Telemarketing, dal 27 luglio stop alle chiamate moleste. Con una novità …….

Telemarketing, dal 27 luglio stop alle
chiamate moleste. Con una novità


Dal 27 luglio stop alle chiamate moleste sui cellulari. In arrivo
anche un’altra novità: il codice di condotta. Cos’è e come funziona
Stop telemarketing selvaggio: dal 27 luglio entra in funzione il Registro
Pubblico delle Opposizioni, strumento gratuito del Ministero dello Sviluppo
Economico che consente di richiedere il blocco delle telefonate agli operatori
di telemarketing. Il servizio era stato già introdotto nel 2010 ma era riservato ai
soli numeri fissi. Oggi invece si potranno iscrivere anche i numeri di cellulare
nel nuovo Registro. E non è il solo servizio disponibile per contrastare il
marketing molesto.
Nuovo Registro pubblico delle Opposizioni, cosa cambia
Nel nuovo Registro pubblico delle Opposizioni – disciplinato dal Dpr 26/2022
che ha attuato la legge 5/2018 – si potranno quindi iscrivere, oltre ai numeri di
telefono fissi presenti negli elenchi pubblici e gli indirizzi postali (che possono
già figurare nel Registro attuale), anche i numeri di cellulare: si tratta di circa
78 milioni di utenze mobili.
Nuovo Registro pubblico delle Opposizioni, come iscriversi
L’utente potrà iscrivere qualsiasi numero di telefono (fisso e mobile) nel nuovo
Registro delle Opposizioni. Lo potrà fare gratis:
● sul sito;
● chiamando il numero verde 800 265 265 e seguendo la procedura in
automatico, con la dettatura di alcuni dati personali come il codice
fiscale o la partita Iva;
● via raccomandata all’indirizzo del Gestore;
● via fax al 06.54224822;
● per e-mail: abbonati.rpo@fub.it compilando il modulo elettronico
disponibile nella apposita “area abbonato” sul sito del Registro.
Cosa cambia per chi fa telemarketing
Chi fa telemarketing non potrà chiamare i numeri in questo registro. Le
chiamate degli operatori di telemarketing saranno bloccate entro 15 giorni
dalla richiesta, dal momento che tutte le aziende del settore iscritte al ROC (il
Registro degli Operatori di Comunicazione), ossia tutte quelle che rispettano
la legge sono tenute a consultare il Registro delle Opposizioni ed eliminare
dalla lista i numeri che hanno tolto il consenso al trattamento dei dati. Le
telefonate pubblicitarie, quindi, potranno essere fatte solo ai numeri non
presenti nel registro.
“Il Registro delle Opposizioni non basta”
Lelio Borgherese, presidente di Assocontact, l’Associazione Nazionale dei
Business Process Outsourcer, spiega che questo risultato è opera di un lavoro
lungo e laborioso. “Siamo impegnati da anni perché ai cittadini vengano offerti
strumenti di tutela, trasparenza e corretta informazione. L’entrata in funzione
del Registro delle Opposizioni è un passo avanti ma non è abbastanza per
contrastare le imprese illegali che operando fuori da ogni azione di controllo e
disciplina sono i veri molestatori dei cittadini.“
Per Borghese quindi c’è bisogno di ulteriori interventi: “Per questo insieme con
altre Associazioni (Asstel, Asseprim, Assocall, DMA Italia e Oic), con
Confindustria e Confcommercio abbiamo aperto le consultazioni pubbliche sul
Codice di Condotta, un progetto elaborato in questi mesi proprio per rafforzare
il rispetto della disciplina sul trattamento dei dati personali e promuovere
comportamenti virtuosi lungo tutta la filiera, anche al fine di ricostruire il
rapporto di fiducia tra i cittadini, noi, i Brand e le Istituzioni.”
Codice di Condotta e altre misure
Oltre al Codice di Condotta, AssoContact pensa che ci sia bisogno di altre
misure innovative per il contrasto al telemarketing illegale come:
● Smart Contract, che tuteli con il protocollo blockchain i contratti tra
consumatore e chi vende online. Se non risponde a certi requisiti,
decade
● Golden Number: ogni venditore dovrebbe avere un unico numero di
telefono, come avviene già per gli operatori Telco. In questo modo i
consumatori possono riconoscere chi chiama.
● ID Authenticator, che favorisce il riconoscimento del numero.
Quanto vale il mercato dei call center
Secondo una recente fotografia scattata dallo Studio Ambrosetti, call e contact
center rappresentano un settore vivace e in movimento, con importanti
prospettive di crescita.
Il comparto ha un fatturato complessivo che supera i 2.8 miliardi di euro e fa
registrare alti e costanti tassi di crescita con moltiplicatori importanti in tutta la
filiera collegata. È stato resiliente alla crisi Covid, ha un’elevata occupazione
giovanile (+17% rispetto alla media nazionale), femminile (+34% rispetto alla
media nazionale) e a tempo indeterminato (+9% rispetto alla media
nazionale), è presente in particolar modo al Sud dove genera ricchezza per i
territori e per i dipendenti, sostenendo le competenze digitali e
accompagnando la formazione professionale.
fonte: QUIFINANZA

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