CREDITO ED INCENTIVI – Accordi per l’innovazione: in arrivo altri250 milioni di euro per le imprese – È prevista a dicembre l’apertura del secondo sportello

Accordi per l’innovazione: in arrivo altri
250 milioni di euro per le imprese
È prevista a dicembre l’apertura del secondo sportello


di Pietro Mosella
Il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha comunicato che, a sostegno
degli investimenti in ricerca e sviluppo industriale sul territorio nazionale, ha
stanziato nuove risorse pari a 250 milioni di euro, per finanziare ulteriori
progetti presentati lo scorso 11 maggio dalle imprese nell’ambito del primo
sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione (si veda l’articolo “Accordi
per l’innovazione: dalle imprese richieste di agevolazioni per 1,5 miliardi
di euro” del 17 maggio 2022).
Con detto rifinanziamento, il quale si aggiunge alla dotazione iniziale di 500
milioni prevista dal Fondo nazionale complementare al PNRR ed ai 591
milioni individuati con decreto del Ministro Giorgetti del 25 maggio 2022, è
stato possibile procedere ad uno scorrimento dell’elenco delle proposte
progettuali, ammettendone alla fase di valutazione altre 80 rispetto a quelle
già in istruttoria.
Lo stesso MISE ha comunicato, invece, che è in programma, nel mese di
dicembre, l’apertura del secondo sportello relativo agli Accordi per
l’innovazione, con una dotazione finanziaria di ulteriori 500 milioni di euro a
valere sul Fondo nazionale complementare al PNRR.
Nel dettaglio, si ricorda, altresì, che con il sopra citato decreto ministeriale 25
maggio 2022 sono state destinate ulteriori risorse, pari esattamente a
591.310.324,52 di euro, per sostenere progetti di ricerca e sviluppo, realizzati
nell’ambito di Accordi per l’innovazione. Tali risorse, si sono aggiunte a quelle
stanziate dal D.M. 31 dicembre 2021, pari a 500 milioni di euro.
I beneficiari – Per completezza, occorre riepilogare che possono beneficiare
delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci
approvati, le quali esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di
servizi all’industria (attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1, 3
e 5), nonché attività di ricerca (si veda l’articolo “R&S negli accordi per
l’innovazione: ridefinite le procedure di concessione delle agevolazioni”
del 16 febbraio 2022).
Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta
tra loro, fino ad un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere
soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca
e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”,
“Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”,
anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 c.c.
Progetti ammissibili – In relazione ai progetti che possono fruire delle
agevolazioni in esame, ci si riferisce a quelli riguardanti attività di ricerca
industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi
prodotti, processi o servizi, o al notevole miglioramento di prodotti, processi o
servizi esistenti. Ciò, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali
(KETs) nell’ambito delle seguenti aree d’intervento riconducibili al secondo
Pilastro del Programma quadro di ricerca ed innovazione “Orizzonte Europa”,
di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio
del 28 aprile 2021:
● tecnologie di fabbricazione;
● tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
● tecnologie abilitanti emergenti e materiali avanzati;
● intelligenza artificiale e robotica;
● industrie circolari e Industria pulita a basse emissioni di carbonio;
● malattie rare e non trasmissibili;
● impianti industriali nella transizione energetica;
● competitività industriale nel settore dei trasporti;
● mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
● mobilità intelligente e Stoccaggio dell’energia;
● sistemi alimentari e Sistemi circolari;
● sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione.
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non
inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed
essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di
agevolazioni al MISE.
Concessione delle agevolazioni – È previsto che, le agevolazioni, siano
concesse nella forma del contributo diretto alla spesa ed eventualmente del
finanziamento agevolato, a valere sulle risorse messe a disposizione dalle
amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei
seguenti limiti e criteri:
● il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è
pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale ed al 25% dei
costi ammissibili di sviluppo sperimentale;
● il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile
esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi
ammissibili di progetto.

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