ANALISI E COMMENTI – Boom dell’edilizia in Italia: ecco i dati

[L’analisi] Boom dell’edilizia in Italia:
ecco i dati


Il trend di crescita più evidente in Italia è indubbiamente quello dell’edilizia. La
conferma arriva da uno dei big player del settore, la Silvi Costruzioni Edili che
dal 1970 è leader a Roma e nel Lazio nella progettazione, costruzione,
ristrutturazione e manutenzione di immobili. Negli ultimi 2 anni — osservano
gli analisti di Silvi Costruzioni nel servizio di prima pagina sul quotidiano online
Sharing Media (www.sharing-media.com)— il settore delle costruzioni ha
avuto un ruolo chiave nello sviluppo economico del Paese, con 235 mila posti
di lavoro generati, un aumento del PIL legato per più di un terzo alla crescita
del comparto e introiti fiscali oltre il 30%.
La data spartiacque è il primo luglio 2020, data di entrata in vigore del D.L.
34/2020 (Decreto rilancio) che ha dato il via ai Superbonus del 110% per gli
interventi di efficientamento energetico (ecobonus) e miglioramento sismico
(sisma bonus). Dopo questa data il settore ha avuto un’impennata
ragguardevole. “Ma ora siamo in una fase di stallo che rischia di travolgere
migliaia di imprese che operano in questo settore” avverte Gianni Silvi, CEO
di Silvi Costruzioni Edili, che dal 1970 è leader nel Lazio nella progettazione,
costruzione, ristrutturazione e manutenzione di fabbricati, includendo immobili
sottoposti a tutela delle Belle Arti.
Tra i suoi clienti, oltre a committenti pubblici ed istituzionali, la Silvi Costruzioni
annovera importanti Fondi Immobiliari per i quali ha realizzato “strip out” e
ristrutturazioni globali di particolare importanza, come quella del Centro
Direzionale AGIP di Roma in Via Laurentina/Via del Serafico. Grazie al
Superbonus 110% nel 2021 erano ripartiti gli investimenti: +25% secondo lo
Smart Building Report del Politecnico di Milano. “E negli ultimi 2 anni il settore
delle costruzioni ha potuto appunto svolgere un ruolo chiave nello sviluppo
economico del nostro Paese” ribadisce Silvia Silvi, General Manager della
Silvi Costruzioni.
Con la spinta del Superbonus, nel 2021 sono stati spesi oltre 36 miliardi di
euro solo per le superfici opache (i cosiddetti cappotti termici). «Ma già nel
corso della crisi pandemica la scarsità di materiale aveva determinato una
grave difficoltà di reperimento delle risorse necessarie all’edilizia. Poi
l’inflazione e l’aumento delle materie prime hanno innescato un rallentamento
nella realizzazione di opere pubbliche e cantieri privati, molti dei quali rimasti
bloccati a causa di un vertiginoso aumento dei prezzi» spiega Gianni Silvi. Nei
primi nove mesi del 2022 si è poi registrato un ulteriore aumento del prezzo
dell’acciaio tondo per cemento armato (+44%), mentre quello del bitume ha
raggiunto addirittura un +446%. Senza parlare —a causa della crisi energetica
scaturita dalle tensioni internazionali— dell’aumento dei costi legati all’energia
con il gas naturale a +337% e l’energia elettrica a +275%.

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