CENTRI DI REVISIONE A RISCHIO STOP

CENTRI DI REVISIONE A RISCHIO STOP

ritardi accumulati dalle Motorizzazioni civili nel calendarizzare gli esami per la qualifica da Ispettore espongono i Centri di revisione privati al rischio di uno stop dell’attività per mancanza di personale rispondente ai requisiti di legge o impossibilità a coprirne le assenze. In Italia poco più di 9.150 imprese danno lavoro a oltre 25.000 addetti, producendo un fatturato annuo di circa 1 miliardo di euro. Uno stop dell’attività, quindi, metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro e investimenti.

Per diventare Ispettore occorrono circa sette mesi, per un totale di 296 ore fra teoria e pratica.

“Occorre reintrodurre, come accadeva per il vecchio responsabile tecnico, la sostituzione temporanea dell’ispettore per il tempo necessario a formare un altro addetto; inoltre bisogna ripensare e rendere più elastica la parte della norma legata all’esperienza e i quiz d’esame devono essere resi meno criptici e più attinenti alle attività previste.”

Al momento meno del 10% degli ammessi agli esami riesce a qualificarsi e in alcune realtà, l’ammissione all’esame deliberata dalla Regione, viene messa in discussione, per cavilli burocratici, dalla Commissione d’esame.

“La correttezza delle operazioni di revisione, e la conseguente sicurezza stradale, non si ottengono rendendo impossibile ai centri di revisione di operare,  bensì incrementando i controlli e sanzionando chi opera in modo scorretto.

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