BONUS ED INCENTIVI – Incentivi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese – Disponibile il modello di comunicazione dei dati per l’applicazione del bonus

Incentivi per la trasformazione tecnologica
e digitale delle imprese
Disponibile il modello di comunicazione dei dati per l’applicazione
del bonus


di Pietro Mosella
Sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) è disponibile il
modello di comunicazione dei dati e delle altre informazioni riguardanti
l’applicazione del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali,
funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Detto
modello, firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa,
dev’essere trasmesso in formato elettronico, tramite PEC, all’indirizzo
benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it.
In caso di problemi tecnici, il modello può essere inviato direttamente alla PEC
della Direzione: dgpiipmi.dg@pec.mise.gov.it.
L’agevolazione -Si ricorda che, l’agevolazione in questione, si pone l’obiettivo
di supportare ed incentivare le imprese che investono in beni strumentali
nuovi, materiali ed immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e
digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel
territorio dello Stato (si veda anche l’articolo “Nuova Sabatini: sportello
riaperto ed accoglimento delle prenotazioni pervenute nel giugno 2021”
del 22 settembre 2021).
Essa si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le
stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura
giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal
regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali
tradizionali, è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti
aderenti al regime forfettario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.
Sono, invece, escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento,
liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità
aziendale, altra procedura concorsuale, nonché le imprese destinatarie di
sanzioni interdittive.
Di recente, il D.L. n. 50/2022 (cd. “Decreto Aiuti”), convertito, con
modificazioni, in Legge n. 91/2022, ha provveduto, in virtù di quanto disposto
dall’articolo 21, ad elevare dal 20 al 50% la misura del credito d’imposta per
gli investimenti in beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati,
funzionali ai processi di trasformazione 4.0, effettuati dal 1° gennaio 2022 e
fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che,
entro la data del 31 dicembre 2022, il relativo ordine risulti accettato dal
venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%
del costo di acquisizione.
Condizioni per l’agevolazione – A tutte le imprese che effettuano investimenti
in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio
dello Stato, è riconosciuto un credito d’imposta alle seguenti condizioni:
● 1) Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati, per il 2022:
○ 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di
euro;
○ 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di
euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a
10 milioni di euro;
○ 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e
fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20
milioni di euro.
Dal 2023 al 2025:
○ 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di
euro;
○ 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di
euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a
10 milioni di euro;
○ 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e
fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20
milioni di euro.
Il credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a condizione
che, entro la data del 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti accettato dal
venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%
del costo di acquisizione.
● 2) Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai
processi di trasformazione 4.0 (allegato B, Legge n. 232/2016, come
integrato dall’articolo 1, comma 32, Legge n. 205/2017).
Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante
soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza:
○ 2022: 50% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari
a 1 milione di euro;
○ 2023: 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari
a 1 milione di euro;
○ 2024: 15% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari
a 1 milione di euro;
○ 2025: 10% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari
a 1 milione di euro.
Anche questo credito d’imposta, può essere esteso fino al 30 giugno 2026 a
condizione che, entro la data del 31 dicembre 2025, il relativo ordine risulti
accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura
almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
● 3) Altri beni strumentali materiali (ex “Super Ammortamento”) diversi da
quelli ricompresi nel citato allegato A:
○ 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni
di euro.
● 4) Altri beni strumentali immateriali diversi da quelli ricompresi nel citato
allegato B:
○ 2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione
di euro.
I crediti d’imposta di cui ai suddetti n. 3 e 4, possono essere estesi fino al 30
giugno 2023 a condizione che, entro la data del 31 dicembre 2022, il relativo
ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in
misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

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