ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI
Come è noto, il decreto legislativo n. 116 del 2020 ha introdotto l’obbligo di etichettatura ambientale per gli imballaggi, successivamente sospeso fino al 31 dicembre 2022 dalla Legge 15/2022.
Il sopra citato DLgs., le cui prescrizioni decorreranno pertanto dal prossimo 1° gennaio 2023, prevede che tutti gli imballaggi siano “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi. I produttori hanno, altresì, l’obbligo di indicare, ai fini della identificazione e classificazione dell’imballaggio, la natura dei materiali di imballaggio utilizzati, sulla base della decisione 97/129/CE della Commissione.”
L’introduzione dell’obbligo di etichettatura ha ingenerato da subito dubbi circa la corretta applicazione della norma e sono stati formulati quesiti su casistiche specifiche e complesse.
Un utile supporto per le imprese è stato sviluppato da CONAI, con la realizzazione delle “Linee Guida sull’etichettatura ambientale degli imballaggi”, che si trasmettono in allegato.
Sul sito del Consorzio, inoltre, è disponibile la sezione FAQ continuamente aggiornata e arricchita, raggiungibile al link: http://www.etichetta-conai.com/faqs/ , nonchè il tool e-tichetta disponibile al link: www.e-tichetta.conai.org, lo strumento per aiutare le imprese a identificare le informazioni per costruire correttamente la propria etichetta ambientale.
Si conferma infine che – in base alla Legge 15/2022 – per gli imballaggi privi dei requisiti di etichettatura già immessi in commercio o sprovvisti di etichettatura alla data del 1° gennaio 2023 è prevista la possibilità di commercializzazione fino ad esaurimento delle scorte.