ANALISI E COMMENTI – Russia vicinissima al default: le agenzie di rating ora lo considerano debito “spazzatura”

Russia vicinissima al default: agenzie di
rating ora considerano debito “spazzatura”

Le agenzie S&P, Moody’s e Fitch hanno tagliato il merito di credito
di Mosca a causa dell’aumento dei rischi di default alimentati dalle
sanzioni imposte dall’Occidente
Sanzioni, aumento delle difficoltà a collocare i bond e poi a ripagarli, crescita
del rischio default: sono queste le motivazioni che hanno spinto le principali
agenzie di rating internazionali a tagliare il merito di credito della Russia,
tenendo in considerazione le sanzioni imposte dall’Occidente, l’esclusione dal
circuito finanziario mondiale (SWIFT), il boicottaggio che la comunità
economica internazionale sta effettuando verso Mosca e la generale perdita di
credibilità del Paese, ormai isolato fra le aride steppe che corrono ad Est.
S&P interviene per il secondo giorno consecutivo
L’agenzia di rating statunitense S&P ha tagliato il rating sovrano della Russia
per la seconda volta nel giro di qualche giorno. Il rating che resta in credit
watch negativo, cioè esposto ad una ulteriore revisione al ribasso, è passato
da BB+ a CCC- che significa “vulnerabile”, cioè l’anticamera del default.
“Il downgrade segue l’imposizione di misure che riteniamo aumenteranno in
modo sostanziale il rischio di default”, conferma infatti l’agenzia americana.
Moody’s e Fitch sono dello stesso parere
La decisione di S&P non è stata isolata, anche le sue “sorelle” Fitch e Moody’s
hanno tagliato il rating della Russia, portandolo su un livello “junk” cioè
spazzatura. Una bella doccia fredda per Mosca che avrà grandissime difficoltà
a collocare le sue obbligazioni e rifinanziare il suo debito.
“La gravità delle sanzioni internazionali rappresenta un enorme shock per i
fondamentali di credito della Russia, e minaccia la sua volontà di ripagare il
debito del Governo”, sottolinea Fitch, che ha ridotto di ben sei livelli il rating
russo appena sopra il livello C,
Anche Moody’s, portando il rating da Baa3 a B3, esprime “significativa
preoccupazione sull’intenzione della Russia di onorare i propri obblighi” e
vede il rischio di “una crisi prolungata dell’economia e del settore finanziario a
causa delle sanzioni che limitano l’accesso alle riserve internazionali del
Paese”.
Il default è vicinissimo
A questi livelli il default della Russia è praticamente dietro l’angolo e infatti, il
prossimo 16 marzo, scadrà una tranche di cedole sul debito per un importo di
oltre 100 milioni di dollari. Se anche Mosca dovesse superare questo primo
banco di prova, nell’immediatezza, il 4 Aprile, scadranno bond per un valore
di 2 miliardi di dollari.
fonte: QUIFINANZA

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