Centri per l’impiego: assunzioni e risorse grazie alla Legge di Bilancio 2022

con Legge di Bilancio 2022

Centri per l’impiego: assunzioni e risorse

con Legge di Bilancio 2022

Tutte le novità della Legge di Bilancio 2022 sulle politiche attive, le

nuove assunzioni e le risorse per i centri per l’impiego.

Con la Legge di Bilancio 2022 sono state messe in campo ingenti risorse per

i centri per l’impiego (CPI) di tutta Italia.

Il Governo ha deciso infatti di riorganizzare i centri per l’impiego, ha messo a

disposizione fondi per nuove assunzioni e per l’attuazione delle politiche attive

del lavoro a favore dei giovani.

Ecco come saranno potenziate le politiche attive del lavoro e i centri

dell’impiego, secondo quanto stabilito fino a ora dalla Legge di Bilancio

2022.

NUOVE RISORSE PER I CENTRI PER L’IMPIEGO 2022

La manovra di Bilancio 2022 ha definito, nell’articolo 21, nuove risorse per il

funzionamento dei centri per l’impiego. Per far fronte agli oneri di

funzionamento dei CPI e per l’esercizio delle loro funzioni, (ai sensi del

Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4) si è deciso per un incremento dei

fondi. Nello specifico, l’Esecutivo ha stanziato un totale di 90 milioni di euro

per l’anno 2022 per i centri per l’impiego così suddivisi:

● 70 milioni di euro per le funzionamento e nuove assunzioni nei CPI;

● 20 milioni di euro per l’attuazione delle politiche attive del lavoro in

favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né

inseriti in un percorso di studio o formazione.

NUOVE ASSUNZIONI NEI CENTRI PER L’IMPIEGO

La prima misura finanziata nel Bilancio 2022 per i centri per l’impiego riguarda

le nuove assunzioni. L’incremento dell’organico è correlata solo in parte

all’attuazione del Reddito di Cittadinanza 2022, su cui vi consigliamo di

leggere questo approfondimento.

L’obiettivo dei 70 milioni di euro stanziati è di consentire nuovi contratti con

le professionalità necessarie al funzionamento del centro per l’impiego.

L’incremento delle dotazioni organiche era già stato previsto dal Piano

straordinario di potenziamento dei centri per l’impiego 2020 2021 e delle

politiche attive del lavoro, nelle linee guida della manovra di Bilancio 2022 su

cui vi consigliamo di leggere questo articolo.

ADDIO AI NAVIGATOR: ACCORDI CON LE AGENZIE DEL LAVORO

Addio a 2.500 navigator che avrebbero dovuto gestire il Reddito di

Cittadinanza. Il contratto dei lavoratori nati con il Reddito di Cittadinanza,

prorogato dal Decreto Sostegni, scade a fine anno e la legge di Bilancio 2022

non ne prevede il rinnovo. La bozza prevede invece che le Agenzie per il

lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal possano svolgere attività di

mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc. Il loro ruolo

si affianca a quello dei centri per l’impiego ed è volto ad agevolare

l’occupazione dei percettori di Rdc. Per ogni assunto è riconosciuto il 20%

dell’incentivo previsto per il datore di lavoro.

PIÙ FONDI PER LE POLITICHE ATTIVE RIVOLTE AI GIOVANI NEET DAI

16 AI 29 ANNI

A decorrere dall’anno 2022 il Governo ha anche autorizzato una spesa extra,

nel limite di 20 milioni di euro, rivolta ai giovani. Si tratta di fondi stanziati per

l’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età

compresa tra i 16 e i 29 anni. I beneficiari però saranno i giovani di questa

fascia di età non occupati, né inseriti in un percorso di studio o formazione. I

cosiddetti “neet” dovranno essere accompagnati in un percorso di

orientamento per trovare la loro collocazione nel mondo del lavoro attraverso

dei percorsi di formazione dedicata. In tal senso, la Legge di Bilancio ha

previsto anche il potenziamento delle politiche attive attraverso il programma

GOL, spiegato in questo approfondimento.

POTENZIAMENTO DELLE POLITICHE ATTIVE COINVOLGENDO ANCHE I

LAVORATORI AUTONOMI

Nell’articolo 75 della Legge di Bilancio 2022 l’Esecutivo ha previsto di

potenziare le politiche attive con l’aiuto dei centri per l’impiego. La novità

riguarda anche gli autonomi titolari di partita IVA che saranno accompagnati

nell’accesso alle informazioni sul mercato e ai servizi personalizzati di

orientamento, riqualificazione e ricollocazione.

Questi lavoratori potranno usufruire delle misure di assistenza intensiva

all’inserimento occupazionale del programma Garanzia di occupabilità dei

lavoratori (GOL) istituito dalla Legge 30 dicembre 2020, n. 178. Rientrano in

questo programma dunque, anche i lavoratori autonomi che cessano in via

definitiva la propria attività professionale. I centri per l’impiego e gli organismi

autorizzati mediante lo sportello dedicato al lavoro autonomo, dunque

potranno aiutare tali cittadini. Sarà possibile mettere in campo politiche attive

più sostanziose e forti anche stipulando convenzioni non onerose tra CPI e

le seguenti categorie:

● ordini, collegi professionali e le associazioni professionali (come

da Legge 14 gennaio 2013, n. 4);

● associazioni comparativamente più rappresentative sul piano

nazionale dei lavoratori autonomi iscritti e non iscritti ad albi

professionali.

I NUOVI PATTI TERRITORIALI PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA E

DIGITALE

Nell’ambito del programma di Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori

(GOL) e delle politiche attive, con la Legge di Bilancio 2022 arrivano nuovi

tipi di patti territoriali.

Potranno essere sottoscritti accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e

privati, enti del terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei

lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale con lo

scopo di realizzare progetti formativi e d’inserimento lavorativo nei settori della

transizione ecologica e digitale.

A definirli saranno il Ministero della Transizione Ecologica e il Ministero per

l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Tali accordi saranno diretti

a:

● inserire e reinserire, con adeguata formazione, i lavoratori

disoccupati, inoccupati e inattivi;

● riqualificare i lavoratori già occupati e potenziare le loro

conoscenze.

Dunque, le imprese, anche in rete, potranno, secondo il loro livello di

specializzazione, realizzare la formazione dei lavoratori, nei settori specifici al

fine di:

● fare acquisire ai lavoratori, previa accurata analisi del fabbisogno di

competenze, conoscenze specialistiche tecniche e professionali, anche

avvalendosi dei contratti di apprendistato (come da Decreto

Legislativo 15 giugno 2015 n. 81 e successive modificazioni e

integrazioni);

● istituire centri interaziendali, per garantire, eventualmente mediante

l’istituzione di conti individuali di apprendimento permanente, la

formazione continua dei lavoratori e agevolarne la mobilità tra imprese.

Queste misure serviranno ad incentivare l’occupazione.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Legge di Bilancio 2022 testo bozza (Pdf 1 Mb).

ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI

Per tutti i dettagli su cosa prevede la Legge di Bilancio 2022 potete leggere

questo approfondimento.

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