LAVORO NERO: nel decreto PNRR arriva il Portale nazionale di contrasto al sommerso. Nasce il Portale nazionale di contrasto al lavoro nero.

Lavoro nero: nel decreto PNRR arriva il
Portale nazionale di contrasto al sommerso
Nasce il Portale nazionale di contrasto al lavoro nero.

Il decreto legge n.
36 del 30 aprile 2022 è stato Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e come
illustrato dal Ministero del Lavoro, grazie a questo strumento le attività
di vigilanza di INL, INPS, INAIL e di GdF e Carabinieri confluiranno in un
unico portale
Portale nazionale per il sommerso, arriva la misura per contrastare il Lavoro
nero.
La novità nel decreto con le misure urgenti di attuazione del PNRR pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile. Il provvedimento era stato
approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 aprile 2022.
Il Portale ha l’obiettivo di migliorare il contrasto al lavoro nero e INL, INPS,
INAIL, Guardia di Finanza e Carabinieri potranno usufruirne per coordinarsi
con maggiore efficacia e per semplificare l’attività ispettiva e il monitoraggio
del fenomeno dell’occupazione irregolare.
Le caratteristiche dello strumento sono presentate nel comunicato stampa del
Ministero del Lavoro del 2 maggio 2022.
Lavoro nero: nel decreto PNRR arriva il Portale nazionale di
contrasto al sommerso
Il Portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso inserito nel decreto
PNRR su proposta del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, si pone l’obiettivo
di concentrare in un’unica banca dati tutte le informazioni derivanti dalle
attività di vigilanza in materia di prestazioni irregolari dei vari organi ispettivi.
Il Portale Nazionale del Sommerso (PNS) andrà a sostituire e ad integrare le
banche dati già esistenti costituendone una unica e accessibile a tutti gli
organismi che effettuano attività di vigilanza dell’impiego irregolare:
● Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL);
● Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
(INAIL);● personale ispettivo dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
(INPS);
● Arma dei Carabinieri;
● Guardia di Finanza.
L’obiettivo del Portale unico è quello di programmare efficacemente l’attività di
ispezione oltre a quello di monitorare il fenomeno del lavoro nero su tutto il
territorio nazionale.
A fare il punto delle novità è il comunicato stampa pubblicato dal Ministero
del Lavoro il 2 maggio 2022, dopo la pubblicazione del decreto legge n.
36/2022 “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di
ripresa e resilienza (PNRR)” sulla Gazzetta Ufficiale n. 100.
Il Portale Nazionale del Sommerso sarà gestito dall’Ispettorato Nazionale del
Lavoro, e secondo quando previsto dal nuovo comma 1 bis dell’art. 10 del
Dlgs. n. 124 del 2004:
“1-bis. Nel portale di cui al comma 1, al quale accedono le amministrazioni
che concorrono alla sua alimentazione, confluiscono i verbali ispettivi nonché
ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza, ivi compresi
tutti gli atti relativi ad eventuali contenziosi instaurati sul medesimo verbale.”
Gli oneri derivanti dall’implementazione del Portale sono stimati a 5 milioni per
il 2022 e 800.000 euro per ogni anno a partire dal 2023.
Lavoro nero: Tavolo tecnico tra le misure di contrasto al sommerso
Sempre in tema di contrasto al lavoro nero, lo scorso 3 marzo 2022 si è
insediato il Tavolo tecnico chiamato ad elaborare il piano nazionale per la
lotta al sommerso.
Si tratta di uno degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza di competenza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il Tavolo tecnico avrà tempo fino al 15 ottobre 2022 per elaborare il piano, che
sarò poi adottato entro la fine dell’anno tramite apposito decreto ministeriale.
Nello specifico il Tavolo tecnico dovrà precisare:
● le misure migliori per contrastare l’impiego irregolare;● la strategia dell’attività ispettiva, completa dei piani annuali specifici per
tipologie di sommerso, settori produttivi e territori;
● i criteri per il monitoraggio di traguardi e obiettivi previsti dal Piano;
● le tipologie di denuncia da parte dei lavoratori costretti a lavorare in
nero.
● le strategie per favorire il dialogo e la collaborazione con le parti sociali.
L’obiettivo specificato nel PNRR è un incremento del numero di ispezioni del
20 per cento, rispetto alla media del triennio 2019-2021, da raggiungere entro
la fine del 2024.
Per quanto riguarda, invece, gli effetti in termini di lotta al lavoro irregolare, il
Piano ha lo scopo di ridurre la distanza tra l’Italia e la media dei Paesi europei

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