CREDITO ED INCENTIVI – Bonus Cultura e Bonus Infissi 2022: cosa sono, a chi spettano, come richiederli ……

Bonus Cultura 2022: cos’è, a chi spetta,
come richiederlo

La guida chiara e dettagliata sul Bonus Cultura 2022 che mette a
disposizione 500 Euro per i diciottenni
Dal 17 marzo 2022 al 31 agosto 2022 i ragazzi che hanno compiuto 18 anni
nel 2021, ossia i nati nel 2003, possono registrarsi sul sito web 18app e
richiedere il Bonus Cultura 2022 di 500 euro.
Lo Stato mette a disposizione dei neo maggiorenni questo contributo da
spendere in attività culturali come cinema, musica, libri, musei, corsi di lingua
straniera e molto altro, come vedremo a breve.
In questa guida dettagliata vi spieghiamo come funziona il Bonus Cultura
2022, come richiederlo, i requisiti, cosa è consentito acquistare e quali sono le
novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022.
COS’E’ IL BONUS CULTURA 2022
Il Bonus Cultura 2022 è un’agevolazione rivolta a maggiorenni, a cui lo Stato
eroga del denaro sotto forma di buono del valore di 500 Euro al fine di
sostenere la diffusione della cultura tra i giovani mediante l’acquisto di
prodotti e attività culturali di vario tipo. Questo buono è disponibile in forma
elettronica per tutti i diciottenni che si registrano sul portale 18app. Il bonus
cultura, voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, va avanti dal 2016 ed è giunto alla sua sesta
edizione.
A CHI SPETTA
Possono beneficiare del Bonus Cultura 2022 tutti i ragazzi che hanno
raggiunto la maggiore età nel 2021. Non solo, i destinatari del contribuito
devono anche essere residenti in Italia e in possesso, laddove previsto, di
permesso di soggiorno in corso di validità.
COME RICHIEDERE IL BONUS CULTURA 2022
Per richiedere il Bonus Cultura 2022 è necessario registrarsi con SPID o CIE
sul portale 18app dal 17 marzo al 31 agosto 2022. Il sito è accessibile da tutti
i dispositivi (PC, tablet, smartphone) purché connessi ad Internet. Ecco nel
dettaglio gli step da seguire:
● entrare nella homepage www.18app.italia.it
● registrarsi mediante SPID o CIE e autorizzare l’accesso a 18app;
● confermare i dati visualizzati e accettare le condizioni d’uso;
● ricezione di un’email di conferma dell’esito positivo della registrazione
ad avvenuto completamento della procedura.
Ricordiamo che la richiesta del bonus può essere fatta solo tramite il portale
18app del MIUR. L’app non è presente negli app store.
COME FUNZIONA IL BONUS CULTURA 2022
Per poter usufruire del bonus 500 Euro bisogna prima di tutto effettuare la
registrazione sul sito www.18app.italia.it con le modalità che abbiamo
appena spiegato. Poi è necessario decidere cosa si desidera acquistare,
tenendo conto che è possibile spendere in una sola volta i 500 euro oppure
suddividerli su più acquisti. Quindi si accede all’applicazione 18app, si
sceglie la tipologia di esercente (negozio fisico o online) e il tipo di
prodotto che si desidera comprare e poi si crea uno o più buoni dell’importo
del bene o servizio scelto. A questo punto è possibile salvare il buono sul
proprio smartphone o pc in formato pdf o immagine oppure stamparlo per
mostrarlo all’esercente al momento dell’acquisto.
Quando il negozio accetta il bonus, l’importo dello stesso va a ridurre il credito
a disposizione del beneficiario. Non sono previsti limiti di spesa per un singolo
acquisto, tuttavia non si possono comprare più unità di uno stesso bene o
servizio. Ciò significa che non è consentito acquistare, ad esempio, più
biglietti per uno stesso spettacolo o più copie del medesimo libro. Ciascun
buono ha un codice identificativo, è individuale e nominativo e può essere
speso esclusivamente dal beneficiario registrato.
DOVE UTILIZZARE IL BONUS CULTURA 2022
Gli esercenti presso cui spendere il buono sono fisici e online. Le imprese,
gli esercizi commerciali e, più in generale, le strutture dove poter utilizzare la
carta elettronica sono inseriti in un apposito elenco consultabile sulla
piattaforma 18app in questa pagina.
I titolari o i legali rappresentanti di esercizi e strutture interessati a essere
inclusi in tale elenco devono anch’essi registrarsi dal 17 marzo al 31 agosto,
con le credenziali SPID o CIE.
COSA COMPRARE
I prodotti e le attività culturali che i diciottenni possono acquistare con il Bonus
Cultura 2022 sono numerosi. Eccoli elencati di seguito:
● biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal
vivo;
● libri, inclusi audiolibri e libri elettronici;
● titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie,
aree archeologiche, parchi naturali;
● musica registrata (es. cd, dvd);
● corsi di musica;
● corsi di teatro;
● corsi di lingua straniera;
● prodotti dell’editoria audiovisiva;
● abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale. Questa
voce è stata una novità del 2021 ed è stata riconfermata per il bonus
2022.
Non è possibile acquistare pc, tablet o cellulari.
IMPORTO, CHE SUCCEDE SE SI SUPERA E PAGAMENTI MISTI
Si è detto che l’importo del Bonus Cultura 2022 è di 500 Euro. Si aggiunge
che, nel caso in cui l’acquisto superi tale cifra, sarà possibile usufruire del
buono, esaurendolo completamente, e poi aggiungendo la parte restante in
contanti o con altro metodo di pagamento accettato dall’esercente.
In linea generale, anche qualora non si raggiunga il valore di 500 Euro, gli
acquisti possono essere effettuati con pagamento misto (bonus + contanti o
carta di credito). Sta però all’esercente accettare o meno questa formula, per
cui ci si dovrà attenere alle sue disposizioni.
SCADENZA BONUS CULTURA 2022 PER NATI 2003
Per i nati nel 2003 è possibile richiedere il bonus cultura dal 17 marzo fino al
31 agosto 2022. Per spendere il bonus ci sarà tempo fino al 28 febbraio
2023.
ISEE
Le somme assegnate con il bonus non costituiscono reddito imponibile del
beneficiario e non rilevano ai fini del computo del valore dell’ISEE. Inoltre non
sono previsti dei limiti ISEE per richiedere il bonus cultura.
FAQ E RICHIESTA INFORMAZIONI
Per togliere ogni dubbio, sono disponibili le FAQ, ossia le risposte alle
domande frequenti aggiornate alla sesta edizione rivolta ai nati del 2003.
Inoltre per richieste di informazioni è disponibile il numero verde 800.991.199
attivo dal lunedì al venerdì esclusi festivi dalle ore 09.15 alle 16.30.
LE NOVITÀ DEL BONUS CULTURA IN LEGGE DI BILANCIO 2022
La Legge di Bilancio 2022 con l’articolo 108 ha stabilizzato e reso
permanente il bonus cultura definendo l’importo del fondo annuale. Il
voucher, riservato ai neo diciottenni, può essere speso nell’arco di 12 mesi tra
cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musica, musei, teatri, parchi,
danza, corsi di musica e di teatro, lingua straniera, abbonamenti a quotidiani
anche digitali. Il Governo ha stanziato una spesa pari a 230 milioni di euro
annui. Inoltre, il Bilancio 2022 introduce maggiori controlli sul corretto
utilizzo del denaro. La compravendita del Bonus è un reato.
TUTTI I RIFERIMENTI NORMATIVI
Il Decreto del Ministero della Cultura n. 244 del 20 dicembre 2021,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 02.03.2022 contiene le modifiche
al Decreto del 24 dicembre 2019, n. 177 e riguarda i criteri e le modalità di
attribuzione e utilizzo del beneficio. Il bonus è stato reso permanente dalla
Legge di Bilancio 2022, ovvero la Legge 30 dicembre 2021, n. 234 commi
357-358.
fonte: TI CONSIGLIO UN LAVORO

Bonus infissi 2022: come funziona la
detrazione

di Rosaria Imparato

Con il bonus infissi si può ottenere la detrazione dell’ecobonus
ordinario, del superbonus 110% e del bonus ristrutturazioni: ecco come
funziona e le agevolazioni previste.
Come funziona il bonus infissi 2022 e quali sono le ultime novità? Gli
interventi sugli infissi sono tra i più comuni, ed è importante sapere quali sono
le agevolazioni fiscali spettanti.
Di solito, i lavori sugli infissi rientrano nell’ecobonus ordinario, quindi le
aliquote della detrazione vanno dal 50 al 65%. Con l’arrivo del superbonus
però si sono aperte anche le porte del 110%, ma è possibile usufruire
dell’agevolazione solo con determinati requisiti.
A tal proposito viene in aiuto anche l’Enea, che ha aggiornato la guida per
serramenti e infissi e anche le relative Faq. L’agevolazione sugli infissi però si
può ottenere anche tramite i lavori di ristrutturazione, anche se l’aliquota della
detrazione è meno conveniente rispetto agli altri bonus.
Cambio infissi col bonus ristrutturazione
Cambiare gli infissi usando il bonus ristrutturazione è la modalità più
semplice, ma non la più conveniente. Se, da un lato, si può procedere con la
sostituzione dei vecchi infissi con un unico lavoro (cioè senza la necessità di
legare il cambio degli infissi ad altri interventi, come succede col 110%),
dall’altro lato bisogna fare i conti con i tempi di rimborso più lunghi rispetto a
ecobonus e superbonus.
Il bonus ristrutturazione consiste nella detrazione del 50% su una spesa
massima di 96.000 euro. Il bonus si recupera come detrazione in 10 quote
annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi, oppure tramite sconto in
fattura e cessione del credito.
Le novità sugli infissi col superbonus 110%
Nelle Faq di Enea relative al superbonus si parla della sostituzione delle
finestre comprensive di infissi, dei portoni di ingresso o delle porte finestra.
Si può usufruire del 110% (tramite detrazione, sconto in fattura o cessione
del credito) per questi lavori solo “a parità di superficie e di forma”.
Le precedenti “bucature”, quindi, non possono essere modificate: si fa
eccezione solo per una percentuale di tolleranza pari al 2% sulle dimensioni
derivanti da ragioni tecniche non eludibili.
Qualora quindi la sostituzione di infissi e porte dovesse comportare la
modifica delle dimensioni o lo spostamento delle aperture, non si potrebbe
applicare il 110%. L’unico modo per usufruire del superbonus 110% sarebbe a
quel punto nei casi di demolizione e costruzione.
Su questa novità indicata dall’Enea il dibattito è destinato a continuare: il limite
delle dimensioni degli infissi in realtà non si trova in nessun decreto (ad
esempio quello con i requisiti tecnici del Mise).
In tal senso è intervenuta l’Agenzia delle Entrate con la risposta
all’interpello n. 524 del 30 luglio 2021: è possibile cambiare la geometria
dei serramenti durante i lavori usando il superbonus 110%, ma la superficie
totale del post-intervento non può superare quella preesistente.
In termini pratici, quindi, i lavori devono rientrare in una superficie minore o
uguale a quella preesistente.
A chi spettano le agevolazioni e per quali edifici
Scendiamo invece nel dettaglio dell’applicazione dell’ecobonus ordinario nei
lavori che riguardano infissi e serramenti seguendo la guida di Enea
aggiornata al 29 luglio 2021.
L’agevolazione fiscale consiste nella detrazione con aliquota al 50% delle
spese totali sostenute, fino a un massimo di 60.000 euro per unità
immobiliare.
L’agevolazione spetta a tutti i contribuenti che:
● sostengono le spese di riqualificazione energetica;
● possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
Per le spese sostenute negli anni 2020 e 2021, i contribuenti, in alternativa
all’utilizzo diretto della detrazione, possono scegliere anche lo sconto in
fattura o la cessione del credito.
Gli interventi che riguardano serramenti e infissi rientrano nella categoria
agevolata se vengono effettuati su edifici che alla data di inizio dei lavori sono:
● “esistenti”, cioè accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e
in regola con il pagamento di eventuali tributi;
● dotati di impianto di climatizzazione invernale.
Infissi e serramenti: i requisiti degli interventi che danno
accesso alle agevolazioni
Il vademecum di Enea continua entrando nel dettaglio dei requisiti tecnici che
danno diritto all’agevolazione fiscale:
● viene specificato che l’intervento deve consistere nella sostituzione di
elementi già esistenti e/o sue parti, e non come una installazione ex
novo;
● il serramento interessato dall’intervento deve delimitare un volume
riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
● i valori di trasmittanza termica iniziali (Uw) devono essere superiori ai
valori limite riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020, per
interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020;
● i valori di trasmittanza termica finali (Uw), fermo restando il rispetto del
decreto 26.06.2015 “requisiti minimi”, devono essere:
○ inferiori o uguali anche ai valori limite riportati nella tabella 2 del
D.M. 26.01.2010, per interventi con data di inizio lavori
antecedente al 6 ottobre 2020;
○ inferiori o uguali ai valori limite riportati nella Tabella 1
dell’Allegato E al D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio
lavori a partire dal 6 ottobre 2020.
Infine, devono essere rispettare le norme nazionali e locali vigenti in materia
urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza (impianti, ambiente,
lavoro).
Le spese ammissibili alle agevolazioni per infissi e serramenti
La detrazione spetta per le seguenti spese:
● coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite
delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
● fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso o
di una porta d’ingresso in sostituzione dell’esistente;
● integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati;
● fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi
accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto
di intervento;
● prestazioni professionali, ad esempio la produzione della
documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di
Prestazione Energetica o la direzione dei lavori.
L’elenco delle spese ammissibili si trova nel decreto requisiti tecnici, che
comprende sia gli interventi iniziati sia prima che dopo la data del 6 ottobre
2020.
I documenti da conservare
Il soggetto beneficiario dell’agevolazione dovrà farsi carico di conservare una
serie di documenti:
● originale della “scheda descrittiva dell’intervento”;
● l’asseverazione;
● schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di
prestazione (DoP);
● copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ma questo
documento non serve nel caso della singola unità immobiliare;
● delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella
millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti
comuni condominiali;
● dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel
caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile;
● fatture relative alle spese sostenute;
● ricevute dei bonifici;
● stampa della e-mail inviata dall’Enea contenente il codice CPID che
costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata
trasmessa.
Per tutti i dettagli lasciamo in allegato il vademecum dell’Enea su infissi e
serramenti.
La comunicazione all’Enea
Tra gli adempimenti necessari per ottenere l’agevolazione collegata ai lavori di
infissi e serramenti ricordiamo che c’è la comunicazione da inviare all’Enea.
Si tratta della Scheda descrittiva dell’intervento, e va inviata entro 90 giorni
dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere.
L’invio va effettuato esclusivamente attraverso il sito web
https://detrazionifiscali.Enea.it/
Nel caso della singola unità immobiliare la scheda descrittiva può essere
redatta anche dal soggetto beneficiario. Negli altri casi invece (come interventi
sulle parti comuni condominiali) deve essere redatta da un tecnico abilitato
(ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio albo professionale).
allegato: Serramenti e infissi_la guida Enea aggiornata al 29
luglio 2021

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