ANALISI E COMMENTI – Un milione di posti di lavoro vacanti. Ecco tutti i mestieri che non si trovano

Un milione di posti di lavoro vacanti. Ecco tutti i
mestieri che non si trovano
| L’analisi


«Oggi abbiamo un milione di posti di lavoro che non riusciamo a coprire». Lo
ha dichiarato il ministro del Lavoro Marina Calderone.
Un paradosso visto che abbiamo più di due milioni di disoccupati, con un
tasso di disoccupazione giovanile record al 224%, oltre due milioni di giovani
Neet (ragazzi che non studiano, non si formano e non lavorano), un tasso di
occupazione femminile ben 13 punti sotto la media Ue.
Secondo il Borsino delle professioni del Sistema Excelsior, realizzato da
Unioncamere e Anpal, le professioni tecniche e ad elevata specializzazione, a
partire dai tecnici nel campo della salute, ingegneri e analisti; e operai
specializzati, come fabbri e saldatori, ma anche addetti nel turismo e nei
servizi alle persone, sono alcune delle figure più ricercate e difficili da trovare.
Per cui da un lato c’è la disponibilità delle imprese ad assumere: sono 443mila
le entrate programmate ad aprile ed oltre 1,5 milioni per il trimestre
aprile-giugno, sulla base degli ultimi dati del sistema, con il turismo e i servizi
che trainano la domanda di lavoro. E dall’altro si fatica a trovare il personale
necessario: la difficoltà di reperimento arriva al 45,2%, salendo di 4,8 punti
rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Un aspetto rilanciato anche dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
«Nonostante la forte crescita del turismo, l’economia non decolla, i consumi
sono sempre deboli e c’è poi una vera emergenza: mancano all’appello 230
mila lavoratori nella filiera turistica e nel commercio» che, a suo avviso, sono i
principali settori in grado di produrre nuova occupazione. La tendenza viene
confermata nell’ultimo rapporto Unioncamere-Anpal, secondo cui le maggiori
opportunità di lavoro sono offerte proprio dal comparto dei servizi turistici e, a
seguire, dal settore dei servizi alla persona (dall’istruzione e sanità privata ai
servizi ricreativi fino a parrucchieri ed estetisti) e poi nel settore manifatturiero
tra le industrie della meccatronica e della metallurgia.
Tra le figure più difficili da reperire, il Borsino delle professioni mette in testa,
per le professioni tecniche e a elevata specializzazione, i tecnici della salute
(61,3%), i tecnici della gestione dei processi produttivi (60,7%), i tecnici in
campo ingegneristico (59,9%), gli analisti e specialisti nella progettazione di
applicazioni (59,6%). Tra gli operai specializzati si segnalano i fabbri ferrai
costruttori di utensili (76,8%), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle
costruzioni (72,4%) i fonditori, saldatori, lattonieri e montatori (71,5%).

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