CREDITO ED INCENTIVI – Nuova Sabatini 2023: cos’è, domanda e come funziona

Nuova Sabatini 2023: cos’è, domanda e
come funziona


La Guida sulla Nuova Sabatini 2023 a sostegno di investimenti per le imprese
in beni strumentali anche green e per il Sud Italia
Al via la Nuova Sabatini 2023 con regole rivisitate, la misura che concede
contributi su finanziamenti bancari o leasing per l’acquisto di nuovi macchinari,
impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese. Le
domande vanno compilate nella procedura telematica dal 1° gennaio 2023.
Si ricorda che dal 2023 sono disponibili più cospicui aiuti per gli investimenti
nel Mezzogiorno e per quelli green. In particolare, oltre alle misure ordinarie
è stata avviata la nuova linea “green” della Sabatini, mentre ancora si
attendono le indicazioni operative per la maggiorazione per il Sud.
In questa guida vi spieghiamo come funziona la Nuova Sabatini 2023, a chi
si rivolge, quali sono le linee di finanziamento e come accedere alle
agevolazioni.
COS’È LA NUOVA SABATINI 2023
La “Nuova Sabatini” 2023 è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero
delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) con l’obiettivo di facilitare
l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema
produttivo del Paese. La misura sostiene gli investimenti per acquistare o
acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso
produttivo e hardware, oltre a software e tecnologie digitali.
Istituita dal Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, nel tempo è stata
rifinanziata a più riprese fino alla Legge di Bilancio 2022. La Manovra 2022,
infatti, aveva rimpinguato il plafond con ulteriori 900 milioni di euro. Con il
Decreto del 22 aprile 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del
16-6-2022, il MIMIT (all’epoca MISE), poi, ha fissato i criteri e le modalità di
accesso alle agevolazioni dando particolare importanza al Sud e alla
sostenibilità ambientale, stabilendo le seguenti linee di intervento:
● agevolazioni per investimenti in beni strumentali;
● agevolazioni per investimenti 4.0;
● agevolazioni per investimenti green, un ambito inserito dal 2022;
● nuova Sabatini Sud, anche questa una novità valida dal 2022.
Con la Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 sono state definite, invece, le
istruzioni necessarie per le domande che le imprese sono tenute a presentare
per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla misura, con decorrenza
dal 1° gennaio 2023. La circolare definisce, in particolare, le modalità di
presentazione delle domande di agevolazione che possono accedere alla
maggiorazione del contributo del 30% prevista per gli investimenti
green.
LE NOVITÀ DELLA NUOVA SABATINI 2023
La Nuova Sabatini 2023 ha assunto anche una nuova veste in termini di
finanziamenti ammessi, ovvero:
● Nuova Sabatini green: prevede un contributo ministeriale pari al
3,575% a favore delle PMI che investono in macchinari, impianti e
attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto
ambientale. Tali macchinari vanno usati nell’ambito di programmi
finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi
produttivi. Vale per le domande presentate a partire dal 1° gennaio
2023;
● Nuova Sabatini Sud: tale linea di intervento prevede un maxi
contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole
imprese nelle regioni del Mezzogiorno. le Regioni sono dunque,
Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e
Sicilia. Il Ministero non ha ancora fornito le istruzioni specifiche per
questa linea della misura.
Le nuove misure si affiancano ai contributi per gli investimenti in tecnologie
4.0 e per gli investimenti “ordinari”. Vediamo come funziona e quali sono le
modalità di finanziamento.
COME FUNZIONA LA NUOVA SABATINI 2023
La Nuova Sabatini consente la concessione, da parte di banche e intermediari
finanziari, aderenti all’Addendum, alla convenzione tra il Ministero dello
sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e
prestiti S.p.A., di finanziamenti alle PMI italiane per sostenere alcuni tipi di
investimenti. Previsto anche un contributo da parte del Ministero dello
Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
L’investimento può essere:
● interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing);
● assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie
imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso.
Tale finanziamento inoltre, deve essere:
● di durata non superiore a 5 anni;
● di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;
● interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili;
Il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico è un contributo il cui
ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in
via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo
uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al:
● 2,75% per gli investimenti ordinari;
● 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di
tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd.
“industria 4.0”). Vale anche per l’acquisto di macchinari, impianti e
attrezzature nuovi di fabbrica a uso produttivo, a basso impatto
ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare
l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi (Nuova Sabatini
Green). Vale per le domande a decorrere dal 1° gennaio 2023;
● 5,5% per gli investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno effettuati da
micro piccole imprese (Nuova Sabatini Sud). Per questa misura, le
domande non sono state ancora aperte.
LIMITI DELLA NUOVA SABATINI 2023
Come stabilito dal Decreto MISE 22 aprile 2022 e confermato nella Circolare
MIMIT del 6 dicembre 2022, il contributo è concesso entro un limite di
intensità di aiuto pari al:
● 20% dei costi ammissibili per le micro piccole imprese;
● 10% dei costi ammissibili per le medie imprese.
Il paragrafo 8 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 definisce, poi,
alcune maggiorazioni per specifici settori e per le zone rurali.
CONTRIBUTO MAGGIORATO NUOVA SABATINI GREEN
Per la nuova Sabatini green, attiva dal 1° gennaio 2023, gli aiuti, nella forma
di un contributo in conto impianti, sono maggiorati del 30% rispetto a quelli
ordinari. Ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, è richiesto il
possesso, da parte dell’impresa beneficiaria:
● di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto
sui beni oggetto dell’investimento;
● di un’idonea autodichiarazione ambientale rilasciata da produttori,
importatori o distributori dei beni.
A CHI SI RIVOLGE
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese
(PMI) che alla data di presentazione della domanda:
● sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel
Registro delle imprese di pesca;
● sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in
liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con
finalità liquidatoria;
● non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non
rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati
illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
● non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
● abbiano sede legale o una unità locale in Italia. Per le imprese non
residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia
deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di
erogazione del contributo.
Per micro, piccole e medie imprese si intendono le aziende con meno di 250
occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o un totale di
bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
SETTORI AMMESSI
Sono ammessi ai finanziamenti della Nuova Sabatini tutti i settori produttivi,
inclusi agricoltura e pesca, a eccezione delle attività finanziarie e
assicurative.
COSA FINANZIA LA NUOVA SABATINI 2023
Sia per il 2022 che per il 2023, sono soggetti al finanziamento i beni nuovi e
riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature
industriali e commerciali” e “altri beni”. In questa ultima voce, rientrano le
spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e
B.II.4 dell’articolo 2424 del Codice Civile, come declamati nel principio
contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software
e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a:
● terreni e fabbricati;
● beni usati o rigenerati;
● immobilizzazioni in corso e acconti.
Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
● autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il
finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano
tale requisito;
● correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva
svolta dall’impresa.
Per maggiori chiarimenti circa le caratteristiche tecniche e la riconducibilità dei
beni per i quali si intende fruire del beneficio, è possibile consultare la
Circolare Mise – Agenzia delle Entrate del 30 marzo 2017, n. 4/E. È anche
possibile acquisire autonomamente il parere tecnico da parte del Ministero
dello Sviluppo Economico. La richiesta di parere va trasmessa all’indirizzo di
posta PEC della Direzione Generale per la politica industriale, la competitività
e le PMI: dgpicpmi.dg@pec.mise.gov.it.
Infine, il paragrafo 6 della Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 ha definito –
a partire dal 1° gennaio 2023 – quali sono gli investimenti ammissibili per le
imprese operanti nei settori agricolo, forestale e zone rurali, nonché nel
settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti
della pesca e dell’acquacoltura. Stabiliti anche alcuni limiti per il settore della
pesca e acquacultura e per quello della produzione primaria di prodotti agricoli
e ittici.
COME PRESENTARE DOMANDA 2023
Per ottenere i finanziamenti della Nuova Sabatini, la PMI deve presentare alla
banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di
finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale. Nella
richiesta bisogna attestare il possesso dei requisiti e l’aderenza degli
investimenti alle previsioni di legge. Mentre per il 2022 valgono le regole già
stabilite con la Circolare del 17 marzo 2022, per il 2023 sono valide quelle
definite con la Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022, che includono anche le
regole per la nuova Sabatini green attiva dal 1° gennaio 2023. Ovvero:
● fino al 31 dicembre 2022, l’impresa, ai fini della presentazione della
domanda, dovrà scaricare e compilare in formato elettronico questo
modulo di domanda e sottoscriverlo con firma digitale, secondo le
modalità riportate nella “Guida alla compilazione del modulo di
domanda”;
● dal 1° gennaio 2023, la domanda di agevolazione dovrà essere
compilata, pena l’improcedibilità della stessa, in via esclusivamente
telematica attraverso la procedura disponibile in questa pagina. Ad
avvenuta compilazione della domanda per via informatica – da
sottoscrivere seguendo questo fac simile – verrà reso disponibile il
Codice Unico di Progetto – CUP associato all’istanza in questione da
riportare nelle fatture elettroniche. Nello specifico, va riportato nelle
fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni per i
quali sono state ottenute le agevolazioni. In caso di richieste di
integrazioni da parte degli intermediari finanziari convenzionati su
domande antecedenti al 1° gennaio 2023, le imprese devono
apportare dette modifiche sulla precedente versione del modulo di
domanda (pdf editabile), ferma restando la validità della data originaria
di trasmissione della domanda a mezzo PEC allo stesso intermediario
finanziario.
In entrambi i casi, una volta apposta la firma digitale, dovrà quindi inviarlo,
esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC),
all’indirizzo PEC della banca o intermediario finanziario a cui si chiede il
finanziamento, scelta tra quelle aderenti all’iniziativa che trovate in questo
elenco.
L’impresa interessata ai finanziamenti destinati al Mezzogiorno, invece, sarà
tenuta a compilare la domanda esclusivamente in via telematica utilizzando la
procedura disponibile nella piattaforma Nuova Sabatini Sud, non ancora
attivata, previo accreditamento. Dopo la fase di compilazione la stessa
Piattaforma consentirà la generazione del modulo di domanda da inoltrare al
Ministero tramite la Piattaforma, che rilascerà un codice identificativo, che ha
validità di 60 giorni. Non sono ammesse differenti modalità di invio
dell’istanza. Vi aggiorneremo non appena vi saranno novità.
MODALITÀ DI EROGAZIONE
Con la Circolare del 17 marzo 2022 prima, e con la Circolare del 6
dicembre 2022 poi, il MIMIT fa chiarezza sui periodi in cui è prevista
l’erogazione del contributo in un’unica soluzione. Solo in caso di
finanziamento di importo non superiore a 200.000 euro, il contributo può
essere erogato in un’unica soluzione nei limiti delle risorse disponibili,
altrimenti viene riconosciuto con più quote annuali.
In linea generale, il contributo è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in
quote annuali, secondo il piano temporale, riportato nel provvedimento di
concessione, che si esaurisce entro il 6° anno dalla data di ultimazione
dell’investimento. In tali casi, la PMI, successivamente alla trasmissione di
questo modulo, effettua la richiesta di pagamento su base annuale
attraverso l’accesso alla piattaforma, previa comunicazione di eventuali
variazioni intercorse. Rimane, altresì, confermata l’erogazione del contributo
in un’unica soluzione solo per le domande presentate dalle imprese alle
banche e agli intermediari finanziari a decorrere:
● dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020, in caso di finanziamento
deliberato di importo non superiore a 100.000 euro;
● dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, in caso di
finanziamento deliberato di importo non superiore a 200.000 euro;
● dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, indipendentemente
dall’importo del finanziamento deliberato;
● dal 1° gennaio 2022, nel caso in cui l’importo del finanziamento
deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000 euro.
Le PMI sono tenute a completare l’investimento entro 12 mesi dalla data di
stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione. Per le
domande per cui, alla data del 1° gennaio 2023 non risulti trasmessa la
dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante l’avvenuta ultimazione
dell’investimento o la richiesta unica di erogazione del contributo, trovano
applicazione le disposizioni di cui al punto 13 della Circolare 6 dicembre 2022.
ASSISTENZA E INFORMAZIONI
Oltre alla Guida alla compilazione del modulo di domanda relativa alle
domande fino al 31 dicembre 2022, il MIMIT sta predisponendo anche un
vademecum per le domande da presentare a partire dal 1° gennaio 2023.
Inoltre, sul sito del Ministero sono disponibili una sezione FAQ e questa
pagina per accedere ai contatti utili per avere specifici chiarimenti.
RIFERIMENTI
Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, (Pdf 845 Kb);
Decreto MISE del 22 aprile 2022 (Pdf 317 Kb) pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.139 del 16-6-2022;
Circolare MISE del 17 marzo 2022(Pdf 573 Kb);
Circolare MIMIT del 6 dicembre 2022 (Pdf 1,22 Mb).

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