CREDITO ED INCENTIVI – Investimenti sostenibili 4.0: domande per i contributi dal 18 maggio

Investimenti sostenibili 4.0: domande per
i contributi dal 18 maggio


di Bruno Pagamici – Dottore commercialista in Macerata
Domande al via il 18 maggio 2022 per il bando “Investimenti sostenibili
4.0”. A disposizione ci sono 677,8 milioni, di cui 250,2 per le regioni del
Centro-Nord e 427,7 per il Mezzogiorno. Una dote del 25% è riservata alle
micro e piccole imprese. Le domande saranno valutate sulla base dell’ordine
cronologico giornaliero di presentazione. Alla domanda devono essere allegati
i preventivi di spesa, il piano di investimento e una dichiarazione con i dati
contabili. Le imprese richiedenti devono disporre di almeno 2 bilanci approvati
e depositati presso il registro delle imprese ovvero, nel caso di imprese
individuali e società di persone, di almeno 2 dichiarazioni dei redditi
presentate. Tutte le istruzioni per presentare la domanda.
Investimenti sostenibili 4.0: conto alla rovescia per il click day.
La presentazione delle domande compilate sarà possibile dalle ore
10.00 del 18 maggio 2022.
L’invio sarà consentito dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi,
dal lunedì al venerdì.
Ciascuna impresa proponente può presentare una sola domanda di
agevolazione.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con
procedimento a sportello affidata al soggetto gestore Invitalia.
Risorse disponibili
La dotazione finanziaria complessiva dell’intervento agevolativo, istituito con
decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 10 febbraio 2022 e
reso operativo dal decreto direttoriale del 12 aprile 2022, è pari a
677.875.519,57 euro, di cui:

  • 250.207.123,57 euro per le Regioni del Centro-Nord Emilia-Romagna,
    Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana,
    Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);
  • 427.668.396,00 euro per le Regioni del Mezzogiorno.
    Attenzione
    Una quota pari al 25% della dotazione finanziaria complessiva è
    destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.
    Chi può presentare domanda
    Le domande di contributo possono essere presentate da micro, piccole e
    medie imprese (PMI), ubicate su tutto il territorio nazionale:
  • regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese;
  • nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e
    non sottoposte a procedure concorsuali;
  • non già in difficoltà al 31 dicembre 2019, fatte salve le deroghe previste per
    le micro e piccole imprese dalla disciplina in materia di aiuti di riferimento;
  • in regime di contabilità ordinaria;
  • con almeno 2 bilanci approvati e depositati presso il registro delle imprese
    ovvero, nel caso di imprese individuali e società di persone, con almeno 2
    dichiarazioni dei redditi presentate;
  • in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e
    urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia
    dell’ambiente e con gli obblighi contributivi;
  • che non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della
    domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto
    dell’investimento.
    Attenzione
    Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni anche le
    imprese non residenti nel territorio italiano, in quanto prive di sede
    legale o secondaria, purché costituite secondo le norme di diritto civile e
    commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nel relativo
    Registro delle imprese. Fermo restando il possesso, alla data di
    presentazione della domanda di agevolazione, degli ulteriori requisiti
    richiesti, le imprese non residenti nel territorio italiano devono
    dimostrare alla data di richiesta della prima erogazione
    dell’agevolazione, pena la decadenza dal beneficio, la disponibilità
    dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento nel
    territorio nazionale.
    Progetti ammissibili
    Il programma proposto deve prevedere la realizzazione di investimenti
    innovativi, attraverso l’utilizzo delle seguenti tecnologie abilitanti afferenti al
    piano Transizione 4.0:
  • manifattura avanzata;
  • manifattura additiva;
  • realtà aumentata;
  • simulazione;
    integrazione automatizzata con il sistema logistico;
  • internet of things;
  • cloud;
  • cybersecurity;
  • big data;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain.
    Attenzione
    L’ammontare delle spese riconducibili a tali tecnologie dovrà risultare
    preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma.
    Ai fini dell’ammissibilità, i programmi di investimento devono essere finalizzati
    allo svolgimento delle seguenti attività economiche:
  • attività manifatturiere (sezione C classificazione delle attività economiche
    Ateco 2007), ad eccezione dei divieti e limitazioni inerenti al settore
    siderurgico, del carbone, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei
    trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione della
    distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche. Saranno esclusi
    anche i programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli
    obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del
    principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno
    significativo”);
  • servizi alle imprese.
    Requisiti dei programmi proposti
    Fatto salvo per i programmi finalizzati al miglioramento della sostenibilità
    energetica aziendale, i progetti devono essere diretti all’ampliamento della
    capacità produttiva, alla diversificazione della produzione funzionale (per
    prodotti mai fabbricati in precedenza) o al cambiamento fondamentale del
    processo di produzione di un’unità produttiva esistente o alla realizzazione di
    una nuova unità produttiva.
    I programmi, inoltre, devono essere realizzati presso un’unità produttiva
    localizzata nel territorio nazionale e nella disponibilità dell’impresa alla data di
    presentazione della domanda di agevolazione. Per i programmi diretti alla
    realizzazione di una nuova unità produttiva e per i programmi realizzati da
    imprese non residenti nel territorio italiano la disponibilità dovrà essere
    dimostrata alla data di richiesta della prima erogazione.
    Durata progetti
    I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della
    domanda e prevedere un termine di ultimazione non successivo a 12 mesi
    dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Per data di
    ultimazione del programma si intende la data dell’ultimo titolo di spesa
    rendicontato e ritenuto ammissibile alle agevolazioni.
    Spese ammissibili
    Sono ritenute ammissibili le spese, da sostenere successivamente alla
    presentazione della domanda, strettamente funzionali alla realizzazione dei
    programmi di investimento e relative a:
  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie strettamente funzionali alla realizzazione degli investimenti in
    nuove tecnologie, nei limiti del 40% delle spese ammissibili;
  • programmi informatici e licenze per l’uso di macchinari;
  • acquisizione di certificazioni di sistemi di gestione ambientali o di efficienza
    energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di
    certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto
    del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette
    ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 (ad es. Ecolabel) o
    delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD);
  • per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità
    energetica dell’impresa: spese per servizi di consulenza diretti alla definizione
    della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto delle misure di
    efficientamento energetico, nel limite del 3% dell’importo complessivo delle
    spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non
    costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa.
    Importo minimo e massimo dei progetti
    I programmi di investimento devono rispettare le seguenti soglie di importo
    delle spese ammissibili.
    Programmi di investimento da
    realizzare nelle regioni Molise,
    Basilicata, Calabria, Campania,
    Puglia, Sicilia e Sardegna
    Spese ammissibili non inferiori
    complessivamente a 500.000 euro e
    non superiori a 3 milioni di euro e,
    comunque, all’80% del fatturato
    dell’ultimo bilancio approvato e
    depositato
    Programmi di investimento da
    realizzare nelle Regioni Abruzzo,
    Emilia-Romagna, Friuli-Venezia
    Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia,
    Marche, Piemonte, Toscana,
    Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle
    d’Aosta e Veneto
    Spese ammissibili non inferiori
    complessivamente a 1 milione di euro
    e non superiori a 3 milioni di euro e,
    comunque, all’80% del fatturato
    dell’ultimo bilancio approvato e
    depositato
    Agevolazioni
    L’agevolazione consiste in un contributo in conto impianti, concesso ai sensi e
    nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework,
    variabile in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della
    dimensione delle imprese beneficiarie.
    In particolare, l’intensità dell’aiuto è quella qui di seguito indicata.
    Territorio di realizzazione dell’investimento
    Micro e
    piccole
    imprese
    Medie
    imprese
    Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
    60% delle
    spese
    ammissibili
    50% delle
    spese
    ammissibili
    Basilicata, Molise e Sardegna
    50% delle
    spese
    ammissibili
    40% delle
    spese
    ammissibili
    Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia
    Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche,
    Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige,
    Umbria, Valle d’Aosta e Veneto
    35% delle
    spese
    ammissibili
    25% delle
    spese
    ammissibili
    Per i programmi di investimento realizzati nei territori delle regioni Molise,
    Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, nel caso in cui
    siano conclusi entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, sarà
    riconosciuta una maggiorazione del contributo del 5%.
    Come presentare domanda
    Le domande dovranno essere presentate dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti
    i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 18 maggio 2022,
    utilizzando esclusivamente la procedura informatica messa a disposizione
    nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0” del sito web di Invitalia
    (www.invitalia.it).
    La suddetta procedura prevede l’identificazione e l’autenticazione dell’impresa
    proponente tramite SPID o Carta nazionale dei servizi (CNS) o Carta di
    Identità Elettronica.
    Ai fini dell’invio, è necessario l’inserimento del “codice di predisposizione
    domanda”, rilasciato al termine della compilazione della domanda. La
    procedura per la compilazione è attiva dal 4 maggio 2022.
    Attenzione
    Alla domanda devono essere allegati i preventivi di spesa, il piano di
    investimento e una dichiarazione con i dati contabili.
    Nel caso in cui l’intervento sia caratterizzato da un particolare contenuto
    di sostenibilità ambientale, l’istanza dovrà includere:
    1) per i programmi finalizzati al miglioramento della sostenibilità
    energetica dell’impresa: una relazione tecnica redatta da un tecnico
    abilitato nella forma di perizia giurata, contenente le informazioni
    necessarie a verificare che il risparmio energetico conseguibile
    attraverso il programma di investimento rispetti le percentuali minime
    previste dal bando; nel caso di imprese energivore, diagnosi energetica
    oppure copia della certificazione di conformità ad uno dei seguenti
    sistemi di gestione volontaria: EMAS, ISO 50001, EN ISO 14001, entrambi
    in corso di validità;
    2) per i programmi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi
    climatici fissati dall’Unione Europea: perizia giurata, rilasciata da tecnico
    abilitato, attestante la capacità dell’intervento di contribuire al
    raggiungimento di uno o entrambi gli obiettivi climatici “mitigazione dei
    cambiamenti climatici” e “adattamento ai cambiamenti climatici”
    individuati dall’art. 9 regolamento (UE) 2020/852;
    3) copia delle certificazioni ambientali e di efficientamento energetico
    eventualmente possedute alla data di presentazione della domanda.
    Se la trasmissione è avvenuta correttamente, la piattaforma informatica
    rilascerà l’attestazione di avvenuta presentazione della domanda.
    Attenzione
    Ciascuna impresa proponente potrà presentare una sola domanda di
    agevolazione, fatta salva la possibilità di presentarne una nuova in caso
    di rigetto dell’istanza in esito alla relativa istruttoria.
    Chiusura sportello
    L’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie e la chiusura dello sportello
    per la presentazione delle proposte progettuali saranno comunicati
    tempestivamente con decreto direttoriale che sarà pubblicato nei siti internet
    del Ministero dello Sviluppo Economico e di Invitalia e nella Gazzetta Ufficiale.
    Le richieste saranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine
    cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso
    giorno saranno, a tal fine, considerate come pervenute nello stesso istante,
    indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.
    Qualora le risorse finanziarie residue disponibili, a seconda dei casi, per le
    Regioni del Centro-Nord o per le Regioni del Mezzogiorno, risultino
    insufficienti per consentire l’accoglimento integrale delle domande presentate
    nello stesso giorno, le domande saranno ammesse all’istruttoria, fino a
    esaurimento della dotazione finanziarie residua, in base alla posizione
    assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito.

FONTE – IPSOA

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