Legge di Bilancio 2023: anticipazioni
sulla prima Finanziaria Meloni
di Alessandra Gualtieri
Anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2023: in Manovra Economica prime
misure ponte in tema pensioni e flat tax, sullo sfondo le priorità Energia
e PNRR.
Con la premessa che la priorità numero uno del nuovo Governo Meloni è
quella di finanziare il prolungamento delle misure contro il caro energia per
famiglie e imprese, se non dovessero arrivare a breve aiuti comunitari, per la
Legge di Bilancio 2023 toccherà dar fondo al “tesoretto” da 10 miliardi
lasciato dal precedente esecutivo e tralasciare la riforma delle pensioni e
quella della flat tax, almeno per il momento.
Secondo le anticipazioni ci sono in vista delle misure transitorie, o meglio,
delle formule di compromesso in attesa di mettere mano ai due dossier in
maniera approfondita.
In base alle prime indiscrezioni sulla Manovra economica 2023, allo studio del
Governo Meloni ci sono:
● flat tax per gli incrementi di reddito forse anche per autonomi
fino a 100mila euro (come da programma),
● proroga Quota 102, APE Sociale e Opzione Donna (in continuità
con lo scorso anno),
● nuova quota flessibile (età + contributi) per la pensione
anticipata di 470mila lavoratori tra 61 e 66 anni (una mediazione
tra l’Opzione Uomo troppo penalizzante e Quota 41 per tutti),
● Reddito di Cittadinanza dimezzato (con esclusione di chi rifiuta
un impiego e mantenimento del sussidio solo per chi non può
lavorare).
Per le misure più prettamente economiche, riflettori puntati su Giancarlo
Giorgetti, nuovo Ministro dell’Economia.
Per la definizione della riforma previdenziale, e sui macro-temi delle politiche
attive per il lavoro, è invece attesa la ripresa dei tavoli sindacali con il nuovo
Ministro del Lavoro, Marina Calderone, per quanto i tempi siano molto stretti
in vista delle scadenze per la ex Legge di Stabilità, da approvare a giorni e
inviare a Bruxelles per approvazione.
Il momento che stiamo vivendo necessita di soluzioni frutto di un rinnovato
dialogo sociale. In questo momento, è importante favorire il confronto affinché
si possano trovare soluzioni condivise a beneficio del mondo delle imprese,
dei lavoratori dipendenti e autonomi e più in generale di un mondo del lavoro
sempre più inclusivo, contrastando forme di disuguaglianza e povertà.
Capitolo a parte le grandi e opere riforme associate al Recovery Plan. Sul
PNRR, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, potrebbe chiedere alla
UE una modifica delle tempistiche per tener conto dei maggiori costi di
energia e materie prime.
Sul fronte internazionale, infine, per quanto riguarda il dibattito politico legato
al caro energia, la palla passa alla nuova premier, supportata dal nuovo
Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Sulla scia dei successi messi a segni nei suoi ultimi giorni da premier italiano
(che ha anticipato agli italiani come dovrebbe funzionare il nuovo
meccanismo contro il caro bollette), l’arduo compito di portare a casa
l’accordo definitivo sul prezzo del gas e i nuovi fondi per gestire la crisi in atto.
L’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani resterà vicino al
nuovo esecutivo come advisor per l’energia (incarico volontario e non
retribuito).
2 Comments
Buongiorno, sembra che l’Europa abbia adottato un metro e più misure verso i Stati membri, i tassi alzati con molta facilità , sul tetto dell’energia si tentenna , ora ci chiniamo mandando la finanziaria, chissà che appunti faranno a Bruxelles,Purtroppo vivono in una dimensione completamente diversa da quella dei lavoratori , noi continueremo a fare sacrifici per arrivare a pagare queste super bollette assieme a tutte le altre cose per arrivare a fine mese.
PURTROPPO FRANCO HA RAGIONE E SE CI SEGUE PUO’ VEDERE CHE CERCHIAMO DI FARE LA NOSTRA PARTE… MA LA POLITICA VIAGGIA TROPPO IN ALTO RISPETTO ALLE VERE ESIGENZE DELLA GENTE E DELLE IMPRESE