DECRETO AIUTI QUATER, I PUNTI PRINCIPALI

DECRETO AIUTI QUATER, I PUNTI PRINCIPALI

Dopo la pubblicazione del decreto AIUTI QUATER, vediamo quali sono i punti principali di interesse per le imprese e i cittadini.

Superbonus 

La detrazione viene ridotta al 90% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023.

Gli interventi su edifici condominiali possono continuare a fruire dell’aliquota al 110% per il 2023 a condizione che:

  • la CILA venga presentata entro il 25 novembre p.v.;
  • la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata prima del 25 novembre 2022;
  • l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici sia stata presentata entro il 25 novembre 2022

Inoltre, viene riaperta la possibilità per le singole abitazioni di accedere al Superbonus anche per il 2023 a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano un reddito di 15.000 euro l’anno, innalzato in base al quoziente familiare.

Per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022, l’aliquota al 110% si applica fino al 31 marzo 2023.

Esenzione IMU 

Esentati dalla seconda rata IMU 2022 gli immobili destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori dell’attività.

Tax credit acquisto energia e gas

Prolungate le misure introdotte con i precedenti decreti Aiuti e confermate le aliquote previste dal DL Aiuti ter.

tax credit sono previsti anche sulle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale a dicembre 2022 .

Per le imprese “energivore” il contributo per le spese sostenute nel mese di dicembre 2022 è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica (corrispondente alla media di Dicembre 2022 del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica).

Proroga taglio accise

Prorogato fino al 31 dicembre 2022 il taglio delle accise su alcuni carburanti, con le aliquote rideterminate nel modo seguente:

  • benzina: 478,40 euro per mille litri;
  • oli da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per mille litri;
  • gas di petrolio liquefatti (GPL) usati come carburanti: 182,61 euro per mille chilogrammi;
  • gas naturale usato per autotrazione: zero euro per metro cubo.

Inoltre, per lo stesso periodo, l’aliquota IVA applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento.

Misure caro bollette

Le imprese italiane possono richiedere ai propri fornitori di energia elettrica e gas naturale la rateizzazione (max 36 mesi) delle bollette di luce e gas limitatamente agli importi in eccesso rispetto a quelli medi pagati nel 2021. La misura è applicabile ai consumi registrati nel periodo 1° ottobre 2022- 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Le imprese interessate devono fare richiesta ai fornitori entro 15 giorni dal ricevimento della bolletta, dopodiché riceveranno una proposta di rateizzazione (importi dovuti, tasso di interesse eventualmente applicato, date di scadenza etc…).
SACE S.p.a. è autorizzata a concedere alle imprese, ad alcune condizioni, una garanzia pari al 90% per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.

Passaggio al mercato libero

L’obbligo di passaggio dal mercato di maggior tutela al mercato libero è spostato al 2024  per tutti i clienti domestici.

Registratori Telematici

Per il 2023 si prevede la concessione di un credito d’imposta riservato ai soggetti obbligati alla memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi.

Il contributo è pari al 100%  della spesa sostenuta per l’adeguamento degli strumenti utilizzati per la memorizzazione e trasmissione ai fini delle nuove disposizioni in materia di lotteria degli scontrini, fino a 50 euro per ogni registratore telematico aggiornato.

Benefit aziendali esentasse 

Prevista una misura di welfare aziendale che punta a incrementare gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze. Infatti, per il 2022 viene alzato fino a 3.000 euro il tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti “fringe benefit” aziendali.

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