DIGITALE – La sostenibilità d’impresa tra finanziamenti e nuove iniziative. Sono diversi i bandi e i progetti messi in campo per favorire la trasformazione tecnologica e digitale delle aziende italiane

La sostenibilità d’impresa tra finanziamenti
e nuove iniziative
Sono diversi i bandi e i progetti messi in campo per favorire la
trasformazione tecnologica e digitale delle aziende italiane

Sostenere con modalità concrete nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e
sostenibili, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale
dell’impresa e orientare, al contempo, la ripresa degli investimenti verso ambiti
strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema economico.
A questo riguardo, sono numerose le iniziative assunte tanto in ottica
pubblica, attraverso i progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza,
tanto sotto impulso privato.
In tal senso, è stato pubblicato un nuovo decreto con il quale il Ministero dello
Sviluppo economico ha istituito un regime di aiuto di interventi di questa
natura. I soggetti che potranno beneficiare delle misure sono le piccole e
medie imprese, in possesso, al momento della presentazione della domanda
di taluni requisiti, tra i quali, ad esempio:
● essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle
imprese;
● essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in
liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure
concorsuali;
● trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due
bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese ovvero
aver presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone,
almeno due dichiarazioni dei redditi;
● essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa
edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della
salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola in relazione agli obblighi
contributivi.
A livello locale, è interessante l’iniziativa appena assunta dalla regione Emilia
Romagna, con un contributo alle imprese agromeccaniche per acquistare
macchinari per l’agricoltura di precisione, con l’obiettivo di ridurre le emissioni
in atmosfera e favorire processi più sostenibili nella gestione di effluenti
zootecnici, fertilizzanti e antiparassitari. Potranno partecipare le aziende
iscritte all’Albo delle imprese agromeccaniche, istituito dalla Regione per
favorire la qualificazione della professionalità. Il settore delle macchine
agricole in Emilia-Romagna è uno dei principali del comparto meccanico
nazionale, il primo polo produttivo di attrezzature agricole in Italia e tra i più
importanti a livello europeo.
Del resto, l’importanza della sostenibilità in campo aziendale è ormai emersa
come una questione di primissimo piano all’interno dell’ecosistema
imprenditoriale. Da poco, ad esempio, è nato il Digital Sustainability Index, il
primo indice italiano sviluppato per misurare la sostenibilità digitale di
persone, aziende e territori. Sviluppato dalla Fondazione per la Sostenibilità
Digitale, il DiSi misura il livello di consapevolezza dell’utente nell’uso delle
tecnologie digitali quali strumenti di sostenibilità e permette di calcolare le
correlazioni tra tre elementi dell’individuo. Vale a dire il livello di
digitalizzazione, di sostenibilità e di sostenibilità digitale.
L’indice può essere applicato a qualsiasi territorio (città, provincie, regioni)
oppure a qualsiasi organizzazione complessa. In questo momento, i risultati
della ricerca evidenziano come sia il Trentino Alto Adige a guidare la
classifica, forte sia di un buon indice di digitalizzazione che di un alto
coefficiente di cittadini che sono consapevoli del ruolo della tecnologia a
supporto della sostenibilità. Seconda posizione per il Molise, grazie all’alta
percentuale di cittadini molisani che – pur in condizioni infrastrutturali spesso
critiche – danno grande importanza sia alla sostenibilità che al digitale come
strumento a supporto della sostenibilità. Seguono Lazio, Friuli-Venezia Giulia
e Sardegna.
Per favorire gli elementi sostenibili, proprio per le ragioni citate, stanno
intervenendo anche istituti bancari come UniCredit e Intesa San Paolo. La
prima con il finanziamento “Futuro sostenibile” da 5 milioni di euro, il nuovo
piano di sostegno della banca per le imprese che vogliono migliorare la
sostenibilità del proprio business, in linea con il Pnrr. Da parte di Intesa San
Paolo, invece, è attivo S-Loan, soluzione a supporto degli investimenti
sostenibili delle imprese. L’iniziativa è riservata alle società di capitali, incluse
le imprese e cooperative sociali del Terzo Settore, impegnate a generare un
impatto positivo verso l’ambiente, la società o il buon governo delle aziende.
Tutte tessere che contano di contribuire al mosaico della sostenibilità.

fonte – CLICKLAVORO

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