BONUS ED INCENTIVI – Bonus export digitale 2022: bando, domandae come funziona

Bonus export digitale 2022: bando, domanda
e come funziona


Tutte le informazioni sul bonus export digitale 2022 per sostenere le piccole
imprese manifatturiere nei processi di internazionalizzazione
È ancora possibile presentare domanda per il bonus export digitale 2022,
l’incentivo dedicato alle microimprese manifatturiere italiane per
accompagnarle nel processo di adattamento al mercato globale attraverso
soluzioni digitali.
Si tratta di un contributo a fondo perduto che arriva fino a 25.000 euro, frutto
di un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia per la promozione
all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE).
In questa guida dettagliata vi spieghiamo a chi spetta, come funziona e a
quanto ammonta l’agevolazione concessa con il bonus export digitale 2022.
BONUS EXPORT DIGITALE 2022, COS’È
Il bonus export digitale 2022 consiste in un contributo a fondo perduto che
mira a sostenere le microimprese nelle attività di internazionalizzazione,
attraverso lo sviluppo di soluzioni digitali come sistemi di e-commerce ma non
solo. È gestito dal Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli
investimenti e lo sviluppo d’impresa, ed è rivolto alle piccole aziende
manifatturiere con sede in Italia, anche costituite in forma di reti o consorzi.
Le basi normative della misura sono la Legge n. 350 del 2003 e la Legge n.
164 del 2014 che seguono un progetto del Ministero degli Esteri e
dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle
imprese italiane (ICE). Dal punto di vista operativo, invece, il bonus export
digitale è disciplinato dalla Delibera del Direttore Generale di ICE/Agenzia
n. 21/21 del 25 novembre 2021 e dal provvedimento attuativo del 7 aprile

  1. Per il 2022 le risorse finanziarie a copertura dell’incentivo ammontano
    complessivamente a 30 milioni di euro a valere sul bilancio di ICE.
    L’incentivo scadeva inizialmente il 15 luglio 2022, ma i termini sono stati
    prorogati fino all’esaurimento fondi, come comunicato da Invitalia. Andiamo a
    vedere insieme tutti i dettagli riferiti a questa misura.
    A CHI SPETTA
    Il contributo a fondo perduto è rivolto alle microimprese manifatturiere con
    sede in Italia, anche costituite in forma di reti o consorzi. Queste le definizioni
    importanti per delimitare la platea dei beneficiari del bonus export digitale
    2022:
    ● per microimpresa si intende un’impresa con un numero di dipendenti
    inferiore a 10 e con un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore
    a 2 milioni di euro;
    ● per impresa manifatturiera ci si riferisce ad un’impresa con codice
    ATECO Primario compreso tra i codici 10.00.00 e 33;
    ● con il termine reti si definiscono i soggetti di cui al comma 2
    dell’articolo 45 del Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012;
    ● per consorzi si intendono i soggetti costituiti nella forma di consorzio,
    ai sensi degli articoli 2602 e 2612 e seguenti del Codice civile, aventi
    per oggetto la diffusione internazionale dei prodotti delle mPMI.
    REQUISITI
    Sia alla data di presentazione della domanda di concessione che alla data di
    richiesta di erogazione del contributo, tutte le microimprese – anche aderenti
    alle reti o ai consorzi – devono risultare in possesso dei seguenti requisiti:
    ● avere meno di 10 dipendenti e fatturato annuo o totale di bilancio non
    superiore a euro 2 milioni di euro secondo quanto previsto dal
    regolamento di esenzione;
    ● l’aver avviato, da almeno un anno, di fatturazione di prodotti
    commerciali;
    ● avere la sede legale o sede operativa e stabilimento produttivo in Italia;
    ● operare nel settore manifatturiero, codice ATECO primario: C;
    ● sono in stato di attività e risultano iscritte al Registro delle Imprese;
    ● non essere sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in
    stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione
    controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione
    equivalente ai sensi della normativa vigente;
    ● sono essere iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione
    contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di
    regolarità contributiva (DURC), valido alla data di presentazione della
    domanda;
    ● essere in regola con gli adempimenti fiscali;
    ● non aver beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che,
    unitamente all’importo delle agevolazioni concesse, determini il
    superamento del massimale previsto dal regolamento de minimis;
    ● non aver ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo
    alcun altro contributo pubblico;
    ● non rientrare tra le imprese operanti nei settori esclusi dall’articolo 1 del
    regolamento de minimis;
    ● non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9,
    comma 2, del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
    ● non aver ricevuto e successivamente non aver rimborsato o depositato
    in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a
    seguito di una precedente decisione della Commissione europea che
    dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
    ● non essere iscritte nell’elenco dei fornitori.
    ALTRE CONDIZIONI
    Per le reti e i consorzi delle microimprese, poi, vi sono una serie di
    condizioni ulteriori che vanno rispettate, ovvero:
    ● alle reti e ai consorzi devono aderire almeno 5 microimprese;
    ● il numero minimo di 5 microimprese aderenti alle reti o ai consorzi
    deve sussistere sia al momento della domanda di concessione, sia al
    momento della richiesta di erogazione;
    ● nel periodo intercorrente tra la data della concessione del contributo e
    la data di richiesta di erogazione e previa richiesta a Invitalia, le
    microimprese aderenti alle reti possono essere sostituite da altre
    microimprese, aventi i requisiti richiesti;
    ● ciascuna microimpresa può aderire ad una sola rete o consorzio
    beneficiario dell’intervento. Non possono aderire alle reti o ai
    consorzi le microimprese che presentano direttamente domanda di
    concessione del contributo.
    BONUS EXPORT DIGITALE 2022, COSA FINANZIA
    Il bonus finanzia le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export,
    fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate. Le prestazioni
    puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso la
    realizzazione di:
    ● sistemi di e-commerce verso l’estero, siti o app mobile. Inoltre, sistemi
    di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di
    trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
    ● servizi accessori all’e-commerce;
    ● una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il
    canale dell’export digitale;
    ● digital marketing finalizzato a sviluppare attività di
    internazionalizzazione;
    ● servizi di CMS (Content Management System);
    ● iscrizione o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a
    Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
    ● servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di
    capitale umano;
    ● upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei
    servizi sopra elencati.
    SPESE NON AMMISSIBILI
    Non sono, in ogni caso, coperte dal contributo, le spese per:
    ● l’acquisto generico di hardware che non rientrino nelle necessità di un
    upgrade;
    ● imposte, tasse e oneri sociali;
    ● sostegni legali e notarili;
    ● le ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali;
    ● costi diretti relativi all’acquisizione o alla registrazione e alla tutela della
    proprietà intellettuale.
    Sono ammissibili esclusivamente titoli di spesa in formato elettronico emessi,
    in data successiva alla presentazione della domanda di contributo, da fornitori
    inseriti nell’elenco disciplinato dall’articolo 7 del Bando per il bonus export
    digitale 2022.
    FORNITORI AMMESSI
    Il bando bonus export digitale 2022 prevede la possibilità di usufruire del
    contributo rivolgendosi esclusivamente a specifici fornitori. La Delibera del
    Direttore Generale di ICE/Agenzia n. 21/21 del 25 novembre 2021 istituisce
    infatti, l’elenco dei fornitori di soluzioni digitali per l’export abilitati. Scopriamo
    quali sono i loro requisiti.
    REQUISITI DEI FORNITORI
    Possono presentare domanda di iscrizione all’elenco le imprese che, alla data
    di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:
    ● siano costituite in forma societaria;
    ● risultino iscritte al Registro delle Imprese e sono in stato di attività;
    ● non sono in stato di scioglimento o liquidazione e non sono
    sottoposte a procedure concorsuali diverse dal concordato preventivo
    con continuità e ad accordi di ristrutturazione del debito;
    ● hanno sede legale o operativa nell’Unione Europea;
    ● nei tre anni precedenti alla data di presentazione della domanda, hanno
    realizzato servizi o prestazioni relativi ad una o più delle spese
    ammissibili per un ammontare pari ad almeno 200.000 euro;
    ● svolgono una attività coerente con le finalità del bando per il bonus
    export digitale come emerge dalla ragione sociale prevista da statuto o
    atto costitutivo;
    ● sono operatori economici ammessi ai sensi dell’articolo 45 del
    Decreto Legislativo n. 50 del 2016 non ricadenti nelle cause di
    esclusione previste dall’articolo 80 dello stesso Decreto.
    I nominativi dei fornitori sono comunicati dai soggetti beneficiari a Invitalia in
    sede di richiesta di erogazione del contributo.
    ISCRIZIONE ELENCO FORNITORI
    Per presentare la domanda di iscrizione nell’elenco fornitori dei servizi digitali
    di export, è necessario essere in possesso di:
    ● SPID;
    ● casella di posta elettronica certificata (PEC);
    ● firma digitale.
    Ciascuna società fornitrice può presentare un’unica richiesta di iscrizione
    all’elenco. Non possono iscriversi all’elenco società che hanno richiesto il
    contributo.
    L’elenco rende disponibili le seguenti informazioni:
    ● identificativo della domanda;
    ● Partita IVA;
    ● denominazione;
    ● indirizzo PEC;
    ● link a indirizzi web utili a presentare le società fornitrici.
    La vetrina delle società fornitrici sarà consultabile esclusivamente dai
    beneficiari del contributo.
    A QUANTO AMMONTA IL BONUS EXPORT DIGITALE 2022
    Il contributo è concesso in regime de minimis per i seguenti importi:
    ● 4.000 euro alle microimprese a fronte di spese ammissibili non
    inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro;
    ● 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non
    inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.
    EROGAZIONE BONUS EXPORT DIGITALE
    Il bonus export digitale 2022 viene erogato sotto forma di contributo in
    un’unica soluzione. L’erogazione avviene a seguito di rendicontazione delle
    spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato. Entro 30
    giorni dalla data di chiusura dei termini di domanda, viene predisposto
    l’elenco, consultabile – dai soli soggetti cui è stato concesso il contributo –
    attraverso la piattaforma dedicata. Ai fini della concessione delle
    agevolazioni Invitalia verifica la completezza e la regolarità della domanda di
    agevolazione, compreso il rispetto dei massimali previsti dal regolamento de
    minimis.
    SCADENZA
    Inizialmente le domande per il bonus export digitale 2022 scadevano alle ore
    17.00 del 15 luglio 2022, ma il termine utile per la compilazione e la
    trasmissione delle domande di accesso al contributo, è stato prorogato a
    oltranza per disponibilità di fondi residui. Invitalia ha informato anche che
    sarà possibile l’iscrizione all’elenco delle società fornitrici per il medesimo
    periodo. Il termine per esaurimento risorse sarà fissato con nuovo
    provvedimento che verrà pubblicato sul sito Invitalia e su cui vi aggiorneremo.
    COME PRESENTARE DOMANDA
    Le domande per il bonus export digitale 2022 devono essere presentate dal
    rappresentante legale dei soggetti richiedenti esclusivamente online, tramite
    questo sito. Per richiedere le agevolazioni è necessario essere in possesso
    di:
    ● SPID;
    ● casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva;
    ● firma digitale.
    Ciascuna microimpresa – singolarmente o tramite una rete o un consorzio –
    può presentare una sola richiesta di contributo.
    Per le microimprese, reti e consorzi amministrate da una o più persone
    giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura
    informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi. Deve
    esserci anche previa verifica dei poteri di firma del legale rappresentante da
    parte di Invitalia. A tale fine, il richiedente deve inviare una specifica richiesta,
    mediante posta elettronica certificata (PEC).
    COME COMPILARE LA DOMANDA
    È possibile inviare la domanda per ottenere il bonus export digitale 2022
    compilando i moduli che trovate in questa pagina e caricandoli sulla
    piattaforma, secondo le indicazioni della procedura guidata di Invitalia. Per
    ricevere assistenza alla compilazione della domanda si consiglia di leggere
    questa guida. Se volete ricevere assistenza potete:
    ● telefonare al numero 848.886.886 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle
    18:00;
    ● scrivere all’area riservata per chiedere informazioni.
    RIFERIMENTI NORMATIVI
    Delibera del Direttore Generale di ICE/Agenzia n. 21/21 del 25 novembre
    2021 (Pdf 148 kb)
    Provvedimento attuativo del 7 aprile 2022 (Pdf 101 Kb).
    ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
    Vi consigliamo di leggere l’articolo dedicato a tutti i contributi a fondo
    perduto disponibili in Italia nel 2022. Per conoscere tutte le agevolazioni a
    favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli
    aiuti alle imprese.

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