CREDITO ED INCENTIVI – Incentivi imprese economia sociale 2022: come funzionano e domanda – Tutti i dettagli su come funzionano gli incentivi per le imprese dell’economia sociale: ecco come presentare domanda

Incentivi imprese economia sociale 2022:
come funzionano e domanda
Tutti i dettagli su come funzionano gli incentivi per le imprese
dell’economia sociale: ecco come presentare domanda


Al via gli incentivi 2022 del MISE in favore delle imprese dell’economia
sociale, destinati alle realtà imprenditoriali sociali, culturali e creative ed alle
società cooperative con qualifica di ONLUS.
Per interventi di valore non inferiore a 100.000 euro e non superiore a 10
milioni di euro, porteranno effetti positivi sul territorio, dall’aumento
occupazionale di categorie svantaggiate, all’inclusione di soggetti vulnerabili,
fino alla salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano,
con fini culturali, creativi o di utilità sociale.
In questa guida vi spieghiamo come funzionano gli incentivi MISE per le
imprese dell’economia sociale 2022 a chi si rivolgono esattamente, a
quanto ammontano e come richiederli.
INCENTIVI IMPRESE ECONOMIA SOCIALE, COSA SONO
Gli incentivi per le imprese dell’economia sociale del Ministero dello Sviluppo
Economico consistono in finanziamenti agevolati e/o contributi non
rimborsabili a sostegno di investimento tra i 100.000 e i 10 milioni di euro. In
particolare, il finanziamento copre fino alll’80% delle spese ammissibili,
mentre il contributo viene concesso in percentuali variabili, a seconda dei casi.
La misura rientra nel programma “Italia Economia sociale”, un programma
di agevolazioni del Ministero dello Sviluppo economico finalizzato alla nascita
e alla crescita di imprese che operano per il perseguimento di finalità di
utilità sociale e di interesse generale. Introdotti con il Decreto del MISE del
3 luglio 2015, gli incentivi in questione sono disciplinati dal Decreto
Direttoriale 8 agosto 2022.
LE RISORSE
Le risorse finanziarie stanziate per gli incentivi per le imprese dell’economia
sociale ammontano complessivamente a 223 milioni di euro di cui:
● 200.000.000 euro a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle
imprese e agli investimenti di ricerca (FRI) presso la Cassa depositi e
prestiti;
● 23.000.000 euro a valere sul Fondo per la crescita sostenibile.
A CHI SPETTANO GLI INCENTIVI IMPRESE ECONOMIA SOCIALE
Gli incentivi per le imprese dell’economia sociale sono destinati ai seguenti
soggetti:
● imprese sociali, comunque costituite, iscritte nell’apposta sezione del
Registro delle imprese;
● cooperative sociali e i loro consorzi di cui alla Legge 8 novembre
1991, n. 381 e successive modifiche e integrazioni, iscritti nell’apposito
albo e nell’apposita sezione del Registro delle imprese;
● società cooperative aventi qualifica di ONLUS, nel rispetto delle
disposizioni di cui agli articoli 101, comma 2, e 102, comma 2, del
Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 e successive modificazioni e
integrazioni;
● le imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone
o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici
elencati nell’allegato n. 1 del Decreto Direttoriale 8 agosto 2022.
In questo elenco invece ci sono le imprese escluse.
REQUISITI
Tali beneficiari, alla data di presentazione della domanda, devono rispettare i
seguenti requisiti:
● essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese
e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa
di riferimento, ivi incluso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore
(RUNTS);
● trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in
liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
● avere sede legale e operativa ubicata nel territorio nazionale. Le
imprese che non hanno sede nel territorio italiano devono essere
costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello
Stato di residenza e iscritte nell’omologo registro delle imprese;
● trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa
edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della
salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi
contributivi;
● essere in regime di contabilità ordinaria;
● aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte
di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento
adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura
finanziaria del programma di investimenti proposto. Nel caso di grandi
imprese la valutazione della capacità economico finanziaria deve
assegnare all’impresa richiedente un rating comparabile almeno a B
–;
● non aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della
domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto
dell’investimento e assumere l’impegno a non procedere alla
delocalizzazione nei due anni successivi al completamento
dell’investimento stesso.
INVESTIMENTI INCENTIVABILI
La misura agevolativa finanzia i programmi di investimento proposti dalle
imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale a fronte di una spesa
sostenuta, al netto di IVA, non inferiore a 100.000 euro e non superiore a
10 milioni di euro. In particolare, i programmi di investimento finalizzati alla
realizzazione di investimenti devono prevedere:
● la creazione di una nuova unità produttiva;
● l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente;
● la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale
diversificazione della produzione per ottenere prodotti nuovi prodotti;
● la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa quale
cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato
attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di
un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di
aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento
dell’attività economica oggetto del programma di investimento.
I programmi di investimento devono inoltre perseguire una delle seguenti
finalità:
● incremento occupazionale di lavoratori svantaggiati;
● inclusione sociale di persone vulnerabili;
● salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni
storico culturali;
● conseguimento di ogni altro beneficio derivante da attività di
interesse pubblico o di utilità sociale in grado di colmare specifici
fabbisogni di comunità o territorio.
È possibile leggere i dettagli e i criteri di valutazione dei programmi, in questa
scheda allegata al Decreto Direttoriale dell’8 agosto 2022.
L’ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Le imprese possono presentare i programmi anche in forma congiunta, fino
ad un massimo di 6 soggetti co-proponenti. In tali casi, il programma
d’investimento deve essere realizzato nel rispetto di un accordo di
collaborazione. Tale accordo di collaborazione deve rappresentare una stabile
cooperazione tra i proponenti, coerente con l’articolazione delle attività
finalizzate alla realizzazione del programma d’investimento proposto e deve
prevedere:
● la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di
ciascun proponente;
● l’individuazione, nell’ambito dei proponenti, del soggetto capofila,
che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il
conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura
privata autenticata, di un mandato con rappresentanza per tutti i
rapporti con il Ministero.
SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili le spese relative ai beni rientranti nelle categorie di seguito
indicate:
● suolo aziendale e sue sistemazioni. Le spese relative all’acquisto del
suolo aziendale possono essere ammesse nel limite del 10%
dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
● fabbricati, opere edili o murarie, comprese le ristrutturazioni. Tali
spese non possono da sole costituire un programma organico e
funzionale agevolabile;
● infrastrutture specifiche aziendali;
● macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
● programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze
tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e
processi produttivi. Tali spese devono figurare nell’attivo di bilancio
dell’impresa beneficiaria per almeno 3 anni per le PMI e 5 anni per le
grandi imprese. Qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi
dell’articolo 14 del Regolamento n. 651 del 2014, per le grandi imprese
tali spese sono ammissibili in misura non superiore al 50% delle
complessive spese ammissibili dell’investimento.
Tutte queste spese vanno fatte nei limiti in cui risultino necessarie al
raggiungimento delle finalità del programma di investimento e coerenti e
funzionali con il suo svolgimento.
GLI INCENTIVI DISPONIBILI
Le agevolazioni per le imprese dell’economia sociale si suddividono in due
strumenti, quali:
● un finanziamento agevolato a cui si abbina uno a tasso di mercato;
● un contributo non rimborsabile in percentuali variabili.
Vediamo come funzionano gli incentivi nel dettaglio.
1) FINANZIAMENTO
Si tratta di un finanziamento della durata massima di 15 anni, comprensivo
di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato
dello 0,5% annuo. Il Decreto Direttoriale 8 agosto 2022 specifica anche
che:
● al finanziamento agevolato deve essere associato un
finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato
da una banca finanziatrice individuata dall’impresa;
● il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati
in modo unitario da un unico contratto di finanziamento, per una
percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere
l’importo massimo dell’80%;
● nell’ambito del contratto di finanziamento, una quota pari al 30% del
finanziamento è costituita dal finanziamento bancario e la restante
parte, pari al 70%, è costituita dal finanziamento agevolato. Il
finanziamento agevolato consente, pertanto, una copertura delle spese
ammissibili per un importo massimo del 56%.
2) CONTRIBUTO
Per i programmi di investimento produttivi riguardanti attività diverse da quelle
agricola, silvicola e della pesca, di cui alla sezione A della classificazione
delle attività economiche ATECO 2007, è concesso tra gli incentivi anche un
contributo non rimborsabile nel rispetto dei seguenti limiti:
● 20% delle spese ammissibili per i programmi presentati da PMI
nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo
107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di
Stato a finalità regionale. La somma del finanziamento agevolato e del
contributo non rimborsabile non può, in ogni caso, eccedere il limite
del 75% delle spese ritenute ammissibili;
● 15% delle spese ammissibili per i programmi presentati da grandi
imprese nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui
all’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE previste dalla Carta
degli aiuti di Stato a finalità regionale. Inoltre, previsto anche il 15%
delle spese ammissibili per i programmi presentati da PMI nelle
aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui all’articolo 107,
paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta degli aiuti di Stato
a finalità regionale;
● 5% delle spese ammissibili per i programmi presentati da grandi
imprese nelle aree del territorio nazionale ammesse alla deroga di cui
all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE previste dalla Carta
degli aiuti di Stato a finalità regionale. Inoltre, previsto anche il 5% delle
spese ammissibili per i programmi presentati da PMI o da grandi
imprese nelle restanti aree del territorio nazionale.
MODALITÀ DI EROGAZIONE
Sia il finanziamento che il contributo vengono erogati a richiesta dei beneficiari
in base allo stato avanzamento dei lavori dei programmi incentivati. Le
richieste relative all’erogazione del finanziamento agevolato e al contributo
non rimborsabile devono essere presentate al Soggetto gestore, a mezzo
PEC all’indirizzo economiasociale@postacert.invitalia.it.
SCADENZA
Attualmente le domande di agevolazione possono essere presentate dalla
stipula a partire dalle ore 12.00 del 13 ottobre 2022. È bene precisare che lo
sportello per la presentazione delle domande di agevolazione è chiuso dal
giorno 9 agosto 2022, ai sensi dell’articolo 15, comma 1 del Decreto
Direttoriale 8 agosto 2022.
COME PRESENTARE DOMANDA
È possibile presentare domanda solo a mezzo PEC all’indirizzo
es.imprese@pec.mise.gov.it. Le domande di incentivi per le imprese
dell’economia sociale, redatte in formato elettronico, devono essere
sottoscritte, a pena di invalidità, dal legale rappresentante dell’impresa o da
un suo procuratore mediante firma digitale. Unitamente alla domanda di
agevolazione, compilata in tutte le sue parti e completa di tutti gli allegati in
essa richiamati, deve essere trasmessa:
● scheda tecnica, nella quale sono indicati i principali dati e informazioni
relative all’impresa richiedente e al programma di investimento;
● piano progettuale, elaborato in maniera chiara ed esaustiva,
comprensivo della fattibilità economico-finanziaria e tecnica del
programma di investimento;
● delibera di finanziamento, rilasciata dalla Banca finanziatrice,
attestante la capacità economico finanziaria dell’impresa;
● dichiarazione del legale rappresentante o di un suo procuratore
speciale, resa secondo le modalità stabilite dalla Prefettura
competente, in merito ai dati necessari per la richiesta, da parte del
Ministero, delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla
verifica di cui all’articolo 85 del Decreto Legislativo 6 settembre 2011,
n. 159 e successive modifiche e integrazioni;
● dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal legale
rappresentante dell’impresa richiedente o da un suo procuratore
speciale, relativa alle dimensioni di impresa.
I modelli di questi documenti aggiornati e da allegare, saranno disponibili a
breve sul sito del MISE. Non appena saranno online, vi aggiorneremo.
ASSISTENZA ALLA DOMANDA
Per informazioni e chiarimenti in merito alla normativa di riferimento e alla
presentazione delle domande di agevolazione da parte delle imprese è
possibile scrivere a questo indirizzo e-mail es.info@mise.gov.it.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Decreto ministeriale 3 luglio 2015 (Pdf 101 Kb);
Decreto direttoriale 8 agosto 2022 (Pdf 340 Kb).

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