Assegno unico figli 2022: come funziona, a chi spetta, domanda. La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico figli 2022: come funziona,
a chi spetta, domanda
La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le
famiglie con figli a carico

Da gennaio parte l’assegno unico figli 2022, ovvero un sussidio economico
erogato in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno
di età.
L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 175 euro a 50
euro al mese per ogni figlio minorenne. Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da
da 85 euro a 25 euro. L’importo spettante dipende dall’ISEE e all’età dei
bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.
Per aiutarvi nel comprendere la normativa abbiamo realizzato questa guida
dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico 2022, per cui si può fare
domanda il 1° gennaio 2022.
– COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2022
L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con
figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e
fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età
dei figli a carico. E’ definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di
misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a
tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.
– A CHI SPETTA
L’assegno unico figli spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla
condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di
reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati)
e senza limiti di reddito. In particolare spetta alle famiglie:
● per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal
7° mese di gravidanza;
● per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21
anni, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:
1) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, oppure
un corso di laurea;
2) svolga un tirocinio oppure un’attività lavorativa e possieda un reddito
complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
3) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i
servizi pubblici per l’impiego;
4) svolga il servizio civile universale;
● per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di
età;
– ALTRI REQUISITI DI CITTADINANZA E RESIDENZA
Chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve inoltre essere in possesso dei
seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno:
● sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o
suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno
permanente, oppure sia cittadino di uno Stato non appartenente
all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per
soggiornanti di lungo periodo oppure sia titolare di permesso unico di
lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo
superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di
ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei
mesi;
● sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
● sia residente e domiciliato in Italia;
● sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non
continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo
indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.
– IMPORTO ASSEGNO UNICO FIGLI
L’importo è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo
familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Inoltre sono previste delle
maggiorazioni per casi specifici. Vediamo tutti i dettagli.
Per ciascun figlio minorenne: importo da 175 euro a 50 euro al mese.
Tale importo spetta nella misura piena di 175 euro per un ISEE pari o inferiore
a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a
raggiungere un valore pari a 50 euro in corrispondenza di un ISEE pari a
40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 50
euro.
Per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni: importo da 85 euro a 25
euro al mese.
Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a
15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a
raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a
40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 25
euro.
– ASSEGNO UNICO 2022 TABELLE ISEE
Per avere maggiori dettagli ed esempi sugli importi dell’assegno unico, si
consiglia di consultare le tabelle allegate al testo del Decreto Assegno Unico
2022, ovvero il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230. Nello
specifico, nella prima tabella (Pdf 268 Kb) si specificano quali sono le quote
dell’assegno unico figli minori, maggiorenni fino a 21 anni e calcolando poi le
maggiorazioni. Ovvero quelle per figli successivi al secondo, non
autosufficienti, con disabilità grave o media, figli disabili maggiorenni o
minorenni a carico, per le giovani mamme under 21 e per chi percepisce il
reddito di cittadinanza. Nel testo vi sono anche:
● tabella A (Pdf 881 Kb) che vale per i nuclei familiari con entrambi i
genitori e almeno un figlio minore;
● tabella B (Pdf 1 Mb) che vale per i nuclei familiari con un solo genitore
e almeno un figlio minore;
● tabella C (Pdf 44 Kb) che indica il valore mensile per le detrazioni fruite
da genitori entrambi con reddito e con figli a carico;
● tabella D (Pdf D che indica il valore medio delle detrazioni fruite per figli
a carico.
Vediamo nello specifico come funzionano tali maggiorazioni.
– MAGGIORAZIONE PER FAMIGLIE CON PIÙ DI 2 FIGLI
Per ciascun figlio successivo al secondo: maggiorazione da 85 euro a 15
euro al mese.
Tale importo spetta in misura piena di 85 euro per un ISEE pari o inferiore a
15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a
raggiungere un valore pari a 15 euro in corrispondenza di un ISEE pari a
40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane di 15
euro.
– MAGGIORAZIONE PER FIGLI DISABILI
Per ciascun figlio con disabilità minorenne è prevista una maggiorazione,
sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, degli importi
pari a: 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, 95 euro mensili in caso
di disabilità grave e 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per ciascun figlio con disabilità maggiorenne fino al compimento del
ventunesimo anno di età è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 50
euro mensili.
Per ciascun figlio con disabilità a carico di età pari o superiore a 21 anni
è previsto un assegno
dell’importo pari a 85 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un
ISEE pari o inferiore a
15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente fino a
raggiungere un valore pari a 25 euro in corrispondenza di un ISEE pari a
40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro l’importo rimane
costante.
– ALTRI CASI DI MAGGIORAZIONE
Prevista anche una maggiorazione anche per le madri con meno di 21 anni
pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista
una maggiorazione per ciascun figlio minorenne pari a 30 euro mensili.
Questa quota spetta in misura piena con un ISEE pari o inferiore a 15.000
euro. Per livelli di ISEE superiori la somma si riduce gradualmente fino ad
annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
Dal 2022, infine, sarà riconosciuta una maggiorazione forfettaria per i nuclei
familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo.
– MAGGIORAZIONE PER I PRIMI TRE ANNI, FINO AL 2025
Per consentire la graduale transizione alle nuove misure a sostegno dei figli a
carico e di garantire il rispetto del principio di progressività, per i primi tre anni
di applicazione dell’assegno unico, sarà istituita una maggiorazione di
natura transitoria, su base mensile, dell’importo. La maggiorazione sarà
riconosciuta ai soggetti aventi diritto all’assegno e in presenza della
contestuale presenza di due condizioni:
● valore dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente
non superiore a 25.000 euro;
● effettiva percezione, nel corso del 2021, dell’assegno per il nucleo
familiare in presenza di figli minori da parte del richiedente o da parte di
altro componente del nucleo familiare del richiedente.
– CALCOLO DELLA MAGGIORAZIONE DEI PRIMI 3 ANNI
La maggiorazione mensile è pari alla somma dell’ammontare mensile della
componente familiare e dell’ammontare mensile della componente fiscale,
al netto dell’ammontare mensile dell’assegno. Cosa significa componente
familiare e componente fiscale?
Per componente familiare si intende:
a) per i nuclei familiari che comprendono entrambi i genitori, inclusi quelli
separati o divorziati o
comunque non conviventi, il valore teorico dell’assegno per il nucleo familiare
determinato sulla base della Tabella A allegata al decreto;
b) per i nuclei familiari che comprendono uno solo dei due genitori, il valore
teorico dell’assegno per il nucleo familiare determinato sulla base della
Tabella B allegata al decreto.
Per componente fiscale si intende:
a) nei casi in cui entrambi i genitori siano titolari di un reddito superiore a
2.840,51 euro annui, la
somma degli importi dei valori teorici delle detrazioni per i figli determinati,
sulla base della Tabella C
allegata al decreto, per ciascun genitore;
b) nei casi diversi da quelli di cui alla lettera a), l’importo del valore teorico
della detrazione per i figli
determinato per il solo richiedente sulla base della Tabella D allegata al
decreto.
Ai fini del riconoscimento degli importi indicati nelle tabelle A,B,C,D, vanno
considerati:
● i figli componenti del nucleo familiare del richiedente;
● l’indicatore della situazione reddituale, valido ai fini ISEE, per le Tabelle
A e B e il
reddito del genitore risultante dalla dichiarazione sostitutiva unica valida
ai fini del calcolo dell’ISEE per le Tabelle C e D.
La maggiorazione mensile dell’assegno universale spetta:
a) per l’intero, nell’anno 2022, a decorrere dal 1° marzo 2022;
b) per un importo pari a 2/3, nell’anno 2023;
c) per un importo pari a 1/3 nell’anno 2024 e per i mesi di gennaio e febbraio
nell’anno 2025.
– ADEGUAMENTO DEGLI IMPORTI
Gli importi dell’assegno e le relative soglie ISEE verranno adeguati
annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Con riguardo
all’assegno relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, si fa riferimento
all’ISEE in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.
– ESEMPI DI IMPORTO DELL’ASSEGNO UNICO 2022
In base alle tabelle del testo del Ddl sull’assegno unico, gli importi cambiano.
Ad esempio, una famiglia con un ISEE fino a 15.000 euro riceverà:
● 175 euro al mese con un figlio;
● 350 euro al mese con 2 figli;
● 610 euro al mese con 3 figli;
● 970 euro al mese con 4 figli;
● 1.090 euro al mese ma solo se entrambi i genitori lavorano. Viene
garantita dunque la cifra di 30 euro per 4 figli, ovvero 120 euro in più.
A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di
mamma under 21.
Invece, per esempio, gli importi cambiano per una famiglia con ISEE
superiore a 40.000 euro che riceverà:
● 50 euro al mese con un figlio;
● 100 euro al mese con 2 figli;
● 165 euro al mese con 3 figli;
● 330 euro al mese con 4 figli.
Anche in questo caso occorre sommare i 20 euro a figlio se la mamma ha
meno di 21 anni mentre non c’è la maggiorazione per i genitori lavoratori.
– SIMULATORE DELL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
È online sul sto dell’INPS anche il simulatore dell’Assegno unico e universale
su cui vi consigliamo di leggere questo approfondimento dove è disponibile
il link per accedere direttamente al simulatore e la guida all’utilizzo. Il servizio
permette agli interessati di simulare l’importo mensile della nuova prestazione
di sostegno per i figli a carico. Il servizio è accessibile liberamente, senza
credenziali di accesso, ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o
fisso.
– COME PRESENTARE DOMANDA PER L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2022
La domanda può essere presentata attraverso i seguenti canali:
● portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile
direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di
SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0
(CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
● Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164
(gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a
pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
● Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli
stessi.
– QUANDO PRESENTARE DOMANDA E SCADENZA
La domanda per l’assegno unico 2022 figli può essere presentata dal 1°
gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di
marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno
successivo. Non è indispensabile presentare subito la domanda a gennaio, è
possibile farlo anche nei mesi successivi. Bisogna però tenere presente che
solo chi presenta la domanda entro il 30 giugno 2022 avrà gli arretrati da
marzo 2022. Per le domande presentate dal 1° luglio in poi, la prestazione
decorre dal mese successivo a quello di presentazione, come precisato
nell’art. 3 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021.
La domanda di assegno unico e universale per i figli deve essere presentata
dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i
figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori
figli per le nuove nascite che dovessero verificarsi in corso d’anno e ferma
restando la necessità di aggiornare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU)
per gli eventi sopravvenuti.
– QUANDO VIENE PAGATO L’ASSEGNO UNICO
Per le domande presentate dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 il pagamento
è previsto dal 15 al 21 marzo. Per le domande presentate successivamente
il pagamento dell’assegno unico viene effettuato il mese successivo a quello
di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS
assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla
domanda.
Nel caso di nuove nascite, la modifica alla composizione del nucleo familiare
deve essere comunicata con apposita procedura telematica all’INPS o presso
patronati entro 120 giorni dalla nascita del nuovo figlio, e il pagamento
dell’assegno avverrà a partire dal settimo mese di gravidanza.
– ISEE NON OBBLIGATORIO PER PRESENTARE LA DOMANDA
L’importo dell’assegno unico è determinato secondo il valore ISEE che, quindi
serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio. Chi non presenta l’
ISEE avrà l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo
momento.
In tale caso, occorre distinguere le sottoelencate ipotesi:
● ISEE presentato entro il 30 giugno: la prestazione verrà conguagliata
e spetteranno tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;
● con ISEE presentato dal 1° luglio: la prestazione viene calcolata sulla
base del valore dell’indicatore al momento della presentazione
dell’ISEE;
● assenza di ISEE oppure ISEE pari o superiore a 40.000 euro: la
prestazione spettante viene calcolata con l’importo minimo previsto
dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 230/2021 (50 euro per i figli
minori e 25 euro per i maggiorenni).
– CHI PUÓ PRESENTARE DOMANDA
La domanda di assegno unico universale può essere presentata da un
genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento
esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.
Nel caso di nomina di un tutore, l’assegno è riconosciuto nell’interesse
esclusivo del tutelato. I figli maggiorenni possono presentare la domanda in
sostituzione dei genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di
assegno loro spettante.
– COME VIENE EROGATO L’IMPORTO
Il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le
seguenti modalità:
● accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International
Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di
pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro
Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
– conto corrente bancario;
– conto corrente postale;
– carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
– libretto di risparmio dotato di codice IBAN;
● consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio
italiano;
● accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019,
per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi
spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.
L’assegno inoltre, viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in
pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la
scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. Per decidere le
modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda
come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del
31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di
diverso accordo, al genitore affidatario.
– VINCOLI PER I PERCETTORI DI REDDITO DI CITTADINANZA
I nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza l’assegno unico per i
figli sarà corrisposto d’ufficio dall’INPS (ovvero senza fare domanda). Il
Governo ha poi stabilito che in tal caso, il beneficio complessivo si determina
sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di Reddito di cittadinanza
relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare, calcolata sulla base
della scala di equivalenza. La richiesta di suddivisione del Reddito di
cittadinanza fra i componenti maggiorenni del nucleo comporta anche il
pagamento dell’assegno unico in parti uguali fra gli esercenti la responsabilità
genitoriale. L’assegno unico dunque è compatibile con la fruizione di altre
misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province
autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali, e anche con il Reddito di
Cittadinanza nei termini e secondo i vincoli indicati. Ai nuclei familiari
percettori del Reddito di Cittadinanza l’assegno sarà corrisposto dall’INPS,
senza necessità di presentare domanda. Per sapere quali sono i nuovi criteri
del Reddito di Cittadinanza 2022, vi consigliamo di leggere questo articolo.
– NEUTRALITÀ FISCALE E COMPATIBILITÀ
L’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo.
L’assegno è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a
favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di
Bolzano e dagli enti locali. Inoltre è compatibile con il Reddito di Cittadinanza
nei termini e secondo i vincoli definiti di seguito. Per la determinazione del
Reddito familiare l’assegno non si computa nei trattamenti assistenziali.
– COSA SOSTITUISCE L’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
Con l’arrivo dell’assegno unico 2022 ai figli vengono abrogate una serie di
altre misure di sostegno alla natalità. Dal 1° gennaio 2022 vengono abrogati:
● bonus mamma domani (premio alla nascita);
● le disposizioni normative concernenti il Fondo di sostegno alla
natalità (commi 348 e 349 dell’articolo 1 della Legge 11 dicembre 2016,
n. 232).
Inoltre, a decorrere dal 1° marzo 2022 vengono abrogati:
● assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
● assegni familiari (ANF), limitatamente ai nuclei familiari con figli e
orfanili;
● assegno di natalità (cd. Bonus bebè),
● detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni previste dall’articolo 12,
commi 1, lettera c), e 1-bis, di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
Precisazioni:
– La prestazione non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.
– Chi maturerà il diritto al bonus bebè entro il 31 gennaio 2022 continuerà a
percepirlo fino alla data di scadenza della prestazione nel 2022, maggiori
dettagli in questa pagina.
– Fino alla fine di febbraio 2022, chi ne ha diritto, continua a ricevere assegno
temporaneo, assegno ai nuclei familiari, assegni familiari e detrazioni fiscali
per i figli minori di 21 anni. Dal mese di marzo 2022 non verranno più erogati
in busta paga gli assegni familiari e non saranno più riconosciute le detrazioni
per figli a carico sotto i 21 anni.
– La domanda di assegno unico deve essere ripresentata anche da chi
percepiva l’Assegno Temporaneo ad eccezione di coloro che hanno diritto al
Reddito di Cittadinanza che riceveranno l’Assegno Unico in automatico.
– L’OSSERVATORIO NAZIONALE SULL’ASSEGNO UNICO 2022
Il Governo ha istituito anche l’Osservatorio nazionale per l’assegno unico e
universale. Il provvedimento, infatti, istituisce alla Presidenza del Consiglio –
Dipartimento per le Politiche della famiglia l’Osservatorio nazionale per
l’assegno unico e universale per i figli a carico con funzioni di supporto tecnico
scientifico per lo svolgimento delle attività di analisi, monitoraggio e
valutazione d’impatto dell’assegno stesso. L’Osservatorio sarà presieduto dal
Presidente dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia e composto da
rappresentanti delle amministrazioni competenti in materia e delle
associazioni familiari, nonché da un membro designato dal presidente
dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e
della Conferenza unificata. Dall’istituzione e dal funzionamento
dell’Osservatorio non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza
pubblica. Ai suoi componenti non spettano dunque, compensi, gettoni di
presenza o, rimborsi di spese.
L’Osservatorio ha specifici compiti, ovvero:
● promuove iniziative e incontri seminariali per favorire la conoscenza
dei risultati delle ricerche e indagini;
● coordina le proprie attività di ricerca con quelle dell’Osservatorio
nazionale sulla famiglia e dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e
l’adolescenza;
● predispone per l’Autorità politica delegata per la famiglia una relazione
semestrale sullo stato d’implementazione dell’assegno.
Inoltre, l’INPS dovrà provvedere alla realizzazione di un osservatorio statistico
sui beneficiari dell’assegno aggiornato mensilmente e pubblicato sul sito
istituzionale dell’Istituto. Poi, dovrà trasmettere all’Osservatorio di una
relazione trimestrale sugli aspetti amministrativi gestionali. Nella specifica
relazione semestrale, inoltre l’Osservatorio dovrà indicare le possibili azioni da
realizzare per una maggiore efficacia dell’intervento.
– ASSUNZIONI INPS PER L’ASSEGNO UNICO 2022
Per dare piena attuazione alle norme sull’assegno unico 2022 ai figli l’INPS
potrà assumere 385 unità di personale. Nello specifico, il Governo ha
autorizzato la spesa di 20 milioni di euro per l’assunzione a tempo
indeterminato di personale di “Area C” con profilo economico C1 da
assegnare alle strutture dell’INPS. La dotazione organica del personale di
Area C dell’INPS sarà dunque incrementata di 385 unità. Per ulteriori
informazioni potete leggere questo approfondimento.
– RIFERIMENTI NORMATIVI, TESTO DEL DECRETO E COMUNICAZIONI
INPS
● Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 (Pdf 124 Kb) – con in
allegato le TABELLE A, B, C, D con gli importi per ogni fascia di reddito
e aiuti per calcolare l’ammontare dell’assegno unico.
● LEGGE 1 APRILE 2021 n. 46 (Pdf 73Kb).
● Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021 – Rilascio della procedura
informatica per la presentazione delle domande.
● Informativa INPS sull’Assegno Unico e Universale per i datori di lavoro.
● Informativa INPS per lavoratori dipendenti e autonomi.

FONTE – TI CONSIGLIO UN LAVORO

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