FISCO – Prezzo del carburante in aumento, dal 1°dicembre lo sconto è dimezzato

Prezzo del carburante in aumento, dal 1°
dicembre lo sconto è dimezzato


di Francesco Rodorigo – IMPOSTE
Dal 1° dicembre benzina, gasolio e GPL costano di più. Il taglio delle
accise sul carburante è stato ridefinito dal decreto pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 274 del 23 novembre. Le aliquote salgono e
riducono lo sconto in vigore finora. Da circa 30 centesimi al litro si
passa a circa 18 centesimi
Il prezzo del carburante è tornato a salire dal 1° dicembre.
Il termine per la riduzione degli ultimi mesi è scaduto il 30 novembre e da
oggi, fino alla fine dell’anno, entrano in vigore i nuovi valori.
La nuova rideterminazione delle accise su benzina, gasolio e GPL è stata
prevista dal decreto legge n. 179 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 274 del
23 novembre 2022.
Viene quasi dimezzato lo sconto sul prezzo alla pompa di circa 30 centesimi al
litro per benzina e gasolio e di circa 10 centesimi per il GPL che passa
rispettivamente a circa 18 centesimi e a circa 6 centesimi.
Inoltre, gli esercenti dei depositi di carburante e dei distributori devono
trasmettere le dichiarazioni con i quantitativi in giacenza entro le nuove date di
scadenza.
Prezzo del carburante in aumento, da oggi 1° dicembre lo sconto
sarà dimezzato
A pochi giorni dalla pubblicazione ufficiale del Decreto Aiuti quater, che ha
confermato lo sconto del prezzo sul carburante fino alla fine dell’anno è
arrivato un nuovo decreto che va a modificare quanto disposto.
Si tratta del decreto legge n. 179 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 274
del 23 novembre 2022 approvato dal Consiglio dei Ministri insieme al disegno
della Legge di Bilancio 2023.
Secondo quanto stabilito dal Governo, quindi, da oggi 1° dicembre ci sarà una
riduzione dello sconto che passa dagli attuali 30 centesimi al litro per benzina
e gasolio a circa 18 centesimi (e da circa 10 centesimi per il GPL a circa 6
centesimi).
Lo sconto, quindi, viene quasi dimezzato per via della rideterminazione delle
aliquote di accisa. Il 30 novembre è scaduto il termine per il taglio in vigore
finora. A partire da oggi 1° dicembre e fino alla fine dell’anno, saranno in
vigore i nuovi valori, come indicato nella tabella.
Valore in vigore fino al 30
novembre 2022
Valore in vigore dal 1° al 31
dicembre 2022
Benzina 478,40 euro per 1000 litri 578,40 euro per 1000 litri
Gasolio 367,40 euro per 1000 litri 467,40 euro per 1000 litri
GPL 182,61 euro per mille
chilogrammi
216,67 euro per mille chilogrammi
Non ci sono variazioni, invece, per quanto riguarda il gas metano. Il decreto
non ha previsto alcun intervento per cui vengono mantenute l’IVA al 5 per
cento e l’aliquota di accisa a zero.
Viene poi fissata definitivamente la data entro cui i gestori dei depositi di
carburante e di stazioni di servizio dovranno trasmettere all’Agenzia delle
Dogane la dichiarazione con i dati sui quantitativi in giacenza al 30 novembre.
L’adempimento andrà effettuato entro la nuova scadenza del 12 dicembre
2022.
Entro il 12 gennaio 2023, invece, sarà necessario trasmettere i dati sul
carburante in giacenza al 31 dicembre 2022.
Riduzione del taglio delle accise: i prezzi sono destinati a salire
L’aumento delle aliquote di accisa comporta quasi inevitabilmente un nuovo
aumento dei prezzi del carburante, che solo di recente era tornato a livelli
normali.
Gli aumenti sul carburante si vanno ad aggiungere ai rincari dell’inflazione e
del caro bollette, e arriveranno a ridosso di uno dei periodi di maggiore
spostamento per via delle festività natalizie.
Le associazioni dei consumatori hanno già fatto sentire la propria voce, il
Codacons sottolinea come la decisione del Governo, considerano i prezzi
medi dei carburanti, farà impennare nuovamente i prezzi:
“in modalità servito un litro di verde salirà da 1,852 euro a 1,974 euro, il diesel
sfonderà addirittura la soglia dei 2 euro al litro, passando dagli attuali 1,957
euro a 2,079 euro/litro.”
Intanto, per gli automobilisti arriva anche una buona notizia. Nella bozza della
Legge di Bilancio 2023 è presente un articolo che prevede la sospensione
dell’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie previsto
per inizio 2023.
Rientrano in questa categoria anche le multe stradali che, pertanto, non
saranno adeguate alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo accertata
dall’ISTAT.

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