Bonus Pubblicità: dichiarazione fino al 10
febbraio
Bonus Pubblicità, aperto il canale per la dichiarazione sostitutiva: deve
essere presentata dal 10 gennaio al 10 febbraio 2022
Aperto il canale per l’invio della dichiarazione sostitutiva necessaria per
accedere al Bonus Pubblicità 2021. Le comunicazioni possono essere
trasmesse fino al 10 febbraio 2022 (anziché dal 1° al 31 gennaio), attraverso il
sito dell’Agenzia delle Entrate, sezione “Servizi per”, voce “Comunicare” in
area riservata, tramite credenziali SPID, Entratel e Fisconline, CIE o CNS. Il
credito d’imposta può essere sbloccato soltanto tramite questa dichiarazione
sugli investimenti effettuati, agevolabili tramite contributo.
Il Bonus Pubblicità
Il Bonus è stata introdotto nel 2018 per incentivare gli investimenti in pubblicità
effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti
televisive e radiofoniche locali (articolo 57-bis Dl n. 50/2017).
Regole ordinarie
Le regole ordinarie impongono che l’ammontare complessivo degli
investimenti superi almeno dell’1% l’importo speso nell’anno precedente,
utilizzando gli stessi mezzi d’informazione. Il bonus è pari al 75% del valore
incrementale ed è concesso nei limiti annuali delle risorse stanziate.
Disciplina straordinaria per il 2021
Per gli anni 2021 e 2022, in considerazione della pandemia da Covid, l’articolo
57-bis, comma 1-quater del Dl n. 50/2017, modificato dal decreto
“Sostegni-bis”, prevede che il credito d’imposta sia concesso al 50% per gli
investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e sulle
emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non
partecipate dallo Stato. In pratica, viene meno il presupposto dell’investimento
incrementale pari almeno all’1% rispetto all’investimento dell’anno precedente.
Guida alla scelta dell’identity provider, alla richiesta e al
rilascio dell’identità digitale SPID, con la quale accedere ai
servizi online della Pubblica Amministrazione.
Per richiedere l’identità digitale SPID oggi è possibile rivolgersi ad uno degli
identity provider accreditati per il rilascio delle credenziali per il sistema
pubblico di identità digitale attraverso il quale accedere ai servizi online della
Pubblica Amministrazione, compresa la Dichiarazione dei Redditi
Precompilata.
In particolare i fornitori sono: Aruba, InfoCert, InTeSA (IBM Company),
Lepida, Namirial, Poste, Sielte SpidItalia (Register.it), TIM.
Vediamo quali sono le istruzioni generali da seguire ai fini dell’ottenimento
dell’identità unica.
Rilascio SPID
Si parte dal sito ufficiale (www.spid.gov.it/richiedi-spid), da cui si sceglie il
fornitore accreditato per poi procedere alla richiesta. In genere è prevista una
procedura online o in alternativa quella diretta allo sportello. In alcuni casi
possono bastare pochi minuti per inserire i propri dati e ottenere nome utente
e password SPID nel giro di 24 ore. Sul fronte privacy è bene sapere che le
informazioni fornite non possono essere usate a fini commerciali.
Scelta del Provider
La scelta del fornitore può essere valutata partendo dalle pagine informative
del sito ufficiale SPID, o dal sito AgID. Il servizio è tendenzialmente gratuito,
per quanto in alcuni casi sia previsto un supplemento a pagamento.
Servizio SPID più adatto
Per scegliere il provider è utile analizzare:
● la modalità di riconoscimento che risulta più comoda;
● il livello di sicurezza di SPID di cui si ha bisogno;
● se si è già cliente di uno degli Identity Provider, questo potrebbe
prevedere un flusso di registrazione semplificato;
● se il provider offre il servizio ai cittadini italiani residenti
all’estero, nel caso si rientri in questa categoria.
Ricordiamo che è possibile richiedere e ottenere più di una identità SPID,
magari con diversi livelli di sicurezza per diverse finalità di utilizzo.
Livelli di sicurezza SPID
● livello 1: credenziali SPID dell’utente (nome utente e password);
● livello 2: credenziali SPID e generazione di un codice
temporaneo di accesso one time password (OTP) o uso di app,
anche su smartphone;
● livello 3: utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza ed eventuali
dispositivi fisici (es. smart card) erogati dal gestore dell’identità.
Identità digitale società
Oltre al privato cittadino, anche il responsabile legale di una società può
richiedere e utilizzare la propria identità digitale per utilizzare i servizi online
dedicati alle imprese. Questo può giustificare la richiesta di credenziali con
livelli di sicurezza più elevati.
Riconoscimento e rilascio
In tutti i casi si può avviare la registrazione direttamente online in pochi minuti,
completandola in vari modi per quanto concerne la fase di riconoscimento:
● recandosi allo sportello
● con audio-video e bonifico (in beneficenza)
● a pagamento via webcam
● ricorrendo a firma digitale, carta d’identità elettronica (CIE) e
carta nazionale dei servizi (CNS), preventivamente abilitate per
l’utilizzo dei servizi online (in questi casi, inoltre, serve un lettore
di smart card).
Servizi abilitati a SPID
Tra i servizi pubblici abilitati SPID (www.spid.gov.it/servizi), ricordiamo a
titolo esemplificativo: dichiarazione dei redditi online, calcolo contributi INPS,
infortuni e sicurezza sul lavoro INAIL, SUAP (sportelli unici avvio impresa),
Camere di Commercio, fatturazione elettronica, visure. Sempre dal sito
istituzionale dedicato a SPID, si può effettuare una ricerca mirata oppure
consultare l’elenco dei servizi disponibili.
Le pubbliche amministrazione collegate a SPID sono segnalate attraverso
specifico bottone di accesso “Entra con SPID”. L’elenco completo è
aggiornato sul sito del Governo, dove compaiono anche i servizi offerti da
privati (registry.spid.gov.it/private-service-providers).
Fisco online: SPID obbligatorio
Presto, secondo i progetti dell’Agenzia delle Entrate, lo SPID dovrebbe
diventare obbligatorio per l’accesso ai servizi online del Fisco. L’obiettivo
sarebbe quello proseguire nel percorso di semplificazione del rapporto tra
contribuenti Fisco, dando un contributo rilevante al complessivo processo di
digitalizzazione dell’intero sistema Paese, dando una spinta alla diffusione
di una completa identità digitale del cittadino e rendendo più fruibili i servizi
online del Fisco.
Intanto da aprile 2018 tutti servizi web forniti dall’Agenzia sono stati resi
accessibili, oltreché con PIN e password rilasciati dall’Agenzia, con le
credenziali SPID.
FONTE – PMI.IT