L’ANALISI – SPRECHI ED ALTRO ANCORA – Alitalia, ecco quanti miliardi (12) ha speso lo Stato in 45 anni

Alitalia, ecco quanti miliardi ha speso lo
Stato | L’analisi


Un totale di 12 miliardi di euro di denaro pubblico versato in Alitalia in
quarantacinque anni per cercare di tenerla in piedi. Ecco in sintesi una scheda
degli interventi dal 1974 al 2019.
Il punto di partenza è uno studio di alcuni anni fa di Mediobanca che ha diviso
la storia della ex compagnia di bandiera in due grandi tronconi: il primo fra il
1974 ed il 2007 ed il secondo fra il 2008 ed il 2014.
Gli interventi sul capitale da parte dello Stato diventano “particolarmente
intensi” a partire dalla metà degli anni ’90, sottolinea Mediobanca nel suo
report. Fino al 1995 lo Stato aveva sborsato 591 milioni di euro, nel decennio
1996-2005, (anni in cui ai Governi si susseguono Prodi, D’Alema, Amato e
Berlusconi), il sostegno pubblico tocca i 2,34 miliardi, portando il totale a 2,94
miliardi circa.
A questi si aggiungono interventi di minore consistenza, in forma di contributi
pubblici per l’addestramento dei piloti (245 milioni) e ulteriori 167 milioni per
l’aumento di capitale riservato a Fintecna per rilevare il 51% di Alitalia Servizi
e per la successiva ricapitalizzazione. Il totale degli esborsi diventa così 5,397
miliardi di euro, dal quale però vanno tolti i proventi: si tratta degli introiti da
collocamento (972 milioni), delle imposte sul reddito (862 milioni) e dai
dividendi (242 milioni). Nasce così il ‘buco’ da 3,32 miliardi di euro dal 1974 al
2007.
Tra il 2007 e il 2014 inizia l’amministrazione controllata. Gli interventi da parte
dello stato sono diversi e variegati, la maggior parte dei quali spalmati su più
esercizi. Si inizia nel 2008, quando il governo Berlusconi fermò la cessione ad
Air France per puntare all’italianità, con un prestito ponte da 300 milioni da
parte del Mef per la continuità dei voli, per arrivare nel 2014, col governo
Renzi, all’investimento da 75 milioni di euro di Poste che entra, in via indiretta,
nel capitale azionario della compagnia. Le uscite dal 2007 al 2014, anno
dell’ingresso di Etihad con il 49% e della nascita della ‘nuova’ Alitalia
svincolata dallo Stato, sono pari a 4,1 miliardi di euro, arrivando così ad un
totale di 7,4 miliardi.
Finito il sodalizio con Etihad, nel 2017 il governo Gentiloni concede altri due
prestiti ponte per complessivi 900 milioni di euro per tenere Alitalia in volo,
facendo lievitare l’esborso da parte dello Stato a 8,3 miliardi di euro. Ma non è
finita. A dicembre 2019 il governo M5S-Pd concede altri 400 milioni, ossia il
prestito ritenuto illegale dalla Ue, per una spesa statale di 8,7 miliardi. A questi
si aggiungono i tre miliardi stanziati per la newco Ita Airways e altri 350
milioni, come residuo del decreto “Cura Italia”, per un esborso totale di 12,05
miliardi.

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