AIUTI ALLE IMPRESE – Decreto Sostegni ter, nel 2022 nuovi contributi a fondo perduto: a quali attività e imprese spettano?

Decreto Sostegni ter, nel 2022 nuovi
contributi a fondo perduto: a quali attività e
imprese spettano?

di Rosy D’Elia – FISCO

Decreto Sostegni ter, anche nel 2022 c’è bisogno di una nuova tornata di
contributi a fondo perduto. Discoteche e sale da ballo, attività di
commercio al dettaglio, ma anche imprese che operano nel settore della
ristorazione, parchi tematici, piscine: la platea di beneficiari è una
fotografia dei settori maggiormente colpiti dall’emergenza Covid
Decreto Sostegni ter, anche nel 2022 prosegue la stagione dei contributi a
fondo perduto: è ancora necessario arginare gli effetti delle restrizioni dovute
alla pandemia.
Chi sono i destinatari degli aiuti previsti dal provvedimento emergenziale
approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 21 gennaio? La platea di
beneficiari si costruisce in base ai settori che hanno subito uno stop a causa
della pandemia o che ne sono stati fortemente danneggiati.
Si amplia anche il raggio d’azione di quelli già esistenti, ma si introducono
anche nuovi aiuti.
Sono lontani, ormai, i tempi dei ristori su larga scala. Oggi i nuovi fondi a
disposizione sono molto più esigui, pari a circa 1,5 miliardi di euro, e sono
destinati in diverse forme alle seguenti categorie:
● discoteche e sale da ballo chiuse fino al 31 gennaio 2022 per effetto
delle restrizioni introdotte con il Decreto Natale;
● attività di commercio al dettaglio con fatturato fino a 2 milioni di euro nel
2019;
● parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici;
● attività di organizzazione di feste e cerimonie, wedding, hotellerie,
ristorazione, catering, bar-caffè e gestione di piscine;
● associazioni e società sportive.
Decreto Sostegni ter, nel 2022 nuovi contributi a fondo perduto
per attività chiuse: discoteche e sale da ballo
Ad aprire la carrellata di contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni ter
sono i ristori destinati alle attività chiuse fino al 31 gennaio 2022, discoteche e
sale da ballo. Stop, poi, prorogato fino al 10 febbraio.
Si recupera una misura già esistente, rifinanziandola, il Fondo per il sostegno
delle attività economiche chiuse previsto dall’articolo 2 del DL n. 73/2021.
Entro la scadenza del 21 dicembre 2021, i soggetti titolari di partita IVA che
esercitano in modo prevalente attività per le quali le misure restrittive avevano
disposto la chiusura per un periodo complessivo di almeno cento giorni nel
periodo tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021 hanno potuto richiedere gli
aiuti.
Questa volta saranno destinati alle attività che “alla data di entrata in vigore
del presente decreto (27 gennaio) risultano chiuse in conseguenza delle
misure di prevenzione adottate” con l’articolo 6, comma , del DL n. 221 del 24
dicembre 2021: sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Il sistema originario prevedeva importi a partire da 3.000 euro e una
maggiorazione proprio per discoteche e sale da ballo di 25.000 euro, ridotta
a 8.661 euro.
La nuova tornata di contributi a fondo perduto si baserà su regole già esistenti
e conta su una dotazione di 20 milioni di euro. Nella testo si legge:
“Per l’attuazione della presente disposizione si applicano, in quanto
compatibili, le vigenti misure attuative disciplinate dall’articolo 2 del
decreto-legge n. 73 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106
del 2021”.
Alla stessa platea di imprese beneficiarie dei nuovi contributi a fondo perduto
è riconosciuta anche un’altra agevolazione, la sospensione dei versamenti:
● relativi alle ritenute alla fonte, di cui agli articoli 23 e 24 del decreto del
Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e delle
trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operati in
qualità di sostituti d’imposta, nel mese di gennaio 2022;
● relativi all’imposta sul valore aggiunto in scadenza nel mese di gennaio
2022.
Il testo fissa la scadenza del 16 settembre 2022 per il pagamento in un’unica
soluzione.
Decreto Sostegni ter, nel 2022 nuovi contributi a fondo perduto
per attività di commercio al dettaglio
Come conferma anche il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, con una
notizia dedicata alle novità del Decreto Sostegni ter, viene istituito il
“Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio”.
Si tratta, in questo caso, di una novità. Le risorse a disposizione ammontano a
200 milioni per l’anno 2022.
I principali requisiti per ottenere i nuovi contributi a fondo perduto sono i
seguenti:
● svolgere prevalentemente un’attività di commercio al dettaglio
classificata con uno dei seguenti codici ATECO 2007: 47.19, 47.30,
47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76,
47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99;
● avere ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni;
● avere registrato una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30
per cento rispetto al 2019;
● avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare
regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese;
● non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure
concorsuali con finalità liquidatorie;
● non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, salvo le eccezioni
previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
● non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9,
comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Codice ATECO e
gruppi di codici
ATECO
Tipologia di commercio
47.19 Commercio al dettaglio in altri esercizi non
specializzati
47.30 Commercio al dettaglio di carburante per
autotrazione in esercizi specializzati
47.43 Commercio al dettaglio di apparecchiature audio e
video in esercizi specializzati
47.5 Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso
domestico in esercizi specializzati
47.6 Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi
in esercizi specializzati
47.71 Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in
esercizi specializzati
47.72 Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle
in esercizi specializzati
47.75 Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di
profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi,
fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali
domestici in esercizi specializzati
47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di
gioielleria in esercizi specializzati
47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli
di seconda mano) in esercizi specializzati
47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano
in negozi
47.82 Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili,
abbigliamento e calzature
47.89 Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti
47.99 Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi,
banchi o mercati
Questa nuova formula di ristori rientra nel quadro degli Aiuti di Stato. La
domanda per riceverli non dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate
ma al MISE che si occuperà di gestire la misura e fornirà tutti i dettagli sulle
modalità di accesso.
Gli importi saranno calcolati secondo il meccanismo delle percentuali,
differenziate per dimensione, applicate alle perdite subite.
Alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo
d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al
periodo d’imposta 2019 sarà applicata una delle percentuali che seguono.
Percentuale Ricavi del 2019
60 per cento Fino a 400.000 euro
50 per cento Da 400.000 a un
milione di euro
40 per cento Da 1 a 2 milioni di
euro
Decreto Sostegni ter, nel 2022 nuovi contributi a fondo per
attività di organizzazione di feste e cerimonie
Il nuovo provvedimento emergenziale interviene anche allargando il raggio di
azione di azione di misure già esistenti, per supportare le imprese e le attività
di settori particolarmente colpiti dagli effetti della pandemia.
Il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite,
istituito dall’articolo 26 del primo DL Sostegni, è esteso al 2022 con uno
stanziamento di 20 milioni da destinare a parchi tematici, acquari, parchi
geologici e giardini zoologici.
Altri 40 milioni di euro vengono impiegati per garantire anche nel 2022 i
contributi a fondo perduto previsti dall’articolo 1 ter del Decreto Sostegni
bis alle imprese che svolgono attività classificate con i seguenti codici
ATECO.
Codice ATECO Attività
96.09.05 Organizzazione di feste e cerimonie
56.10 Ristoranti e attività di ristorazione mobile
56.21 Fornitura di pasti preparati (catering per
eventi)
56.30 Bar e altri esercizi simili senza cucina
93.11.2 Gestione di piscine
Per l’accesso ai ristori, è richiesta una riduzione dei ricavi non inferiore al 40
per cento rispetto al 2019.
Nel testo si legge:
“Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, in luogo dei ricavi, la
riduzione di cui al primo periodo deve far riferimento all’ammontare medio
mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di
apertura della partita IVA rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e
dei corrispettivi del 2021”.
Per tutte le altre regole si fa riferimento a quanto già stabilito in precedenza
per l’accesso ai fondi stanziati per il 2021.
Nella platea di beneficiari dei ristori previsti dal Decreto Sostegni ter, inoltre,
rientrano anche le associazioni e società sportive dilettantistiche
maggiormente colpite dalle restrizioni, con specifico riferimento alle
associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi.
Si prevede la possibilità di destinare parte delle risorse del Fondo unico a
sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, istituito
dall’articolo 1, comma 369, della legge 27 dicembre 2017, n. 205,
all’erogazione di contributi a fondo perduto.
20 milioni di euro vengono utilizzati, inoltre, per garantire i ristori alle società e
alle associazioni che si fanno carico delle spese sanitarie legate alla
sanificazione, alla prevenzione e alla diagnosi Covid.

FONTE – INFORMAZIONE FISCALE

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