INCENTIVI PER LE IMPRESE – Nuovo bonus assunzione per contratti di apprendistato nell’enogastronomia

Nuovo bonus assunzione per contratti di
apprendistato nell’enogastronomia


di Rita Maria Esposito
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre il decreto attuativo del
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali contenente i criteri e le
modalità di utilizzo dei fondi destinati all’erogazione di contributi per
l’assunzione di giovani diplomati nei settori dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera: i dettagli sul bonus per i contratti di
apprendistato
Contributi fino al 70 per cento, o per un massimo di 30 mila euro, per le
aziende dei settori dell’enogastronomia, dell’agroalimentare e del comparto
alberghiero che assumono, con contratti di apprendistato di 12 mesi, giovani
diplomati under 30.
Il nuovo bonus assunzione è previsto dal Decreto del Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali emanato lo scorso 21 ottobre e pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del 20 dicembre 2022.
I fondi, stanziati con la Legge di Bilancio 2022, hanno lo scopo di sostenere e
valorizzare le eccellenze del patrimonio enogastronomico italiano e
incentivare l’occupazione giovanile nel settore.
Bonus assunzione per contratti di apprendistato
nell’enogastronomia: le regole
Il Decreto Ministeriale del 21 ottobre 2022 emanato dal Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali stabilisce le modalità e i criteri per l’erogazione, a
favore delle aziende del settore dell’enogastronomia e della ristorazione, di un
bonus finalizzato all’assunzione con contratti di apprendistato di giovani
diplomati.
I contributi, pari al 70 per cento delle spese ammissibili e comunque non
superior ai 30 mila euro per ogni azienda, sono finanziati attraverso il “Fondo
di parte corrente per il sostegno delle eccellenze dell’enogastronomia e
dell’agroalimentare italiano” istituito con la Legge di Bilancio 2022.
Al comma 868 dell’articolo 1 della suddetta legge si stabilisce una dotazione
pari a 6 milioni di euro per il 2022 e a 14 milioni per il 2023 al fine di
promuovere il patrimonio enogastronomico nazionale e favorire l’occupazione
di giovani diplomati nei servizi dell’ospitalità alberghiera e
dell’enogastronomia.
I contributi potranno essere utilizzati dalle aziende esclusivamente per la
copertura degli stipendi lordi dei giovani assunti con contratto di
apprendistato. Tutte le spese e i pagamenti dovranno essere tracciabili ed
effettuati attraverso un conto corrente intestato all’azienda.
Assunzione di apprendisti under 30 nell’enogastronomia:
ecco come richiedere gli incentivi
Per ottenere i contributi, le aziende interessate dovranno presentare
un’apposita domanda con allegato il piano di formazione degli apprendisti. È
ammessa la presentazione di un’unica domanda per ogni azienda. I contributi
saranno concessi seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Per conoscere i termini e le modalità di presentazione delle domande di
concessione dei contributi, nonché le modalità per la richiesta di acconti e
anticipi (disciplinati con l’articolo 10), bisognerà attendere l’emanazione di un
apposito provvedimento – entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto – da
parte della Direzione Generale per la Promozione della Qualità
Agroalimentare e dell’Ippica del Ministero delle Politiche Agricole.
A seguito dell’accoglimento della domanda di contributo, le aziende
beneficiarie dovranno successivamente presentare un’altra richiesta per
l’erogazione delle risorse al Ministero che provvederà al pagamento entro 90
giorni dalla ricezione della richiesta, previa verifica da parte di Invitalia della
regolarità della documentazione presentata.
Per essere accolta, la richiesta per l’erogazione dei contributi dovrà essere
presentata entro il termine di 30 giorni successivi alla data di scadenza dei
contratti di apprendistato e dovrà essere completa di:
● elenco delle risorse assunte con contratto di apprendistato;
● relazione tecnico-illustrativa dell’attività svolta e gli obiettivi conseguiti;
● la copia del titolo di studio di ogni risorsa assunta;
● copia delle buste paga;
● documentazione per la tracciabilità delle spese sostenute (ordinativi di
pagamento ed estratti conto).
Bonus apprendistato, quali aziende possono richiederlo?
La misura è volta a incentivare l’inserimento nel mondo del lavoro, con
riferimento ai settori oggetto del decreto, di giovani diplomati tramite
l’assunzione con contratti di apprendistato.
Ai fini dell’ottenimento del bonus, le risorse assunte dovranno avere
determinate caratteristiche, ovvero, non aver compiuto ancora i 30 anni all’atto
della stipula del contratto di assunzione e aver conseguito – da non più di 5
anni – il diploma presso un “Istituto Professionale di Stato per
l’Enogastronomia e l’Ospitalità” (IPSEOA).
L’iniziativa, però, intende anche valorizzare il patrimonio enogastronomico
italiano, scopo perseguito attraverso l’introduzione, tra i requisiti previsti per le
aziende, dell’acquisto di una percentuale definita di prodotti tipici e eccellenze
enogastronomiche nazionali.
Le agevolazioni, infatti, sono rivolte solo alle aziende che presentino i seguenti
requisiti:
● Imprese del settore della Ristorazione e somministrazione (Codice
Ateco 56.10.11) che risultino iscritte al Registro delle Imprese da 10
anni o che, nei 12 mesi precedenti alla pubblicazione del decreto,
abbiano acquistato per almeno il 25 per cento del totale prodotti
certificati DOP, IGP, SQNPI,SQNZ e biologici;
● Imprese del settore delle Gelaterie e pasticcerie (Codice Ateco
56.10.30) che risultino iscritte al Registro delle Imprese da 10 anni o
che, nei 12 mesi precedenti alla pubblicazione del decreto, abbiano
acquistato per almeno il 5 per cento del totale prodotti certificati DOP,
IGP, SQNPI,SQNZ e biologici;
● Imprese del settore della Produzione di pasticceria fresca (Codice
Ateco 10.71.20)che risultino iscritte al Registro delle Imprese da 10 anni
o che, nei 12 mesi precedenti alla pubblicazione del decreto, abbiano
acquistato per almeno il 5 per cento del totale prodotti certificati DOP,
IGP, SQNPI,SQNZ e biologici;
Altri requisiti necessari per tutte le imprese che intendano fare domanda per i
contributi sono:
● regolarità contributiva presso l’INPS e l’INAIL;
● regolarità con gli adempimenti fiscali;
● non trovarsi in stato di liquidazione volontaria.
All’atto di presentazione della domanda, le aziende dovranno presentare una
Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà attestante il possesso dei
requisiti richiesti e l’assenza di cause di esclusione, riportate al comma 2
dell’articolo 5 del Decreto.
Il Ministero, infine, si riserva la possibilità di effettuare controlli a campione
sulle aziende destinatarie delle agevolazioni e di revocare i contributi in caso
di constatazione dell’assenza dei requisiti richiesti.
Altre possibili cause di revoca delle agevolazioni (tutte indicate nell’articolo 12
del Decreto) sono: il licenziamento delle risorse prima dello scadere dei 12
mesi, aver reso dichiarazioni false, l’apertura di una procedura di liquidazione
volontaria, il mancato assolvimento degli obblighi di controllo e la
delocalizzazione dell’attività in stati non europei.
fonte: INFORMAZIONE FISCALE

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