Covid: addio allo stato d’emergenza, la
road map verso la normalità. Speranza,
non c’è il pulsante OFF
Road map verso normalità, cambiano anche le regole sulla quarantena
Covid, stop allo stato di emergenza. Dal 1 aprile meno obblighi
Dal 1° aprile si è voltata pagina: è terminato, dopo oltre due anni, lo stato
di emergenza che fu proclamato dal governo Conte il 31 gennaio 2020
per la pandemia da Covid e sono entrate in vigore le nuove norme che per
tutto il mese di aprile eliminano in molti casi il green pass e limitano l’utilizzo
del super pass. Il certificato verde andrà però definitivamente in soffitta dal 1
maggio. Con una eccezione: fino al 31 dicembre resta l’obbligo di green pass
rafforzato per le visite nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali, i
luoghi epicentro della prima ondata.
L’ALLERTA DEL MINISTRO SPERANZA, LA PANDEMIA NON SI SPEGNE
CON OFF. “Cambia la gestione della pandemia provando a portarla da un
regime straordinario ad uno ordinario, ma con i piedi per terra perche’ non c’e’
un pulsante off che spegne la pandemia, la pandemia è ancora in corso”.
Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza durante un’intervista a
Radio Rai 1 e ha aggiunto che le “mascherine al chiuso sono ancora molto
importanti perché la circolazione del virus è ancora molto alta. Al chiuso
è obbligatoria fino al 30 aprile: valuteremo l’andamento e decideremo ma oggi
dico che la mascherine è ancora essenziale per contrastare il virus”. Il ministro
è intervenuto anche sul tema della quarta dose del vaccino: “Non e’ prevista
per tutti – ha detto – ma per le persone piu’ anziane, servira’ un’indicazione
univoca da parte dell’Europa da quale età partire per gli anziani, siamo una
comunità, quando si parla di quarta dose non si parla di quarta dose per tutti”.
COSA CAMBIA: Con le nuove regole non vengono più lasciati senza
stipendio tutti coloro che non si sono voluti vaccinare; tra questi ci sono
anche i 3800 docenti che potranno fare sì rientro nei loro istituti (previo
tampone) ma non saranno a contatto con gli studenti. Un distinguo che
sta comportando notevoli problemi organizzativi ai dirigenti scolastici, che non
sanno bene a cosa adibirli (“ovunque ci sono ragazzi, nelle scuole” dicono), e
sta causando malumori tra i colleghi e una probabile valanga di ricorsi degli
stessi docenti che vogliono tornare nelle proprie classi e non essere adibiti ad
altre mansioni.
Il ministero dell’Istruzione ha precisato che il loro orario di lavoro sarà di 36
ore settimanali -e non le 18 previste dal contratto- al pari di quanto previsto
per i lavoratori temporaneamente inidonei all’insegnamento. Intanto c’è chi,
come il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, vorrebbe cambiare il dl:
“farli tornare a scuola senza poter fare lezione mi sembra una trovata
bizzarra”, dice.
Per il resto, l’accesso è libero, e non è più necessario avere almeno il
Green pass base, per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle
banche, alle poste o dal tabaccaio.
Addio al certificato verde anche per alloggiare in hotel e strutture
ricettive (compresi i ristoranti al loro interno), visitare musei, mostre e
biblioteche, per accedere ai parchi divertimento e alle piscine all’aperto,
per mangiare nei ristoranti all’aperto, nonché per salire sui mezzi di
trasporto pubblico locale (tram, autobus, metro), anche se resta obbligo
di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile.
Per la ristorazione al chiuso, al banco o al tavolo, serve il pass base. Green
pass base per salire su aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali
(con obbligo di mascherina Ffp2 fino al 30 aprile), partecipare a concorsi
pubblici, accedere alle mense, andare allo stadio (con mascherina Ffp2 fino al
30 aprile) e assistere a spettacoli teatrali e concerti all’aperto (sempre con
mascherina Ffp2).
Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze e dunque anche negli
stadi sarà possibile occupare il 100% dei posti. Così come torneranno a
capienza piena i bus e le metropolitane.
Dal 1 al 30 aprile continua a vigere l’obbligo di super green pass: per gli eventi
sportivi nei palazzetti al chiuso (con mascherina Ffp2); per qualsiasi tipo di
festa nei locali al chiuso; per cinema, teatri e concerti al chiuso (con
mascherina Ffp2); discoteche (qui basta la mascherina chirurgica, da levare
solo in pista al momento del ballo); piscine, palestre, centri benessere, sport al
chiuso; convegni e congressi, casinò.
Cambia anche la quarantena. Chi entra in contatto con un positivo,
anche se non vaccinato, non deve più osservare l’isolamento. L’obbligo di
mascherine al chiuso è al momento stato prorogato fino al 30 aprile. A metà
giugno decadono gli obblighi vaccinali per militari, forze dell’ordine, personale
scolastico e amministrativo, over 50.
Il 30 giugno è il termine fissato per il ritorno in ufficio in presenza nell’ambito
privato: fino a quella data ci sarà la possibilità di ricorrere al cosiddetto ‘lavoro
agile’ senza accordi individuali. L’ultima data da segnare è il 31 dicembre,
quando decadrà l’obbligo vaccinale per i sanitari.
fonte:
Isolamento e quarantena. Cosa cambia dal 1 aprile:
nel primo caso nessuna novità rispetto ad oggi,
mentre per la quarantena stesse regole per vaccinati
e no vax. Per i sanitari obbligo test quotidiano per 5
giorni dopo contatto con positivo. La nuova
circolare del ministero
A seguito delle nuove disposizioni del decreto legge “riaperture” in
vigore da domani, il ministero della Salute ha diramato una circolare che
aggiorna le sue precedenti indicazioni. In sostanza nulla cambia per i
soggetti positivi che sono tenuti all’isolamento (10 o 7 giorni a seconda
del loro stato di vaccinazione) con test finale di verifica, mentre per la
quarantena le misure oggi in vigore per i soli vaccinati con booster o
ciclo completo entro i 120 giorni varranno per tutti. LA CIRCOLARE
Con la fine dello stato di emergenza (da domani 1 aprile) cambiano le
disposizioni per l’isolamento dei soggetti positivi al Covid e per le misure di
quarantena cui sono tenuti coloro che hanno avuto contatti con persone
positive senza aver contratto il virus.
Per chiarire come comportarsi il ministero della Salute ha diramato una nuova
circolare che aggiorna le precedenti e integra le nuove disposizioni previste
dal decreto legge “riaperture” del 24 marzo scorso.
Soggetti positivi al COVID-19
Le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) per
SARS-CoV-2 sono sottoposte alla misura dell’isolamento.
Valgono in proposito le stesse indicazioni contenute nella Circolare del
ministero della Salute diramata il 30 dicembre 2021 che prevede che per i
soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o
che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento
può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati
asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che,
al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con
risultato negativo.
Contatti stretti con soggetti positivi
In questo caso le misure sono state uniformate per vaccinati e non vaccinati
prevedendo che, per coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti
confermati positivi al SARS-CoV-2, sia applicato il regime
dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di
protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di
assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto
stretto.
Se durante il periodo di autosorveglianza si manifestano sintomi suggestivi di
possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di
un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso
di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto
giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Test per operatori sanitari
Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base
giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto
contagiato.
fonte: QUOTIDIANO SANITA’