COVID-19, SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE E DEI SERVIZI SANITARI E TERRITORIALI E CONTRASTO AI RINCARI NEL SETTORE ELETTRICO

COVID-19, SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE
E DEI SERVIZI SANITARI E TERRITORIALI E
CONTRASTO AI RINCARI NEL SETTORE ELETTRICO

Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori
economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza
da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei
prezzi nel settore elettrico (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri
dell’economia e delle finanze Daniele Franco, dello sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti, del turismo Massimo Garavaglia, della transizione
ecologica Roberto Cingolani, delle infrastrutture e della mobilità sostenibili
Enrico Giovannini, delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano
Patuanelli, dell’istruzione Patrizio Bianchi, per l’innovazione tecnologica e la
transizione digitale Vittorio Colao, della salute Roberto Speranza e del lavoro
e delle politiche sociali Andrea Orlando, ha approvato un decreto-legge che
introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori
economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da
COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel
settore elettrico.
Settori in difficoltà
Il decreto interviene a sostegno dei settori che sono stati chiusi a seguito della
pandemia o ne sono stati fortemente danneggiato.
Tra essi i seguenti settori:
● parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.
● attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie,
ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine
● commercio dei prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della
pelletteria, articoli di abbigliamento, calzature e articoli in pelle.
● turismo, alloggi turistici, agenzie e tour operator, parchi divertimenti e
parchi tematici, stabilimenti termali
● discoteche, sale giochi e biliardi, sale Bingo, musei e gestioni di stazioni
per autobus, funicolari e seggiovie
● spettacolo, cinema e audiovisivo
● sport
Interventi sull’elettricità prodotta da impianti a fonti rinnovabili
5,5 miliardi contro il caro bollette nel primo trimestre 2022
Il decreto interviene anche per far fronte al caro bollette. L’esecutivo era già
intervenuto sul primo trimestre 2022 stanziando 3,8 miliardi al fine di mitigare
il rincaro del costo dell’energia, in particolar modo per le famiglie. Con il
provvedimento di oggi, il governo interviene nuovamente con un ulteriore 1,7
miliardi, un totale nel periodo gennaio/marzo 2022 di 5,5 miliardi. Questo
intervento odierno è maggiormente mirato a sostenere il mondo delle imprese.
Azzeramento oneri di sistema
La disposizione prevede che l’Autorità di regolazione per energia, reti e
ambiente – ARERA, al fine di ridurre ulteriormente gli effetti degli aumenti dei
prezzi nel settore elettrico, provveda ad annullare, per il primo trimestre 2022,
le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con
potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e
alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli
elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Contributo d’imposta per energivori
La norma è volta a garantire alle imprese energivore una parziale
compensazione degli extra costi per l’eccezionale innalzamento dei costi
dell’energia.
A quelle che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30
per cento al medesimo periodo dell’anno 2019, derivante dalla particolare
contingenza dovuta dall’innalzamento dei costi dell’energia in questione, è
riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, a
parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti. Il beneficio è
quantificato in misura pari al 20 per cento delle spese sostenute per la
componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo
trimestre 2022.
Extraprofitti rinnovabili
La norma vincola gli operatori che stanno producendo energia senza
sopportare gli effetti dell’eccezionale aumento del prezzo dell’energia versino
una differenza calcolata tenendo conto di prezzi equi ante-crisi.
Data la logica emergenziale a cui è ispirato, l’intervento ha una durata limitata.
A partire dal 1° febbraio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, sull’energia elettrica
prodotta da impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano
di tariffe fisse derivanti dal meccanismo del Conto Energia, non dipendenti dai
prezzi di mercato, nonché sull’energia elettrica prodotta da impianti alimentati
da fonte idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica che non accedono a
meccanismi di incentivazione tariffaria per differenza, è applicato un
meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell’energia affidato al
GSE, il Gestore dei Servizi Energetici

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