Blocco cessione del credito: i bonus
interessati, dalla ristrutturazione alle barriere
architettoniche

Blocco cessione del credito: i bonus
interessati, dalla ristrutturazione alle barriere
architettoniche


di Rosy D’Elia – FISCO
Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura non
interessa solo il Superbonus ma anche una serie altri bonus legati
all’edilizia: dalla ristrutturazione alle barriere architettoniche la
detrazione diventa l’unica via per beneficiare delle agevolazioni
Dal 17 febbraio 2023 è entrato in vigore il blocco della cessione del credito e
dello sconto in fattura per i bonus legati all’edilizia: lo stop, deciso dal Governo
con effetto immediato, non riguarda solo il Superbonus ma anche una serie di
altre agevolazioni a cui i contribuenti hanno diritto per i lavori effettuati, dalla
ristrutturazione all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Con le modifiche introdotte dal DL n. 11 del 2022, le modalità di fruizione
alternative alla detrazione si conservano solo per coloro che il 16 febbraio
2023 avevano già avviato gli interventi e sono in possesso di specifica
documentazione utile a dimostrarlo.
Una carrellata sui bonus casa interessati dalle ultime novità e immersi in un
panorama in continua evoluzione: le carte in tavola, infatti, potrebbero
cambiare ancora alla luce delle accese discussioni politiche, e non solo, degli
ultimi giorni.
Già questo pomeriggio, 20 febbraio, alle ore 17.15 è in calendario una
riunione a Palazzo Chigi con i presidenti delle associazioni di categoria
interessate.
Blocco cessione del credito: quali sono i bonus interessati? Dalla
ristrutturazione alle barriere architettoniche
Detto. Fatto. In poche ore il blocco della cessione del credito e dello
sconto in fattura è stato discusso in Consiglio dei Ministri, è stato approvato
ed è arrivato in Gazzetta Ufficiale.
Lo stop è in vigore dal 17 febbraio scorso e a prevederlo è l’articolo 2 del
DL n. 11 del 2023. Nell’occhio del mirino è finito il Superbonus che, fin dalla
sua nascita, nel bene e nel male fa parlare di sé. Ma non è l’unica
agevolazione per cui cambiano totalmente le carte in tavola.
Come si legge nel testo del decreto, non sono più percorribili le strade
alternative alla detrazione per beneficiare di tutti i bonus citati dall’articolo 121
del Decreto Rilancio che regola cessione del credito e sconto in fattura.
In particolare, lo stop riguarda le seguenti agevolazioni:
● bonus ristrutturazione;
● ecobonus;
● sismabonus;
● bonus facciate, che non più accessibile per il 2023 ma i cui crediti
sono ancora in circolazione;
● detrazione per l’installazione degli impianti fotovoltaici;
● detrazione per l’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli
elettrici;
● bonus barriere architettoniche.
Di seguito una carrellata dei riferimenti normativi.
Spese che danno
diritto al bonus
Riferimento normativo
Recupero del
patrimonio edilizio
articolo 16-bis, comma 1, lettere a), b) e d) (3) del testo
unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
Miglioramento
dell’efficienza
energetica
articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto
2013, n. 90 e di cui ai commi 1 e 2 dell’articolo 119 del
Decreto Rilancio
Adozione di misure
antisismiche
articolo 16, commi da 1-bis a 1-septies del
decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con
modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e di cui
al comma 4 dell’articolo 119 del Decreto Rilancio
Recupero o restauro
della facciata degli
edifici esistenti
articolo 1, comma 219 e 220, della legge 27 dicembre
2019, n. 160
installazione di
impianti fotovoltaici
Articolo 16-bis, comma 1, lettera h) del testo unico delle
imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi gli
interventi di cui ai commi 5 e 6 dell’articolo 119 del
Decreto Rilancio
Installazione di
colonnine per la
ricarica dei veicoli
elettrici
articolo 16-ter del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto
2013, n. 90, e di cui al comma 8 dell’articolo 119 del
Decreto Rilancio;
Superamento ed
eliminazione di
barriere
architettoniche
Articolo 119-ter del Decreto Rilancio
Blocco cessione del credito per Superbonus e altri bonus legati
all’edilizia; quando non si applica
Nonostante il blocco immediato, sia per il Superbonus che per gli altri bonus
legati all’edilizia il DL n. 11 del 2023 ha lasciato ancora una porticina aperta
alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Di fatto le modalità di fruizione alternative alla detrazione restano ancora
accessibili solo nel caso in cui alla data antecedente all’entrata in vigore delle
novità, il 16 febbraio 2023, le procedure per i lavori risultino già avviate.
Per dimostrarlo è necessario essere in possesso di una specifica
documentazione diversa per coloro che beneficiano del Superbonus e per
coloro che, invece, hanno diritto agli altri bonus legati all’edilizia, dalla
ristrutturazione all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Superbonus
Documentazione che salva dal blocco Tipologia di interventi
Comunicazione di inizio lavori asseverata CILA
già adottata al 16 febbraio
Interventi diversi da quelli
effettuati dai condomini
CILA e delibera assembleare con l’approvazione
dell’esecuzione dei lavori già adottata al 16
febbraio
Interventi effettuati dai
condomini
istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo già
presentata al 16 febbraio
Interventi con la demolizione
e la ricostruzione degli edifici
Altri bonus diversi dal Superbonus
Casi in cui non si applica il blocco Condizioni
Presentazione della richiesta del titolo abilitativo al
16 febbraio
In caso di necessità
Lavori già iniziati al 16 febbraio 2023 Non è richiesta la
presentazione di un titolo
abilitativo
Registrazione del contratto preliminare o stipula
del contratto definitivo di compravendita
dell’immobile al 16 febbraio 2023
In caso di acquisto di unità
immobiliari
Alla luce delle ultime novità introdotte orientarsi tra regole ed eccezioni per la
cessione del credito e dello sconto in fattura è sempre più complicato. E il
futuro del panorama normativo di riferimento, al centro di un forte dibattito,
sembra essere destinato a complicarsi ancora di più.
fonte: F INFORMAZIONE FISCALE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.