CREDITO ED AGEVOLAZIONI – Contributi piccole e medie imprese: come funziona la Nuova Sabatini

Contributi piccole e medie imprese:
come funziona la Nuova Sabatini

di Luca Paolucci – Esperto di: Politica, Economia e Detrazioni Fiscali
La Nuova Sabatini è una misura introdotta lo scorso anno dal Ministero
dello Sviluppo Economico per sostenere piccole e medie imprese
nell’acquisto di beni strumentali. Vediamo chi può richiedere i contributi
e come fare domanda
La Nuova Sabatini è stata introdotta nel 2021 dal Ministero dello Sviluppo
Economico per sostenere gli investimenti di micro, piccole e medie imprese
per acquistare o prendere in leasing macchinari, impianti, beni strumentali ad
uso produttivo, ma anche software e tecnologie digitali.
Il fondo è stato rifinanziato con 420 milioni di euro, dopo i primi 425 milioni
stanziati dal decreto Sostegni bis e i successivi 300 milioni previsti dalla legge
di assestamento di bilancio del 2021.
Vediamo nel seguente articolo tutti i dettagli della Nuova Sabatini.
Nuova Sabatini: che cos’è?
La Nuova Sabatini è stata introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico
per sostenere gli investimenti di micro, piccole e medie imprese per acquistare
o prendere in leasing macchinari, impianti, beni strumentali ad uso produttivo,
ma anche software e tecnologie digitali.
La Legge di Bilancio 2022 ha rifinanziato il fondo con:
● 240 milioni di euro per il 2022 e il 2023;
● 120 milioni di euro per il triennio 2024 – 2026;
● 60 milioni di euro per il 2027.
I beni acquisiti devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per
“impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”
classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4
dell’articolo 2424 del Codice civile, come declamati nel principio contabile n.16
dell’OIC, nonché a software e tecnologie digitali. Non sono ammissibili in
alcun modo le spese relative a terreni e fabbricati, a beni usati o rigenerati o
riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e
intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per
sostenere gli investimenti previsti dalla misura, e di un contributo da parte del
Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui finanziamenti.
L’aiuto è erogato dal Ministero alle PMI beneficiarie in un’unica soluzione
solamente nel caso di importi non superiori a 200.000 euro.
Nuova Sabatini: a chi spetta?
Possono accedere all’agevolazione le micro, piccole e medie imprese che,
alla data di presentazione della domanda:
● sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in
liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
● non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
● sono residenti in Italia;
● sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una
sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione
dell’investimento;
● sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
● non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non
rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali
o incompatibili dalla Commissione Europea.
Nuova Sabatini: come fare domanda
La procedura per ricevere gli aiuti della Nuova Sabatini prevede l’invio da
parte della PMI interessata della richiesta di finanziamento e della domanda di
accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e
l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.
Una volta verificato il possesso o meno dei requisiti, l’intermediario finanziario
può decidere di concedere il finanziamento alla PMI, adottando la relativa
delibera e trasmettendola al MiSE (insieme alla documentazione inviata dalla
stessa PMI in fase di presentazione della domanda).
A questo punto il MiSE provvederà a concedere il contributo tramite
provvedimento contenente l’indicazione dell’ammontare degli investimenti
ammissibili, delle agevolazioni e del relativo piano di erogazione, oltre agli
obblighi e agli impegni a carico dell’impresa beneficiaria.
L’intermediario finanziario, infine, stipulerà il contratto di finanziamento con la
PMI ed erogherà il finanziamento in un’unica soluzione o, nel caso di leasing
finanziario, entro 30 giorni dalla data di consegna del bene.
fonte: DOME

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