Comunicato stampa del Consiglio deiMinistri n. 92 del 4 agosto 2022

Comunicato stampa del Consiglio dei
Ministri n. 92 del 4 agosto 2022


Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 4 agosto 2022, alle ore 16.45 a
Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario il
Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.


DECRETO “AIUTI BIS”
Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e
industriali (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro
dell’economia e delle finanze Daniele Franco, del Ministro dello sviluppo
economico Giancarlo Giorgetti, del Ministro della transizione ecologica
Roberto Cingolani e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea
Orlando, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in
materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.
Il decreto-legge interviene su alcuni importanti ambiti, tra cui il contrasto al
caro-energia e carburanti e all’emergenza idrica, il sostegno agli enti
territoriali, il rafforzamento delle politiche sociali per tutelare il potere
d’acquisto, il rilancio degli investimenti.
Quanto ai rincari nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale e dei
carburanti, il decreto interviene innanzitutto rafforzando il bonus sociale
elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel
settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura
di elettricità e gas.
In secondo luogo, il decreto azzera gli oneri generali di sistema nel settore
elettrico anche per il quarto trimestre 2022 e riduce l’IVA per le
somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei
mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. Inoltre, sempre per il quarto
trimestre 2022, l’ARERA provvederà a mantenere inalterati gli oneri generali
di sistema nel settore del gas in vigore nel terzo trimestre.
Infine, si prorogano i crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il
terzo trimestre 2022 e si dispone la proroga della riduzione dell’accisa sui
carburanti sino al 20 settembre 2022.
Quanto all’emergenza idrica, si stanziano risorse a favore delle imprese
agricole colpite dalla siccità, si accelerano gli affidamenti del servizio idrico
integrato (prevedendo appositi termini per gli enti di governo dell’ambito che
non hanno ancora provveduto all’affidamento e l’attivazione di specifici poteri
sostitutivi in caso di inerzia) e si consente alla Protezione civile di chiedere in
anticipo lo stato di emergenza in caso di siccità.
Il decreto stanzia inoltre risorse a favore degli enti territoriali, nella forma di
contributi straordinari per complessivi 400 milioni di euro in favore di comuni,
città metropolitane e province, e prevede la proroga al 2023 della sospensione
del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del
sisma del 2016. Sono inoltre stanziate risorse per favorire la ricostruzione
post-sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.
Quanto alle politiche sociali, si dispone la riduzione del cuneo fiscale in favore
dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre
2022, inclusa la tredicesima. Si prevede inoltre l’anticipo al 1° ottobre 2022
della rivalutazione delle pensioni, l’estensione del “bonus 200 euro” a
lavoratori attualmente non coperti e il rifinanziamento per 100 milioni di euro
nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori
autonomi.
Quanto agli investimenti, sono introdotte norme in favore di imprese operanti
in settori strategici o di interesse pubblico (Alitalia, ILVA, 3-I). Inoltre, il Fondo
per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili è rifinanziato per
complessivi 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in
relazione sia alle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia alle opere relative alle Olimpiadi
Milano-Cortina 2026. Sono rifinanziati i Contratti di sviluppo, anche in
relazione a progetti di tutela ambientale, e gli Importanti Progetti di Comune
Interesse Europeo-IPCEI, nonché il Fondo Unico Nazionale Turismo.
Infine, è rafforzato il meccanismo di valutazione permanente dei docenti,
obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare
riferimento al riconoscimento delle risorse da destinare alla retribuzione
integrativa e sono introdotte norme per contrastare in modo più efficace le
minacce cibernetiche che coinvolgono la sicurezza nazionale.


RIFORMA DELLA GIUSTIZIA PENALE
Attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134, recante delega al
Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di
processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni
per la celere definizione dei procedimenti giudiziari (decreto legislativo –
esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della giustizia Marta Cartabia,
ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della
legge delega di riforma del processo penale, approvata dal Parlamento il 23
settembre 2021.
Il testo introduce norme che mirano a rafforzare il rispetto del diritto
costituzionale delle vittime e degli imputati a una ragionevole durata del
processo e a raggiungere l’obiettivo, stabilito con il Piano nazionale di ripresa
e resilienza (PNRR), di ridurre la durata media dei processi penali del 25%
entro il 2026. Gli interventi riguardano la procedura penale, il sistema
sanzionatorio penale e la giustizia riparativa.
Sul fronte della procedura penale, si interviene sull’intero percorso
processuale: dalle indagini preliminari, al dibattimento, ai riti alternativi, al
processo in absentia, ai giudizi di impugnazione, fino all’esecuzione penale.
Tra le novità, l’implementazione del processo penale telematico: più
digitalizzazione e uso delle tecnologie informatiche lungo l’intero
procedimento: per esempio, notificazioni per via telematica e trasmissione dei
fascicoli tra gli uffici giudiziari in forma digitale per ridurre i c.d. tempi di
attraversamento tra le fasi processuali, che talora richiedono mesi o anni.
Sono rimodulati i termini di durata massima delle indagini preliminari, con
l’introduzione di un meccanismo di discovery degli atti, nella salvaguardia del
segreto investigativo, per evitare la stasi del fascicolo, nell’interesse di
indagati e vittime.
Si valorizza la funzione deflattiva dei riti alternativi (patteggiamento, giudizio
abbreviato, decreto penale di condanna, giudizio immediato), con la
possibilità, tra l’altro, di estendere il patteggiamento alla confisca facoltativa e
alle pene accessorie.
Più filtri per la celebrazione dei processi: nell’udienza preliminare, prevista per
i reati più gravi, il giudice dovrà pronunciare sentenza di non luogo a
procedere, quando gli elementi acquisiti non consentono una ragionevole
previsione di condanna. Introdotta poi un’udienza predibattimentale per i reati
meno gravi, con citazione diretta a giudizio, sempre allo scopo di filtrare i
procedimenti.
Ricorso in appello inammissibile, in caso di mancanza di specificità dei motivi.
Inappellabili le sentenze di condanna al lavoro di pubblica utilità, che può
essere applicato in sostituzione di pene detentive inflitte fino a tre anni.
Sul sistema sanzionatorio, gli interventi rispondono ad una duplice finalità:
diversificare e rendere più effettive le pene; incentivare la definizione
anticipata del procedimento.
Si realizza una riforma del sistema di esecuzione e conversione delle pene
pecuniarie, per renderle sanzioni effettive e certe. Da tempo si registrano
tassi di riscossione e conversione delle pene pecuniarie ridottissimi (1% di
esecuzione, 0,4 di riscossione, secondo i dati del Casellario giudiziale relativi
al 2019, con una perdita per il bilancio dello Stato, solo in quell’anno, di oltre
due miliardi di euro): per chi non paga, la pena pecuniaria si può convertire in
misure limitative della libertà personale, secondo un modello sperimentato in
Europa Si distingue tra mancato pagamento colpevole e incolpevole in caso di
insolvibilità.
Inoltre, si attua una riforma organica e di sistema delle pene sostitutive delle
pene detentive brevi, dando risposta al problema dei cosiddetti “liberi
sospesi”, migliaia di condannati a pene inferiori ai 4 anni che hanno già
accesso alle misure alternative al carcere, ma che solo dopo anni scontano la
pena disposta dai Tribunali di sorveglianza. Per rendere effettive e tempestive
le condanne, ora sarà il giudice di cognizione, all’esito di un’udienza di
sentencing, sul modello anglosassone, ad applicare subito le nuove pene
sostitutive delle pene detentive brevi (pena pecuniaria, lavoro di pubblica
utilità, detenzione domiciliare e semilibertà). Le pene sostitutive non si
applicano ai reati di criminalità organizzata e ai reati dell’articolo 4 bis
dell’ordinamento penitenziario.
Si amplia l’ambito di applicazione della sospensione del procedimento con
“messa alla prova”, come indicato dalla legge delega, ad un insieme
circoscritto di reati puniti con pena non superiore a sei anni. Si prevede che il
pubblico ministero possa, se lo ritiene opportuno, proporre
all’indagato/imputato la messa alla prova, ottenendo la definizione anticipata
del procedimento con ricadute positive sui tempi complessivi dei processi
penali.
Si interviene anche sull’istituto della particolare tenuità del fatto in una triplice
direzione: estensione dell’ambito di applicabilità ai reati con pena detentiva
non superiore nel minimo a due anni; attribuzione di rilievo alla condotta
susseguente al reato; esclusione dall’applicazione ad alcuni reati, tra cui la
violenza sessuale, lo stalking e tutti i reati di violenza contro le donne e di
violenza domestica riconducibili alla Convenzione di Istanbul; i reati in materia
di stupefacenti, la corruzione e i più gravi reati contro la pubblica
amministrazione, l’incendio boschivo.
Sarà il giudice a valutare in concreto l’eventuale tenuità del fatto, senza alcun
automatismo. Resta fermo che la causa di non punibilità non si applica se il
comportamento è abituale.
Si estende il regime di procedibilità a querela per alcuni reati contro la
persona e contro il patrimonio per favorire il risarcimento del danno, la
riparazione dell’offesa e la definizione anticipata dei procedimenti, con
remissione della querela.
Sulla giustizia riparativa, in linea con la legge delega approvata dal
Parlamento, si fornisce per la prima volta una cornice normativa a prassi già
diffuse, sulla base della normativa europea e internazionale. Sono istituiti, con
il coinvolgimento degli enti locali, centri per la giustizia riparativa in ogni Corte
d’Appello. La giustizia riparativa si affianca, senza sostituirsi, al processo
penale, nell’interesse delle vittime dei reati. La riforma fa seguito alla
Dichiarazione di Venezia dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa,
adottata durante il semestre di presidenza italiano.


ATTUAZIONE DI DISPOSIZIONI EUROPEE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri
competenti, ha approvato due decreti legislativi (uno in esame preliminare,
uno in esame definitivo) di attuazione di disposizioni europee.
Di seguito l’elenco dei provvedimenti approvati, con l’indicazione dei Ministri
proponenti.

  1. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 luglio
    2020, n. 101, di attuazione della direttiva 2013/59/Euratom, che
    stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione
    contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti,
    e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom,
    96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della
    normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera
    a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (Ministro della salute, Ministro
    dello sviluppo economico, Ministro del lavoro e delle politiche
    sociali, Ministro della transizione ecologica – esame preliminare)
  2. Attuazione dell’articolo 14 comma 2, lettere a), b), e), f), h), i), l), n),
    o) e p), della legge 22 aprile 2021, n. 53, per adeguare e raccordare
    la normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle
    malattie animali che sono trasmissibili agli animali o all’uomo, alle
    disposizioni del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento
    europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016 (Ministro della salute –
    esame definitivo)

CONTABILITÀ GENERALE DELLO STATO
Modifiche al Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827, che approva il
regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità
generale dello Stato, al fine di armonizzarne la disciplina con le
disposizioni inerenti all’accertamento qualificato di cui all’articolo 6 del
decreto legislativo 16 marzo 2018, n. 29 (decreto del Presidente della
Repubblica – esame preliminare)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze
Daniele Franco, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da
adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che introduce
modifiche al Regio Decreto 23 maggio 1924, n. 827, che approva il
regolamento per l’amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale
dello Stato, al fine di armonizzarne la disciplina con le disposizioni inerenti
all’accertamento qualificato di cui all’articolo 6 del decreto legislativo 16 marzo
2018, n. 29.
Il testo interviene nell’ambito del riordino della disciplina per la gestione del
bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, con modifiche
organiche al regolamento vigente inerente alle entrate, al fine di armonizzarne
la disciplina con l’accertamento qualificato, rappresentato dall’iscrizione nello
stato di previsione dell’entrata di tutti i redditi, proventi e crediti di qualsiasi
natura per un ammontare corrispondente all’importo che lo Stato, avendone
diritto sulla base della legislazione vigente, prevede di riscuotere nel triennio
di riferimento.


DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha
deliberato:
● la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero, per
un periodo di tre mesi, in conseguenza degli eccezionali eventi che il 1°
agosto 2022 hanno colpito la regione meridionale di Fezzan nel comune
di Bent Benya dello Stato della Libia. Al fine di assicurare la
realizzazione di interventi straordinari e urgenti a supporto delle
operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione interessata, si
attiverà il sistema Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario
(Cross) per rilevare la disponibilità dei posti letto disponibili sul territorio
nazionale, definendo una modalità organizzativa del Servizio Nazionale
che sia adeguata a trasferire i feriti in Italia. Per tale intervento sono
stati stanziati 3.000.000 di euro, a carico del Fondo per le emergenze
nazionali;
● l’estensione degli effetti della dichiarazione dello stato di emergenza,
adottata con delibera del 4 luglio 2022, in relazione alla situazione di
deficit idrico in atto, ai territori della Regione Lazio ricadenti nel bacino
del Distretto dell’Appennino centrale. Per far fronte ai primi interventi,
sono stati stanziati ulteriori 5.800.000 euro a carico del Fondo per le
emergenze nazionali;
● l’ulteriore stanziamento di 15.160.000 euro per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono
verificati nei giorni dal 20 al 23 novembre 2020 nel territorio della fascia
ionica delle province di Cosenza e Crotone;
● l’ulteriore stanziamento di 12.300.000 euro per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono
verificati nei giorni dal 4 al 12 dicembre 2020 nel territorio delle province
di Udine, di Pordenone e dei comuni di Trieste e di Muggia, in provincia
di Trieste;
● l’ulteriore stanziamento di 31.000.000 di euro per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono
verificati nei giorni dal 4 al 9 dicembre 2020 nel territorio delle province
di Belluno, di Treviso e di Padova, dell’area dell’Alto Vicentino e dei
comuni di Torre di Quartesolo, di Vicenza e di Longare, in provincia di
Vicenza;
● l’ulteriore stanziamento di 8.596.400 euro per la realizzazione degli
interventi in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono
verificati nei giorni dal 3 e 4 ottobre 2021 nel territorio delle province di
Aqui Terme, di Belforte Monferrato, di Bosco Marengo, di Capriata
d’Orba, di Casaleggio Boiro, di Cartosio, di Cassinelle, di Cremolino, di
Fresonara, di Lerma, di Melazzo, di Molare, di Morbello, di Mornese, di
Ovada, di Ponzone, di Predosa, di Rocca Grimalda, di Sezzadio, di
Silvano d’Orba, di Strevi e di Taglio Monferrato, in provincia di
Alessandria;
● la proroga di dodici mesi dello stato di emergenza già dichiarato in
conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni
dal 3 luglio all’8 agosto 2021 nel territorio delle province di Como,
Sondrio e di Varese.


DELIBERAZIONI A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI
LOCALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana
Lamorgese, alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità
organizzata, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Neviano
(LE) ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e
l’affidamento della gestione del Comune a una commissione straordinaria per
un periodo di diciotto mesi.


INFORMATIVE
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli ha
svolto una informativa in merito alle opzioni per la tutela, in sede europea,
dell’aceto balsamico italiano DOP.
fonte: GOVERNO ITALIANO

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