Buoni carburante 2023, agevolazione fino a 200 euro per l’intero anno

Buoni carburante 2023, agevolazione fino
a 200 euro per l’intero anno


di Tommaso Gavi – IRPEF
Con il Decreto Trasparenza, approvato dal Consiglio dei Ministri il 10
gennaio, vengono riproposti i buoni benzina con agevolazione fino a 200
euro. Il periodo, individuato inizialmente al 1° trimestre dell’anno, è stato
esteso all’intero anno 2023 da una successiva decisione dell’Esecutivo.
L’importo in busta paga non concorrerà alla formazione del reddito dei
lavoratori dipendenti
Anche per l’anno 2023 verranno riproposti i buoni carburante con
agevolazione fino all’importo di 200 euro.
La misura approvata con il Decreto Trasparenza, votato dal Consiglio dei
Ministri il 10 gennaio scorso, era stata prevista per il 1° trimestre dell’anno.
Nel Consiglio dei Ministri del 12 gennaio, tuttavia, il periodo per cui è prevista
l’agevolazione è stato esteso all’intero anno in corso.
I lavoratori dipendenti potranno vedersi riconosciuti i cosiddetti “buoni
benzina” per tutto il 2023 e, fino al limite indicato, la somma in busta paga non
concorrerà alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
Il nuovo intervento ha l’obiettivo di venire incontro a famiglie e lavoratori in un
periodo in cui il prezzo di benzina, diesel e gpl è aumentato a causa della fine
dell’intervento statale per la riduzione delle accise sui carburanti.
Buoni carburante, agevolazione fino a 200 euro per tutto il 2023
Il 2023 inizia subito con aumenti al prezzo di benzina, diesel e gpl. Dal 1°
gennaio, infatti, non si applica più la riduzione alle accise, approvata
inizialmente dal Governo Draghi e riproposta in forma ridimensionata
dall’Esecutivo a guida Meloni.
Per limitare gli effetti negativi di una situazione che interessa famiglie e
lavoratori il Consiglio dei Ministri ha approvato una misura che ripropone i
buoni carburante.
L’intervento, che rientra nel pacchetto di azioni del Decreto Trasparenza,
permette ai lavoratori di beneficiare di buoni benzina, con agevolazione fino
all’importo di 200 euro.
Inizialmente, come reso noto dal comunicato stampa del 10 gennaio 2023,
pubblicato al termine del Consiglio dei Ministri, il periodo in cui potevano
essere erogate le somme era quello del 1° trimestre dell’anno
Gli importi, corrisposti in busta paga dai datori di lavoro entro il limite indicato,
non concorreranno alla formazione dei redditi da lavoro dipendente per l’intero
anno in corso.
A stabilirlo è stata una nuova decisione dell’Esecutivo, presa nel corso del
Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2023, sintetizzata nel comunicato diffuso
lo stesso giorno.
Oltre alla modifica del periodo nel quale si possono ottenere buoni benzina
con agevolazione, il governo ha inoltre stabilito quanto segue:
“in presenza di un aumento eventuale del prezzo del greggio e quindi del
relativo incremento dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore
introito incassato in termini di imposta dallo Stato possa essere utilizzato per
finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa.”
Oltre ai nuovi interventi, nel Decreto Trasparenza sono stati previsti nuovi
interventi.
Viene previsto, inoltre, un rafforzamento delle norme sulla trasparenza dei
distributori di carburante per limitare al massimo le speculazioni.
Il monitoraggio dei prezzi passa da settimanale a giornalieri e chi svolge
attività di vendita di carburante per autotrazione per uso civile dovrà
comunicare il prezzo di vendita praticato quotidianamente.
Sono inoltre rafforzate le sanzioni che possono arrivare alla sospensione
dell’attività fino a 90 giorni.
Buoni carburante per lavoratori dipendenti: come funziona il limite
di 200 euro?
Per avere conferma del bonus carburante 2023 si dovrà attendere la
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del Decreto Trasparenza.
In linea di massima, tuttavia, la misura che introduce i buoni benzina con
agevolazione fino a 200 euro per l’intero anno in corso consisterebbe nella
riproposizione dell’intervento introdotto dal decreto 21 del 2022, ovvero il
Decreto Energia.
Occorre quindi specificare che la somma in busta paga può essere concessa
dal datore di lavoro ai lavoratori senza vincoli reddituale e senza preventivi
accordi contrattuali.
L’importo “non tassato”, che può arrivare fino a 200 euro per il 2023, non
concorrerà quindi alla formazione del reddito da lavoro dipendente,
determinato sulla base di quanto stabilito dall’articolo 51 del TUIR, il Testo
unico delle imposte sui redditi.
In merito è necessaria una precisazione: la somma non rientra nel tetto dei
cosiddetti fringe benefit, il cui limite è attualmente fissato per l’anno in corso a
253 euro.
In altre parole l’importo in busta paga relativo ai buoni carburante è
indipendente dalle somme che rientrano nel calcolo annuale dei fringe benefit,
gli elementi complementari alla retribuzione che prevedono la concessione in
uso di beni e servizi da parte del datore di lavoro a favore dei lavoratori.
Tuttavia, nel caso di superamento del limite di 200 euro, l’intera somma
corrisposta a titolo di bonus carburante sarà “tassata”, ovvero rientrerà nel
calcolo del reddito imponibile da lavoro dipendente.
Al momento nulla cambia sui limiti dei fringe benefit che tornato all’importo di
253 euro. Per il 2022 il tetto massimo era stato innalzato prima a 600 euro dal
Decreto Aiuti bis e poi a 3.000 euro dal Decreto Aiuti quater.

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