CREDITO ED INCENTIVI – Smart e Start 2022: Bando, requisiti, spese ammissibili e come funziona – Tutte le informazioni su Smart e Start 2022, la misura del Ministero dello Sviluppo Economico per supportare le start up innovative

Smart e Start 2022: Bando, requisiti,
spese ammissibili e come funziona
Tutte le informazioni su Smart e Start 2022, la misura del Ministero dello
Sviluppo Economico per supportare le start up innovative

Smart e Start 2022 Italia è un incentivo nato per supportare la nascita e la
crescita delle start up innovative ad alto contenuto tecnologico su tutto il
territorio nazionale.
La misura introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico finanzia piani
d’impresa per un valore compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro,
comprendenti differenti categorie di spese.
In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato in cosa consiste e
come funziona il finanziamento, quali sono le spese ammissibili, i requisiti per
ottenerlo e come presentare domanda.
COS’È SMART E START ITALIA
Smart e Start 2022 Italia è un Bando nazionale che supporta la nascita e la
crescita delle start up innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le
Regioni italiane. Sono finanziabili progetti la cui spesa può variare tra i
100.000 euro e 1,5 milioni di euro, presentati da start up innovative già
costituite o da persone fisiche che intendono costituirne una. L’obiettivo
è stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale,
valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica e incoraggiare il
rientro dei “cervelli” dall’estero.
BANDO E NOVITÁ DI SMART E START 2022
Il programma Smart e Start Italia è disciplinato dalla sua norma istitutiva,
ovvero il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre

  1. Nel corso degli anni però sono state apportare modificazioni e
    integrazioni e ogni anno viene rinnovato e rifinanziato. Nel 2022 è stato varato
    il Decreto Ministeriale 24 febbraio 2022 recante modifiche al decreto
    istitutivo.
    In particolare, la modifica normativa introduce la possibilità per le start up
    innovative beneficiarie di richiedere la conversione di una quota del
    finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto. Ciò vale nel
    caso in cui la medesima start up innovativa sia destinataria di investimenti nel
    capitale di rischio attuati da investitori terzi (regolamentati o qualificati) o da
    soci persone fisiche. Inoltre, con il Decreto interministeriale del 24
    novembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio
    2022, il MISE ha destinato 100 milioni di euro al Fondo Smart e Start per le
    sole imprese femminili. Una dotazione che fa parte delle risorse destinate
    all’investimento “Creazione di imprese femminili” dal PNRR pari a 400 milioni
    di euro.
    Rendiamo disponibile la normativa completa a fine articolo. Di seguito invece
    spieghiamo a chi si rivolge, come funziona e come fare domanda alla luce di
    tutte le novità normative introdotte.
    A CHI SI RIVOLGE
    Smart e Start 2022 finanzia le start up innovative costituite da non più di 60
    mesi e iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese. Con Smart e
    Start 2022 possono chiedere un finanziamento:
    ● start up innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60
    mesi;
    ● team di persone fisiche che vogliono costituire una start up innovativa
    in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso
    dello “start up Visa”;
    ● imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul
    territorio italiano.
    Ma che cos’è esattamente una start up innovativa? Una start up innovativa
    è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di
    crescita. I requisiti che qualificano un’impresa come “start up innovativa”
    sono indicati all’articolo 25 del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179.
    Inoltre il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha dato una spiegazione
    dettagliata delle start up innovative in questa pagina.
    COSA FINANZIA SMART E START 2022
    Smart e Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100.000
    euro e 1,5 milioni di euro, a copertura delle seguenti categorie di spese:
    ● immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature
    tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché
    coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
    ● immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto
    dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni,
    know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle
    esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
    ● servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa,
    direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Ad esempio,
    progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni
    architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze
    specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori
    d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi
    connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini
    della realizzazione del piano d’impresa;
    ● personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i
    requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del
    Decreto Legge n. 179 del 2012, nella misura in cui sono impiegati
    funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
    Nei limiti del 20% di tali spese è altresì, ammissibile a contribuzione un
    importo a copertura delle esigenze di capitale circolante connesse al
    sostenimento di spese per :
    ● materie prime;
    ● servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa, compresi
    quelli di hosting e di housing;
    ● godimento di beni di terzi.
    I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione
    della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula
    del contratto di finanziamento.
    LE CARATTERISTICHE DEI PIANI
    Il progetto imprenditoriale finanziabile con Smart e Start 2022 deve possedere
    almeno una delle seguenti caratteristiche:
    ● essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel
    campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della
    blockchain e dell’internet of things;
    ● avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
    ● essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della
    ricerca pubblica e privata.
    ALCUNI ESEMPI DI SPESE AMMISSIBILI
    Tra le spese ammissibili per il piano d’impresa, nell’ambito del bando
    Smart e Start 2022 vi sono, a titolo esemplificativo:
    ● impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
    ● componenti hardware e software;
    ● brevetti, marchi e licenze;
    ● certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate
    alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
    ● licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;
    ● progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni
    architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi;
    ● licenze relative all’utilizzo di software;
    ● consulenze specialistiche tecnologiche;
    ● costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a
    collaboratori;
    ● servizi di incubazione e di accelerazione di impresa;
    ● investimenti in marketing e web marketing.
    Invece, in merito ai costi di funzionamento aziendale finanziabili, sono
    ammessi ad esempio, quelli per:
    ● materie prime;
    ● servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    ● hosting e housing;
    ● godimento beni di terzi.
    QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI CON SMART E START
    Le start up richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
    ● finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80%
    delle spese ammissibili;
    ● servizi di tutoraggio;
    ● conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in
    contributo a fondo perduto.
    Vediamo nel dettaglio i termini di queste agevolazioni.
    1) FINANZIAMENTO AGEVOLATO
    Smart e Start Italia 2022 offre un finanziamento a tasso zero, senza alcuna
    garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Questa percentuale
    può salire al 90% se la start up:
    ● è costituita interamente da donne o da giovani sotto i 36 anni;
    ● ha tra i soci un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente)
    conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in
    attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
    Le start up con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise,
    Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto
    pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
    Il Decreto Rilancio poi, ha esteso il contributo a fondo perduto (il 30% del
    finanziamento concesso) anche alle start up innovative localizzate nel Cratere
    sismico del Centro Italia. Ovvero, quelle che si trovano nel territorio dei
    Comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 e specificati negli allegati
    1, 2 e 2-bis del Decreto Legge 17 ottobre 2016, n.189, convertito, con
    modificazioni, dalla Legge 15 dicembre 2016, n. 229, nei limiti delle risorse
    disponibili. Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese
    successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.
    2) SERVIZI DI TUTORAGGIO
    Tra le agevolazioni previste vi è una che riguarda solo le start up innovative
    costituite da non più di 12 mesi. Queste ultime possono usufruire di servizi
    di tutoraggio tecnico gestionale identificati in base alle caratteristiche delle
    start up. Il valore di tali servizi è pari a:
    ● 15.000 euro per le start up localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata,
    Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
    ● 7.500 euro per le start up localizzate nel restante territorio nazionale.
    Il programma è composto da un mix di servizi erogati sotto forma di:
    ● webinar specialistici su ambiti di interesse delle imprese;
    ● un servizio di mentorship che prevede l’affiancamento di un esperto
    all’impresa beneficiaria per la gestione degli ambiti manageriali
    individuati nella fase di definizione del piano.
    3) CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE START UP INNOVATIVE
    Le start up innovative beneficiarie delle agevolazioni di Smart e Start Italia
    2022 possono richiedere la conversione del finanziamento agevolato già
    ottenuto in contributo a fondo perduto. Vale per le start up che siano
    destinatarie di investimenti nel proprio capitale di rischio attuati da investitori
    terzi o da soci persone fisiche. È valido fino a un importo pari al 50% delle
    somme apportate dagli investitori terzi o dai soci persone fisiche. Resta fermo
    il limite della misura massima del 50% del totale delle agevolazioni
    concesse.
    COME FUNZIONA SMART E START
    L’incentivo Smart e Start 2022 è a sportello, dunque, non vi sono graduatorie
    né scadenze. Le domande sono esaminate entro 60 giorni, in base all’ordine
    di arrivo. La procedura per richiedere le agevolazioni è completamente
    informatizzata, grazie al supporto di Invitalia. A gestire il programma Smart e
    Start Italia è Invitalia che valuta i piani d’impresa presentati sulla base dei
    seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della Circolare MISE n.
    439196 del 16 dicembre 2019:
    ● adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali
    richieste dall’attività imprenditoriale;
    ● carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in
    riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto o servizio, ovvero di
    nuove soluzioni organizzative o produttive;
    ● sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto
    delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa
    proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo
    mercato individuato;
    ● fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.
    Inoltre, è previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le
    iniziative che:
    ● attivano collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi
    gli innovation hub e gli organismi di ricerca;
    ● operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud;
    ● dispongono di un accordo di investimento con un investitore qualificato;
    ● dispongono del rating di legalità.
    SMART E START 2022: COME PRESENTARE DOMANDA
    Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la
    piattaforma web di Invitalia. Per le sole imprese femminili e valere, quindi,
    sulle sole risorse stanziate dal Decreto interministeriale del 24 novembre
    2021 (100 milioni di euro) le domande sono aperte dal 19 maggio 2022. Ad
    ogni modo, per richiedere le agevolazioni è necessario:
    ● essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per
    accedere alla piattaforma dedicata;
    ● accedere all’area riservata per compilare direttamente online la
    domanda, caricare il business plan e gli allegati.
    Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario
    disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata
    (PEC):
    ● per le società già costituite, la domanda deve essere presentata dal
    rappresentante legale della società che la deve firmare digitalmente;
    ● nel caso di società non costituite, la domanda deve essere
    presentata dalla persona fisica referente del progetto che la deve
    firmare digitalmente. Il referente del progetto deve essere uno dei futuri
    soci della società.
    Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della
    domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
    Non ci sono scadenze, né graduatorie. Invitalia valuta le domande in base
    all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. La valutazione prevede
    una verifica formale e una valutazione di merito, compreso il colloquio con
    gli esperti di Invitalia. La procedura si conclude in 60 giorni, salvo eventuali
    richieste di integrazione dei documenti.
    MODULI PER PRESENTARE DOMANDA
    Invitalia mette a disposizione la modulistica per presentare la domanda di
    agevolazione. Nel caso di una start up innovativa già costituita, potete trovare
    in questa pagina la modulistica di cui avete bisogno. Invece, nel caso di una
    start up che deve nascere, potete scaricare i moduli in questa sezione.
    FAQ E ASSISTENZA ALLA DOMANDA
    Nel caso di problemi nella compilazione della domanda di finanziamento,
    Invitalia vi guiderà gratuitamente. Infatti, se avete già molto chiaro un business
    plan, Invitalia vi affianca nella presentazione della domanda di finanziamento
    per ridurre gli errori formali e valorizzare il progetto d’impresa. È possibile
    prenotare con Invitalia fino a 3 appuntamenti online per chiarirvi le idee. Il
    servizio non costituisce una corsia preferenziale all’ammissione della
    domanda e non è una prevalutazione della tua iniziativa imprenditoriale.
    Per prenotare il servizio, dovete chiamare il numero azzurro 848.886.886.
    Inoltre, Invitalia mette a disposizione una sezione FAQ in cui vi sono risposte
    alle domande più frequenti.
    Se i dubbi permangono si può:
    ● chiamare il numero 848.886.886 dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle
    18.00;
    ● scrivere a Invitalia accedendo dall’area riservata che trovate in questa
    pagina, per chiedere informazioni.
    Infine, chi ha già presentato la domanda può comunicare con Invitalia tramite
    PEC all’indirizzo smartstart@pec.invitalia.it indicando preferibilmente
    nell’oggetto l’ID della domanda.
    ITER DI ASSEGNAZIONE DEL FINANZIAMENTO
    L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di
    finanziamento tra Invitalia e l’impresa beneficiaria. L’erogazione delle
    agevolazioni per stato di avanzamento può avvenire sulla base di fatture
    quietanzate e non quietanzate. In caso di fatture non quietanzate (nei limiti,
    comunque, del 30% delle spese ammesse alle agevolazioni) il pagamento
    delle stesse dovrà essere dimostrato al successivo stato avanzamento lavori.
    Invitalia può richiedere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento
    dei titoli di spesa decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione dello stato
    avanzamento lavori ed in assenza di ulteriori richieste di erogazione.
    L’erogazione delle agevolazioni può avvenire anche attraverso l’utilizzo di un
    contratto di conto corrente vincolato, secondo le modalità previste dalla
    Convenzione stipulata in data 28 aprile 2015 tra Ministero, Soggetto gestore e
    Associazione bancaria italiana (ABI), rivolgendosi alle banche di questo
    elenco.
    L’erogazione del finanziamento connesso alle esigenze di capitale circolante è
    effettuata proporzionalmente agli stati avanzamento lavori rendicontati. La
    rendicontazione dei costi di personale avviene con la modalità dei costi
    standard.
    MODULI UTILI
    Invitalia mette a disposizione degli interessati anche la modulistica necessaria
    per la stipula del contratto di finanziamento. La compilazione e il
    caricamento sulla piattaforma deve avvenire entro 30 giorni dalla ricezione
    della comunicazione di ammissione alle agevolazioni. Ciò, secondo quanto
    stabilito dal Decreto 30 Agosto 2019.
    Ovvero per i progetti con finanziamento totale superiore a 150.000 euro,
    potete scaricare i moduli in questa pagina. Per i progetti con finanziamento
    totale inferiore a 150.000 euro, i moduli da compilare li trovate in questa
    sezione.
    ITER NORMATIVO DI SMART E START
    Il programma Smart e Start Italia, istituito con Decreto del Ministro dello
    Sviluppo Economico 24 settembre 2014, ogni anno viene rinnovato e
    rifinanziato. Già con Decreto del MISE del 30 agosto 2019 erano state
    apportate le prime modifiche per semplificare e velocizzare la procedura di
    accesso agli incentivi. C’è poi stato il Decreto Ministeriale 24 febbraio 2022
    che, come anticipato, ha introdotto la possibilità di richiedere la conversione
    di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo
    perduto. In ultimo, il Decreto interministeriale 24 novembre 2021, ha messo
    a disposizione risorse pari complessivamente a 100 milioni di euro del PNRR
    per le sole imprese femminili. Su questo ultimo punto, se volete conoscere i
    dettagli sui requisiti e le condizioni per il sostegno finanziario con gli interventi
    previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili” potete
    leggere il testo integrale della Circolare del Direttore generale per gli
    incentivi alle imprese 4 maggio 2022, n. 168851.
    RIFERIMENTI NORMATIVI
    Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 settembre 2014 (Pdf
    769 Kb)
    Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Pdf 1 Mb)
    Decreto Interministeriale 24 novembre 2021 (Pdf 638 Kb)
    Decreto Ministeriale 24 febbraio 2022 (Pdf 274 Kb)
    Circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 4 maggio
    2022, n. 168851 (Pdf 1255 Kb)

FONTE – TI CONSIGLIO UN LAVORO

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