al
    venerdì, dalle 9:00 alle 18:00.
    DATI RESTO AL SUD 2023
    Invitalia ha anche fornito tutti i dati relativi alla misura con la nota del 18
    gennaio. A inizio 2023, cinque anni dopo il suo avvio, Resto al Sud ha
    raggiunto quota 14.221 imprese finanziate e 51.630 nuovi posti di lavoro. Le
    domande sono state oltre 40.000 a fronte di quasi un miliardo di euro di
    investimenti attivati per 766 milioni di agevolazioni erogate. I beneficiari
    sono per il 63% uomini e per il 50%under 35 e in possesso del diploma di
    licenza superiore (63%).
    La regione più attiva è la Campania con 7.042 imprese finanziate, seguita
    dalla Sicilia con 2.192. Chiude il podio con 1.960 aziende finanziate la
    Calabria. Infine, dai dati emerge che la tipologia delle iniziative finanziate
    spazia dal quasi 50% per le attività turistiche culturali al 23% per le attività
    manifatturiere e il 20% per quelle che riguardano i servizi alla persona.
    RIFERIMENTI NORMATIVI
    – DECRETO LEGGE 20 giugno 2017, n. 91 (Pdf 135Kb) convertito con
    modificazioni dalla Legge n. 123 del 03/08/2017 contenente tutti i dettagli
    relativi alle disposizioni per sviluppare l’economia nel Mezzogiorno.
    – DECRETO LEGGE 24 ottobre 2019, n. 123 (Pdf 49Kb), che estende
    l’agevolazione ai Comuni del cratere sismico in Lazio, Marche e Umbria.
    – DECRETO 5 agosto 2019, n. 134 (Pdf 61Kb), che estende i finanziamenti
    agli under 46 e ai liberi professionisti.
    – LEGGE BILANCIO 2021 (Pdf 4,04Mb) Art.1, comma 170 – Legge 31
    dicembre 2009, n. 196 – che stabilisce l’estensione del beneficio agli under
    56.
    – LEGGE 9 Novembre 2021, n. 156 (Pdf 408Kb), che estende il beneficio al
    commercio e alle isole minori.
    L’intera normativa può essere visionata in questa pagina del sito web di
    Invitalia.

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