PNRR Digital innovation hub – al via la rete italiana: sul piatto 350 milioni – Il Mise attiva i primi 33,5 milioni per rafforzare i competence center e creare un network di poli di trasferimento tecnologico.

PNRR
Digital innovation hub, al via la rete italiana:
sul piatto 350 milioni
Il Mise attiva i primi 33,5 milioni per rafforzare i competence center e
creare un network di poli di trasferimento tecnologico.
Il ministro
Giorgetti: “Puntiamo sugli investimenti in manifattura 4.0″
di Patrizia Licata – giornalista
Il Mise attiva gli investimenti per la nuova rete nazionale di Poli di
trasferimento tecnologico orientati alle innovazioni di Industria 4.0. Il Ministro
dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che mette
in campo i primi 33,5 milioni di euro previsti dal Pnrr come parte
dell’investimento complessivo di 350 milioni di euro per il rafforzamento dei
Competence Center esistenti e la nascita di altri 42 centri di trasferimento
di tecnologia.
Il decreto fissa come obiettivo la realizzazione in Italia di una rete di centri
altamente specializzati in trasferimento tecnologico e digitalizzazione che,
integrati a livello europeo (nel più ampio network degli European Digital
Innovation Hub), puntino a sviluppare processi e modelli produttivi avanzati
per le filiere industriali tramite l’erogazione di servizi innovativi e la diffusione
di competenze 4.0 ad almeno 4.500 piccole e medie imprese.
Investimenti in manifattura 4.0. Al centro il fattore umano
“Puntiamo sugli investimenti in manifattura 4.0 per accompagnare la
transizione digitale delle filiere produttive, soprattutto in settori strategici
per l’economia del paese”, dichiara Giorgetti. “Con questo obiettivo abbiamo
deciso di investire su una rete nazionale di Poli di trasferimento tecnologico –
aggiunge il ministro – in cui il fattore umano gioca un ruolo decisivo per il
futuro del settore manifatturiero, rafforzando la capacità di incontro tra il
mondo della ricerca e le imprese nell’applicazione di tecnologie
all’avanguardia”.
Per l’attuazione dell’investimento sono in corso due distinte linee di attività: la
prima riguarda il rifinanziamento dei Competence Center, per cui il Ministero
pubblicherà a breve il bando, mentre la seconda è relativa al cofinanziamento
della rete europea degli European Digital Innovation Hub (Edih).
Cabina di regia al Mise: monitoraggio sull’implementazione
Per garantire un efficace coordinamento della rete dei Poli di trasferimento
tecnologico, è istituita presso il Mise una Cabina di regia con funzioni di
indirizzo, impulso e monitoraggio, finalizzata in particolare a definire e
monitorare gli standard qualitativi omogenei e a presidiare l’implementazione
degli investimenti.
I Poli avranno un ruolo di fondamentale importanza perché consentiranno di
mettere a sistema le eccellenze e le competenze presenti nel nostro paese e,
applicando tecnologie e strumenti all’avanguardia, accresceranno la
competitività del nostro sistema produttivo a livello internazionale.
Il provvedimento è stato inviato alla Corte dei Conti per la registrazione ed
entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
PNRR
Competenze digitali, Colao: “A settembre
i primi bandi”
L’annuncio del ministro per la Transizione digitale: “Sul piatto ci sono
500 milioni. Puntiamo a formare milioni di persone con e-skill di
base”. Ecco la roadmap del piano
di F. Me
Il governo accelera sulle competenze digitali. “A settembre usciranno i
primi bandi per le competenze digitali di base, corsi brevi, iniezioni di digitale,
non la grande preparazione – ha annunciato il ministro per la Transizione
digitale, Vittorio Colao nel corso della presentazione dell’Italian Tech
Academy – Ovviamente abbiamo bisogno di laureati, ma ci si mette tanti
anni, queste sono cose che possono rivitalizzare alcune milioni di persone
molto in fretta”. Sul piatto ci sono 500 milioni del Pnrr.
“Abbiamo bisogno di più persone con competenze digitali e tutti dovrebbero
fare corsi per acquisire competenze digitali per qualunque lavoro – ha
sottolineato Colao – Ogni professione beneficierebbe delle competenze
digitali per qualità del lavoro stesso”. Inoltre, secondo una università del nord
di cui non dirò il nome- ha aggiunto il ministro- i neolaureati in corsi digitali
trovano più lavoro e meglio remunerato”.
Le risorse del Pnrr
Per accelerare la formazione delle competenze digitali il Pnrr prevede 3
interventi per un totale di 500 milioni di euro:
● Il servizio civile digitale: entro il 2024 10mila volontari dovrebbero fornire
competenze digitali a 1 milione di cittadini.
● 3mila punti di facilitazione digitale: 2 milioni di cittadini, di tutte le età, da
formare digitalmente con giovani-facilitatori.
Questi due progetti saranno finanziati con 195 milioni di euro.
Invece 300 milioni serviranno a realizzare il fondo della Repubblica digitale:
sarà investito in 5 anni per la formazione delle competenze.
La roadmap
Il ministero per la Transizione digitale ha elaborato un’agenda scandisce il
percorso delle attività programmate e l’attivazione di bandi.
Relativamente alla definizione di un modello operativo e sistemi a supporto è
individuato come periodo di riferimento per l’attivazione del primo bando il I
semestre 2022. Anche se oggi il ministro ha annunciato settembre come
deadline.
Nei primi sei mesi del 2023 e si attende previsto il secondo bando in materia
di Servizio Civile Digitale e convenzioni con le Regioni per i servizi di
facilitazione digitale.
Per il secondo semestre 2023 sono in agenda i bandi regionali per i servizi di
facilitazione attivi e per l’attivazione/potenziamento dei nodi di facilitazione
digitale. In merito alla finalizzazione dei bandi per il Servizio Civile Digitale si
guarda al primo semestre del 2024 (terzo bando) con l’obiettivo atteso di 3
milioni di cittadini formati attraverso le varie iniziative messe in campo (primo
semestre del 2026).
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