ANALISI E COMMENTI 2 – CREDITO – Inflazione e guerra, impatto sui mutui a tasso fisso e variabile

Inflazione e guerra, impatto sui mutui a
tasso fisso e variabile

L’inflazione e lo spettro della guerra si fanno sentire anche sui
mutui: aumento degli interessi per il tasso fisso e della rata per i
variabili
La guerra in Ucraina rischia di avere ripercussioni anche sui mutui, facendo
aumentare i tassi di interesse. Chi chiede un mutuo a tasso fisso oggi, deve
pagare – per l’intera durata del finanziamento – migliaia euro in più di interessi
rispetto a un anno fa. Per un mutuo fisso che oggi viene offerto con un TAEG
pari a 1,44%, un anno fa si otteneva con 1,04%, con effetti diretti sul costo
della rata mensile per chi si accinge a chiedere un mutuo fisso adesso.
L’IRS (a 20 anni), indice di riferimento che guida l’andamento dei mutui a
tasso fisso, ha già superato quota 1%, generando un incremento che non si
verificava da maggio 2019. Marcata la sua volatilità nelle ultime settimane: da
fine dicembre dicembre a fine febbraio, è passato da 0,30% ad oltre l’1%, per
poi scendere allo 0,86% dopo lo scoppio della guerra e tornare infine a salire
negli ultimi giorni.
Vero è che una graduale risalita di questi tassi era comunque attesa a partire
dal 2022 e che la crisi Covid aveva senza dubbio calmierato i tassi e
mantenuto bassi i tassi, ma la guerra potrebbe ora avere invece un impatto
differente. Chi ha già un mutuo a tasso fisso in essere non deve ovviamente
preoccuparsi ma chi deve chiederne uno adesso può aspettarsi dei rialzi, per
quanto restino ancora convenienti e sicuramente più vantaggiosi oggi di
quanto potranno essere nell’immediato futuro se lo scenario resterà quello
attuale ancora per molti mesi.
L’aumento dei tassi di interesse sui mutui è strettamente legato anche alla
galoppante crescita dell’inflazione, a sua volta connessa ai rincari dell’energia.
L’inflazione ha raggiuntoil valore più alto dall’avvio dell’Unione Europea, come
ha evidenziato il Bollettino Economico della Banca d’Italia. Una situazione già
critica a livello europeo che rischia di essere complicata ulteriormente a causa
della guerra tra Russia e Ucraina.
Allo stato attuale, la situazione relativa ai tassi di interesse è ancora stabile
per quanto riguarda i mutui variabili, per i quali ci si aspetta che i tassi salgano
di 55 punti base entro fine anno e inizio 2023. L’Euribor è ancora in negativo,
ma a questo punto è fondamentale monitorare l’andamento dell’inflazione.
Attualmente i mutui a tasso variabile sono quindi più convenienti di quelli a
tasso fisso, grazie ad un Euribor ancora sotto controllo, ma su questo indice
potrebbero avere impatto altri valori condizionati dalle oscillazioni del mercato.
Senza contare l’inflazione, che aumenta da subito l’importo della rata mensile.
Se l’inflazione dovesse continuare ad aumentare secondo gli attuali ritmi,
sarebbe auspicabile un intervento da parte della BCE sui tassi di interesse:
questo avrebbe effetto immediato anche sui tassi applicati ai mutui variabili.
Secondo le stime, l’inflazione scenderà in modo progressivo nel corso del
2022, fermandosi ad una media annua del 3,2% e riducendosi all’1,8 nel
2023-24. Su questo scenario potrebbero tuttavia avere effetti peggiorativi gli
esiti della guerra in corso: con il peggioramento dello scenario
macro-economico che ne consegue, diventa più ottenere un mutuo
conveniente per comprare casa.
Guerra in Ucraina, task force ministeriale
per le imprese
Help desk e task force presso il MiSE a supporto delle imprese che
lavorano con Russia e Ucraina: assistenza diretta e incontri con le
rappresentanze
Il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione delle imprese che
lavorano con partner in Russia e Ucraina una task force per avere assistenza
e gestire la situazione. E’ operativa un’unità di crisi interna per rispondere a
domande e dubbi, contact center e casella mail per segnalare difficoltà e porre
quesiti.
Help desk imprese
I numeri sono: 800 100117 per chiamate dall’Italia e +39 06 47052184 per
l’estero. Si garantisce la reperibilità dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e
dalle 15 alle 17. Per segnalazioni mail l’indirizzo è tfiru@mise.gov.it.
Task force operativa
Nel frattempo si è svolta una prima riunione della task force e, da mercoledì 9
marzo, iniziano gli incontri con rappresentanze e associazioni dei settori
industriali e produttivi, compreso il mondo cooperativo, per raccogliere
istanze, problemi e proposte.
La task force è guidata da Amedeo Teti, che ha già grande esperienza nel
settore del commercio internazionale e politica industriale. Il team ha il
compito di monitorare e valutare i contraccolpi del conflitto sulle filiere e sui
prezzi delle materie prime, formulare proposte, rispondere alle domande delle
imprese.
Ricordiamo infine che numerose associazioni imprenditoriali mettono a
disposizione servizi di supporto alle imprese che hanno rapporti con Russia e
Ucraina, con notizie e help desk.

FONTE – PMI.IT

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.