Carta di inclusione 2024: cos’è, a chi spetta,
come funziona

Carta di inclusione 2024: cos’è, a chi spetta,
come funziona


La guida su cos’è, come funziona e quando sarà attiva la Carta di
inclusione 2024, con cui sarà erogato l’Assegno di inclusione
La Carta di inclusione è lo strumento elettronico ricaricabile con cui sarà
erogato l’Assegno di inclusione che, dal 1° gennaio 2024, prenderà il posto
del Reddito di Cittadinanza.
La Carta consente di fare la spesa, pagare l’affitto e le bollette, ma riconosce
anche sconti in alcuni negozi convenzionati, permettendo di prelevare contanti
fino a un massimo di 100 euro per ogni singolo individuo, moltiplicato per la
scala di equivalenza.
In questa guida dettagliata spieghiamo cos’è, come funziona, come ottenere
e attivare la Carta di inclusione sociale dal 2024.
COS’È LA CARTA DI INCLUSIONE 2024
La Carta di inclusione è una carta elettronica ricaricabile con cui il lo Stato
erogherà l’Assegno di inclusione a tutti gli aventi diritto dal 1° gennaio

  1. A disciplinare il suo funzionamento è il Decreto lavoro 2023,
    all’articolo 4 (comma 8-10).
    In sede di prima applicazione, si seguiranno le regole già valide per la carta
    acquisti in merito a condizioni economiche, numero di carte necessarie per
    l’erogazione del beneficio ed “esigenze previste”, ovvero le spese consentite.
    La Carta di inclusione ha un limite di prelievo contanti pari a 100 euro mensili
    per ogni singolo individuo e si ritira presso l’ufficio postale di riferimento
    7 giorni dopo aver sottoscritto il Patto di attivazione digitale. Si tratta del primo
    step del nuovo Patto per il lavoro connesso all’ADI, se volete sapere meglio
    come funziona vi invitiamo a leggere la nostra guida.
    A CHI SPETTA LA CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione spetta a tutti coloro che hanno diritto all’Assegno di
    inclusione (ADI). Ricordiamo, che l’ADI, a differenza del Reddito di
    Cittadinanza, di cui prende il posto, si rivolge solo ai nuclei familiari che
    hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più
    di 60 anni. Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67 e
    altri familiari disabili gravi. Se volete conoscere come funziona nel dettaglio,
    vi consigliamo di leggere la guida dedicata all’Assegno di inclusione.
    A COSA SERVE LA CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione serve a pagare le spese alimentari presso negozi
    convenzionati, spese sanitarie o bollette di luce e gas, proprio come la carta
    acquisti. Inoltre, permette di:
    ● prelevare in contante entro un limite mensile non superiore a 100
    euro mensili per un singolo individuo, moltiplicato per la scala di
    equivalenza del nucleo beneficiario ADI.
    ● effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel
    contratto di locazione (vale solo per chi ha un contratto di affitto per la
    casa).
    COME FUNZIONA LA CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione è ricaricabile e funziona come strumento di
    pagamento elettronico (es. come una carta di credito o bancomat),
    attraverso cui viene riconosciuto il contributo economico previsto con
    l’Assegno di inclusione (ADI).
    Quale importo viene caricato sulla carta?
    L’ADI dà diritto a un aiuto economico di un valore che va da un minimo di
    480 euro annui ad un massimo di 6.000 euro annui (in pratica l’importo
    base varia da 40 a 500 euro al mese). Questo importo deve essere
    moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza a cui si può aggiungere
    al massimo 3.360 euro annui per l’affitto (280 euro al mese).
    Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a
    67 anni oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari
    tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza l’Assegno di
    Inclusione può salire ad un massimo di 7.560 euro annui (630 al mese),
    importo che va poi moltiplicato per la scala di equivalenza e a cui si possono
    aggiungere al massimo 1.800 euro annui (150 al mese) per chi vive in affitto.
    Questo denaro destinato alle famiglie beneficiarie dell’ADI viene ricaricato
    sulla Carta di inclusione.
    CHI GESTISCE IL SERVIZIO
    La Carta, sarà gestita dal gestore del servizio, che inizialmente è lo stesso
    gestore della carta acquisti, ossia Poste Italiane, con le stesse regole:
    ● saranno distribuite un numero sufficiente di card necessarie per
    l’erogazione del beneficio;
    ● il numero delle carte dovrà essere comunque tale da garantire
    l’erogazione del beneficio suddivisa per ogni singolo componente
    maggiorenne del nucleo familiare che concorre alla definizione del
    beneficio.
    A scadenza del contratto con Poste, nel caso di affidamento del servizio di
    gestione ad altro operatore, il numero delle carte dovrà comunque essere tale
    da garantire l’erogazione del beneficio suddivisa per ogni singolo componente
    maggiorenne del nucleo familiare che concorre alla definizione del beneficio.
    È tuttavia probabile, ma ancora non certo, che il servizio anche in seconda
    battuta venga affidato a Poste Italiane, ma su questo vi aggiorneremo
    appena ci sarà la conferma ufficiale.
    LIMITI CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione può essere usata solo per pagare l’affitto, le bollette o
    per comprare beni di prima necessità, come avviene per la carta acquisti.
    Non è consentito:
    ● prelevare contanti oltre il limite previsto (100 euro mensili per un
    singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza del nucleo
    beneficiario ADI, cui criteri di calcolo vi spieghiamo nel nostro focus);
    ● usare il beneficio economico per giochi che prevedono vincite in
    denaro o altre utilità.
    Il comma 9 del Decreto lavoro 2023, attribuisce al Ministro del lavoro e delle
    politiche sociali la facoltà di individuare con un provvedimento ad hoc, ulteriori
    esigenze da soddisfare attraverso la Carta di inclusione. Tale Decreto
    attuativo potrebbe anche stabilire diversi limiti di importo per i prelievi di
    contante, su cui vi aggiorneremo.
    QUANDO ARRIVA LA CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione sarà attiva dal 2024. Infatti, è connessa all’Assegno di
    inclusione, misura che dal 1° gennaio 2024 prenderà il posto del Reddito di
    Cittadinanza. Fino a quella data, restano attive le misure transitorie che vi
    spieghiamo in questoapprofondimento.
    COME OTTENERE LA CARTA DI INCLUSIONE
    La Carta di inclusione si ottiene ritirandola presso il gestore del servizio (uffici
    postali) entro 7 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale,
    ovvero il primo step del nuovo Patto per il lavoro connesso all’ADI. Per
    saperne di più sui passaggi propedeutici al rilascio della card vi consigliamo di
    leggere la nostra guida.
    Ribadiamo che a differenza della carta acquisti, per ottenerla, è necessario
    essere beneficiari dell’Assegno di inclusione. Con la pubblicazione del
    Decreto attuativo dell’ADI e della relativa social card di erogazione saranno
    resi noti altri dettagli, su cui vi aggiorneremo.
    QUANDO VIENE BLOCCATA LA CARTA DI INCLUSIONE
    L’articolo 8, comma 8 del Decreto lavoro 2023 stabilisce che è l’INPS a
    disporre l’immediata disattivazione della Carta di inclusione, in tutti i casi di
    revoca o di decadenza dal beneficio dell’Assegno di inclusione. Se volete
    sapere quali soni i casi di revoca o decadenza, vi invitiamo a leggere il nostro
    focus dedicato.
    ALTRE NOVITÀ IN ARRIVO
    Con l’addio al Reddito di Cittadinanza dal 2024, in affiancamento all’Assegno
    di Inclusione sarà introdotto lo Strumento di attivazione al lavoro (SDA)
    anche chiamato Supporto per la formazione e il lavoro. Tale misura, dal 1°
    settembre 2023, dà diritto a un’indennità di partecipazione pari a 350 euro
    mensile. Quest’ultima misura, a differenza dell’Assegno di Inclusione è
    destinata agli “occupabili” inseriti in misure di politica attiva del lavoro
    (programma GOL), inclusi lavori socialmente utili e servizio civile.
    RIFERIMENTI NORMATIVI
    ● Decreto 4 maggio 2023, n. 48 (Pdf 296 Kb), il cosiddetto Decreto
    lavoro 2023 del Governo Meloni che ha istituito l’Assegno di Inclusione
    ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023.
    ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI
    Altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:
    ● Assegno di Inclusione, la guida completa e aggiornata.
    ● Strumento di attivazione al lavoro (SDA)
    ● Esonero contributivo per assunzioni beneficiari di ADI e SDA.
    ● Patto per il lavoro per percettori di Assegno di Inclusione, cos’è e
    come funziona.
    ● Reddito di cittadinanza resta solo fino a dicembre 2023.

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