NUOVO DECRETO AIUTI? – Il Governo è al lavoro su un nuovo decreto aiuti da 12-13 miliardi

Il Governo è al lavoro su un nuovo decreto
aiuti da 12-13 miliardi


L’obiettivo è quello di recuperare 12-13 miliardi per continuare ad aiutare, con un
nuovo decreto da approvare la settimana prossima, famiglie e imprese di fronte
al caro bollette. Per farlo Mario Draghi e Daniele Franco possono contare su
un tesoretto da 6,2 miliardi in più che deriva dalle maggiori entrate fiscali
accumulate fin qui, dato il maggior gettito Iva effetto dell’inflazione che sale. Per
utilizzarle e non metterle a bilancio per andare ad abbattere il monte del debito,
però il Governo, in affari correnti, deve passare dal Parlamento. Dopo che il
Consiglio dei ministri ieri ha approvato la relazione che aggiorna gli obiettivi
programmatici di finanza pubblica, la palla quindi passa alle Camere, che
dovranno dare il proprio assenso, a maggioranza assoluta, ai nuovi conti. È nel
passaggio tra palazzo Madama e Montecitorio che lo sprint cui puntava il premier
rischia di subire una frenata: il decreto aiuti bis varato a inizio agosto è infatti
bloccato al Senato dal momento che non c’è un accordo tra le forze politiche
sugli emendamenti presentati da M5S e Alternativa sul superbonus. Il testo
arriverà in aula martedì prossimo e, solo dopo averlo approvato, l’Assemblea
esaminerà la relazione sui conti. Alla Camera, che a sua volta deve approvare il
decreto aiuti bis, il voto sui saldi non si farà prima di giovedì perché i deputati
sono impegnati sul territorio per la campagna elettorale e non è facile farli
tornare a Roma.
“Il Governo fa tutto ciò che è nelle sue possibilità per varare tempestivamente i
provvedimenti che consentono di erogare aiuti a famiglie e imprese. Ora è tutto
nelle mani del Parlamento”.
Mario Draghi continua, intanto, a lavorare alla sua uscita di scena, con la precisa
volontà di mettere il suo successore nelle condizioni di prendere le redini del
Governo in modo rapido ed efficace. Nel corso del Cdm, il premier ha invitato i
colleghi a preparare un ordinato passaggio di consegne in modo da fornire al
nuovo Governo un quadro organico delle attività in corso, degli adempimenti e
delle scadenze ravvicinate. Sarà il sottosegretario Roberto Garofoli a coordinare
il lavoro, da consegnare all’indomani del 25 settembre al nuovo Presidente del
Consiglio.
fonte: CENTRO STUDI PARLAMENTARI

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