Bonus bollette imprese, a chi spetta il credito d’imposta?

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Bonus bollette imprese, a chi spetta il
credito d’imposta?

di Tommaso Gavi – IMPOSTE
Bonus bollette imprese, a chi spettano i crediti d’imposta del decreto
pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° marzo scorso? Le agevolazioni sono
previste in favore delle imprese energivore e a forte consumo di gas
naturale. Soggetti, requisiti e misura del credito d’imposta sono stabiliti
dagli articoli 4 e 5 del DL bollette 2022
Bonus bollette imprese, a chi spetta il credito d’imposta previsto dal DL
numero 17 del 1° marzo 2022?
Alle imprese energivore e a quelle a forte consumo di gas naturale. A
prevederlo sono gli articoli 4 e 5 del decreto bollette 2022, che è stato
pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La norma, che deve essere convertita in legge dopo l’iter parlamentare entro
60 giorni dall’entrata in vigore, stabilisce la misura del credito d’imposta degli
interventi in favore delle imprese.
L’agevolazione potrà essere fruita esclusivamente in compensazione, nel
rispetto dei requisiti stabiliti per l’attribuzione del credito d’imposta.
Bonus bollette imprese, a chi spetta il credito d’imposta?
Soggetti e requisiti
Con la pubblicazione del decreto bollette 2022 in Gazzetta Ufficiale sono
state confermate le misure in favore delle imprese energivore e a forte
consumo di gas naturale.
Tra le misure messe in campo dal governo per combattere il caro energia,
oltre agli interventi in favore delle famiglie o quelli di tipo strutturale, ci sono
quelli per mitigare l’impatto negativo in termini economici del rincaro dei prezzi
di gas e elettricità.
Nello specifico sono stati previsti due crediti d’imposta, negli articoli 4 e 5 del
DL numero 17 del 1° marzo 2022.
In tali articoli sono stabiliti, tra le altre cose:
● la misura del credito d’imposta;
● i requisiti per ottenerlo;
● le regole per la fruizione.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal “Contributo straordinario, sotto forma
di credito d’imposta, a favore delle imprese energivore”, previsto dall’articolo 4
del testo definitivo del decreto bollette 2022.
I destinatari dell’agevolazione sono le imprese a forte consumo di energia
elettrica, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 21
dicembre 2017.
Le stesse devono aver subito un incremento del costo per KWh superiore al
30 per cento nel confronto tra la media del primo trimestre 2022 e quella dello
stesso periodo del 2019.
Tale media deve essere calcolata “al netto delle imposte e degli eventuali
sussidi” e devono essere tenuti in conto anche eventuali contratti di fornitura
di durata stipulati dall’impresa.
Nel rispetto dei requisiti indicati, le imprese hanno diritto a un credito
d’imposta pari al 20 per cento delle spese sostenute per l’energia acquistata e
utilizzata nel secondo trimestre 2022.
L’agevolazione è riconosciuta anche per la spesa relativa all’energia elettrica
prodotta dalle imprese e autoconsumata, nello stesso periodo di tempo
indicato.
L’aumento del costo per kWh deve essere calcolato sulla base della
variazione del prezzo unitario dei combustibili in questione. Il credito d’imposta
viene determinato in relazione al prezzo convenzionale dell’elettricità: ovvero
la media del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e non
concorre né alla formazione del reddito d’impresa né alla base imponibile
dell’IRAP.
L’agevolazione è cumulabile con altre agevolazioni relative agli stessi costi, a
patto che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
Bonus bollette imprese, i soggetti che hanno diritto al credito
d’imposta
Un’altra agevolazione è prevista per le imprese a forte consumo di gas
naturale.
In questo caso i destinatari della misura, i requisiti e la misura del credito
d’imposta sono stabiliti all’interno dell’articolo 5 del decreto bollette 2022.
Il credito d’imposta previsto è del 15 per cento della spesa relativa al gas
consumato nel 2° semestre del 2022 “per usi energetici diversi dagli usi
termoelettrici”.
Anche in questo caso, l’impresa deve aver subito un incremento superiore al
30 per cento del prezzo medio, nel confronto tra il 2° trimestre 2022 e lo
stesso periodo del 2019.
Tale prezzo deve essere calcolato come media dei prezzi di riferimento del
Mercato Infragiornaliero (MI-GAS), pubblicati dal Gestore del mercati
energetici (GME).
Le imprese che hanno diritto al credito d’imposta, nel rispetto dei requisiti
indicati, sono quelle che operano nei settori indicati nell’allegato 1 al decreto
del Ministro della transizione ecologica 21 dicembre 2021.
L’impresa deve inoltre aver consumato, nel 1° trimestre del 2022, un
quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25 per cento del
volume di gas naturale indicato all’articolo 3, comma 1, dello stesso decreto,
al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.
Anche in questo caso, il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in
compensazione e non concorre né alla formazione del reddito d’impresa né
alla base imponibile dell’IRAP.
Viene prevista la possibilità di cumulo del credito con altre agevolazioni
relative agli stessi costi. Tuttavia tale cumulo non deve portare al superamento
del costo sostenuto.

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