Assegno universale anziani 2023 2024 non
autosufficienti: cos’è, quando arriva

Assegno universale anziani 2023 2024 non
autosufficienti: cos’è, quando arriva


La guida sull’assegno unico universale anziani non autosufficienti che
presto sarà operativo e assorbirà tutte le prestazioni per l’invalidità
Al via il nuovo assegno universale anziani non autosufficienti o “assegno
unico universale anziani”, previsto dal disegno di legge approvato dal Senato
il 9 marzo 2023 e in attesa del passaggio alla Camera e della pubblicazione in
Gazzetta entro la fine del mese.
In linea con quanto previsto dal PNRR, la misura costituirà una prestazione
unica che assorbirà, tra l’altro, anche l’indennità di accompagnamento, al
fine di spostare una parte dell’assistenza degli anziani colpiti da invalidità
verso la dimensione domiciliare per alleggerire il carico sulle strutture del
sistema sanitario.
In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è
l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti previsto nel 2023, a chi
spetta, come funziona e come richiederlo.
COS’È L’ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI 2023 2024
L’assegno unico universale per gli anziani invalidi è una prestazione “unica”
che assorbe tutte le agevolazioni attive verso questa categoria di persone non
autosufficienti, compresa l’indennità di accompagnamento. Ecco perché si
chiama “unico e universale”. Costruita sul modello dell’assegno universale
figli, questa prestazione avrà un valore che varia a seconda dello specifico
bisogno assistenziale del beneficiario. Potrà essere erogata, a scelta del
beneficiario, come contributo economico o sotto forma di servizi alla
persona.
Tornando alla caratteristica di “universalità” questo sussidio non risulterà
alternativo alle altre prestazioni erogate agli anziani non autosufficienti, come
all’indennità di accompagnamento, quanto piuttosto, l’assegno andrà a
sostituirle, assorbendole. Bisognerà comunque attendere il 2024 per l’entrata
in vigore del nuovo assegno, dal momento che la Legge che lo disciplina
dovrà seguire ancora alcuni passaggi.
QUANDO ARRIVA L’ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI
Ma quando sarà operativo questo assegno? La risposta è non prima di marzo

  1. L’AUU anziani, infatti, è stato inserito tra le misure da adottare con il
    Disegno di legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore
    delle persone anziane”, illustrato in questa guida e approvato nel Consiglio
    dei Ministri del 19 gennaio 2023. Sul punto c’era stato già un primo passaggio
    con il precedente Governo. In quel caso era stato approvato solo il primo
    schema del Disegno di Legge.
    Il 9 marzo 2023 il testo del Ddl è stato definitivamente ratificato dal Senato,
    per poi essere approvato dalla Camera e pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro
    il 31 marzo 2023.. L’iter, con l’emanazione del Decreto istitutivo dell’assegno
    unico universale anziani dovrà concludersi entro il 1° marzo 2024 (termine
    per l’adozione dei decreti legislativi in attuazione del Disegno di Legge). Non
    appena ci saranno novità noi vi aggiorneremo.
    A CHI SPETTA L’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE ANZIANI
    Il nuovo assegno unico universale spetta agli anziani – bisognerà essere
    individuato il requisito anagrafico – che non sono autosufficienti, totalmente o
    parzialmente secondo i dettami della Legge 104 del 1992. Ricordiamo che
    rientrano tra i “non autosufficienti” le persone affette da una situazione
    patologica che non consente di svolgere autonomamente le funzioni
    essenziali della vita quotidiana. In particolare, per persona non autosufficiente
    si identifica chi necessita di aiuto per eseguire tutte o alcune attività essenziali
    come deambulare, lavarsi, vestirsi o alimentarsi.
    Per attestare la non autosufficienza/invalidità è necessario presentare
    domanda all’INPS, come vi spieghiamo in questa guida. Sarà, invece, uno
    specifico Decreto – su cui vi aggiorneremo – a chiarire quali sono i requisiti
    per ottenere l’assegno universale anziani.
    COME FUNZIONA L’ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI
    Sebbene la misura sia ancora in fase embrionale, il Premier Giorgia Meloni
    nella presentazione del nuovo sussidio ha chiarito che l’assegno universale
    per anziani non autosufficienti sarà di importo variabile in base al grado di
    non autosufficienza stabilito dalla normativa vigente, riconosciuto attraverso
    accertamento sanitario e apposita istanza all’INPS. Per ora è stato chiarito
    che l’anziano interessato o i suoi familiari potranno scegliere di fruire del
    nuovo sussidio in due differenti modalità:
    ● mediante l’erogazione di un contributo economico. Ossia,
    riceveranno un assegno mensile utile per farsi carico delle spese
    necessarie all’assistenza per l’anziano non autosufficiente;
    ● mediante l’erogazione di specifici servizi alla persona. Ossia,
    riceveranno gratuitamente prestazioni in materia di assistenza sociale,
    sanitaria e sociosanitaria.
    Non è stato ancora specificato se il budget potrà essere fruito a metà per i
    servizi e per l’altra metà in denaro. Bisognerà attendere lo specifico Decreto
    per capire come funzionerà nel dettaglio. Il Ddl anziani stabilisce anche che il
    nuovo assegno assorbirà:
    ● l’indennità di accompagnamento, come da Legge 11 febbraio 1980,
    n. 18;
    ● le altre prestazioni assistenziali per il sostegno delle persone
    anziane non autosufficienti in fatto di assistenza domiciliare, sanitaria,
    sociale o sociosanitaria;
    ● le prestazioni di supporto ai familiari che partecipano all’assistenza (i
    cosiddetti “caregiver”) come stabilite dall’articolo 1, comma 164 della
    Legge di Bilancio 2022.
    A QUANTO AMMONTA
    L’importo dell’assegno universale per anziani non autosufficienti è variabile,
    ma non sono stati stabiliti ancora dei limiti massimi o minimi. Il Governo ha
    specificato che, in ogni caso, l’ammontare non sarà inferiore a quello delle
    prestazioni di cui la persona interessata beneficia attualmente. L’Esecutivo ha
    anche istituito, per finanziare l’AUU anziani, il “Fondo per la prestazione
    universale per gli anziani non autosufficienti” in cui confluiranno le risorse
    ricavate dai risparmi in spesa sanitaria legati al rafforzamento dell’assistenza
    domiciliare.
    COME RICHIEDERE L’ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI NON
    AUTOSUFFICIENTI
    Non sono state rese note ancora le modalità con cui dal 2024 sarà possibile
    usufruire dell’assegno unico per anziani non autosufficienti. Quasi certamente
    a gestire la misura sarà l’INPS. Non appena saranno pubblicati dei
    provvedimenti legislativi che chiariranno le modalità di erogazione
    dell’assegno unico universale anziani, vi aggiorneremo.
    LE ALTRE MISURE PREVISTE DAL DDL ANZIANI
    Lo schema di Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri delega il Governo
    ad avviare una riforma articolata e complessiva, volta ad attuare le norme
    della Legge di Bilancio 2022 (che vi spieghiamo in questa guida) , con
    specifico riferimento alla categoria degli anziani non autosufficienti. Si tratta di
    un cosiddetto “patto per la terza età”. Lo scopo del Ddl è raggiungere uno
    degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in fatto di
    assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. Nello specifico, il
    provvedimento:
    ● stabilisce il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di
    cure presso il proprio domicilio;
    ● semplifica e integra le procedure di valutazione della persona anziana
    non autosufficiente;
    istituisce dei “punti unici di accesso” (PUA) diffusi sul territorio, da cui
    si potrà effettuare, in una sede unica, una valutazione
    multidimensionale finalizzata a definire un “progetto assistenziale
    individualizzato” (PAI) che indicherà tutte le prestazioni sanitarie,
    sociali e assistenziali necessarie per la persona anziana;
    ● definisce i parametri per avviare una specifica governance nazionale
    delle politiche in favore della popolazione anziana, con il compito di
    coordinare gli interventi;
    ● promuove misure a favore dell’invecchiamento attivo e
    dell’inclusione sociale, anche sostenendo il cosiddetto “turismo
    lento”;
    ● prevede più servizi e ausili per le situazioni di maggiore fragilità;
    ● promuove nuove forme di coabitazione solidale per le persone
    anziane e di coabitazione intergenerazionale, anche nell’ambito di
    case-famiglia e condomini solidali, aperti ai familiari, ai volontari e ai
    prestatori di servizi sanitari, sociali e sociosanitari integrativi;
    ● promuove interventi per la prevenzione della fragilità delle persone
    anziane;
    ● integra gli istituti dell’assistenza domiciliare integrata (ADI) e quelli
    del servizio di assistenza domiciliare (SAD);
    ● riconosce il diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure
    palliative domiciliari e presso hospice;
    ● prevede interventi a favore dei caregiver familiari.
    TESTO DEL DDL ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI
    Non è ancora stata diffusa la bozza finale del testo del Disegno di Legge
    “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone
    anziane” approvato dal Consiglio dei Ministri del 19 gennaio 2023. In questa
    guida trovate la bozza dello schema di Disegno di legge delega approvato il
    10 ottobre 2022. Appena il testo sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, vi
    aggiorneremo in questo stesso articolo. Intanto, vi invitiamo a leggere anche
    la nota stampa di Palazzo Chigi sulla misura.

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